DI LINO ROSSI
Sasha:
a. il debito pubblico,
in quanto tale, non è più un problema perché tanto non si potrà
mai ridurre e questo lo sanno tutti;
Ciò è completamente
errato. Nel XX secolo noi italiani lo abbiamo fatto per ben due volte.
E per farlo si fa così:
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=1372
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=1776
b. il problema vero
è dato dagli interessi che lo stato paga sul debito pubblico e che
vengono drenati dagli impieghi della fiscalità corrente;
Concordo, ma
ciò non significa che non possa calare il rapporto debito/PIL
c. il fatto che i detentori
del debito siano pensionati italiani, furbetti del quartierino, banche
d’affari o fondi d’investimento stranieri incide poco sulle variazioni
del tasso di interesse che lo stato deve pagare.
Concordo, infatti
questa era l’opinione di Bettino Craxi, che era palesemente errata.
Nel giro di pochi anni la maggioranza dei detentori dei titoli del nostro
debito pubblico da “nazionale” è divenuta “estera”. Macosamidicimai:
Ai fini pratici, soprattutto
con l’avvento della moneta unica, è irrilevante la distinzione tra
debito pubblico italiano sottoscritto da italiani o da stranieri.
Concordo.
E’ cosa nota che scontiamo
e sconteremo ancora, se tutto va bene fino al 2025, l’enorme debito
pubblico accumulato dal 1975 e il 1995. Il secondo tragico ventennio.
Su questo vorrei
sottolineare che la responsabilità del secondo tragico ventennio è
totalmente ascrivibile a Carlo Azeglio Ciampi e lui l’ha fatto nel
nome del monetarismo della BRI.
Quello che non è noto, invece,
é da chi è partito l’input per questa campagna mediatica. La domanda
da porsi, come sempre in questi casi é: a chi giova? A craxi decisamente
no, quindi a chi?
Acquisto l’Espresso,
leggo un intervento demenziale di Travaglio e cosa faccio? Sto zitto?
Neanche per sogno! Scrivo che Travaglio è “impreciso”.
Per esporre
gli errori di Craxi si potrebbe scrivere una enciclopedia (a partire
dall’eliminazione della scala mobile – l’inflazione negli anni
’80 non era determinata dall’elevazione automatica degli stipendi,
ma dalla politica monetarista di Carlo Azeglio Ciampi; negli anni ’70
i motivi erano altri, ma mi dovrei dilungare troppo (in estrema sintesi:
esogeni ed endogeni di varia natura)), ma se ne potrebbe scrivere un’altra
per i meriti a partire dall’opposizione alla linea della fermezza
nel caso Moro ed alle privatizzazioni selvagge.
Perché difendo
Craxi?
Perché ora
ci vorrebbe un Politico di “spessore” come lui.
La globalizzazione
ha fatto sì da imbarcare tutti sulla stessa barca.
C’è chi molla
gli ormeggi (la FED).
C’è chi si
guarda attorno (la BCE – infatti la BCE non tira la corda perchè se
avesse dovuto seguire la dottrina monetarista ora avremmo il TUR al
7% (e gli USA al 30%)).
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=5671
Per me ci sono
due soluzioni:
– si lascia
la barca nelle mani di FED e BCE (della BRI) e si aspetta il crollo;
– la Politica
prende in mano la situazione ed amputa le parti malate (gran parte del
sistema finanziario e bancario) salvando tutto il sistema produttivo
(la proposta di Lyndon LaRouche);
Qualora si
seguisse la prima strada (quella dell’ignavia) ci troveremmo tutti istantaneamente
nella situazione argentina di pochi anni fa.
Anche i paesi
ricchi di materie prime, come la Russia, avrebbero serie difficoltà
(anche se minori di altri).
A Venezia dicono
che quando l’acqua arriva al cul tutti imparano a nodar.
Il fatto che
la FED abbia preso una linea decisamente opposta a quella indicata dalla
dottrina monetarista lascia ben sperare.
Per la dottrina
monetarista è inconcepibile che con M3 al 30% il TUR venga fatto calare
(dal 4,25 al 3,50 al 3,00 in una settimana).
Negli anni
’70 la politica friedmaniana (monetarista) fece portare in argentina
il TUR oltre il 200%.
La linea della
FED è pesantemente influenzata da Cheney che è della stessa scuola
di Friedman (Chicago boys).
Perchè la
FED non segue la strada indicata di Friedman? (per altro da lui stesso
sconfessata – (In un’intervista al Financial Times del 6 giugno del
2003 Milton Friedman sembra ripudiare la politica monetarista, affermando
che “l’uso della quantità di moneta come obbiettivo non è stato
un successo” … “non sono sicuro che oggi la incoraggerei
con la stessa forza con cui l’ho fatto in passato.” http://it.wikipedia.org/wiki/Monetarismo)).
Se dei politici
fradici come Cheney e Bush fanno azioni in qualche modo “sensate”
possibile che non possano comparire politici capaci di prendere in mano
la situazione?
La speranza
è l’ultima a morire. Di qui il rimpianto per Bettino Craxi, che aveva
parecchi difetti ma certamente non si può dire che non avesse carattere
(vedi Sigonella).
Zeppelin:
“…si sono dimenticati
di togliere dal pacchetto regalo la proprietà della Banca d’Italia
con questo bel risultato: dei privati si sono trovati gratis l’intera
Bankitalia con i nostri beni immobili, con il nostro oro, con le nostre
riserve…” ma quando mai la Banca d’Italia è stata pubblica
?!?
Le banche “partecipanti”
di Bankitalia erano pubbliche. Lo erano diventate negli anni ’30 dopo
la crisi del ’29. Erano private, fallirono, e divennero pubbliche.
Quindi confermo che tutto ciò che era di Bankitalia era formalmente
e sostanzialmente pubblico.
Ora è formalmente
privato e sostanzialmente pubblico. Proprio su questo argomento c’è
parecchia varietà di opinioni fra gli addetti ai lavori. Di certo c’è
che Draghi ha regalato risorse pubbliche ai privati (infatti l’hanno
voluto a capo di Bankitalia)
Grossi:
Ha distrutto gli ideali di
tanti, ha insegnato il “ruba fin che puoi più che puoi” agli
italiani (così fan tutti e tu vuoi essere diverso), ha distrutto la
tensione verso l’onestà di molte persone, è una persona negativa,
i sui scritti andrebbero bruciati. Dovremmo costruire un muro della
vergogna, delle persone che hanno fatto del male alla nostra nazione,
il nome di craxi può essere tranquillamente il primo della lista. Il
figlio ne ha raccolto degnamente le idee, infatti si è già fatto notare
per disonestà e leccaculismo, è uno che sta con chi vince, il che
la dice lunga sulla pasta d’uomo. La famiglia andrebbe esiliata, come
è stato per i Savoia. sono loro infatti la loro moderna versione.
Ritengo questo
intervento poco pragmatico. La sfera morale è indispensabile in politica,
ma non può essere totalizzante. Se Bettino Craxi fosse rimasto in sella
ora staremmo molto meglio.
Anche Putin
è accusato di nefandezze, ma ora i russi stanno molto meglio di prima.
Manunkind:
Volendo essere ampi di vedute,
si possono anche accettare gli ingredienti dell’analisi di Lino Rossi,
mescolandoli a quello che già sappiamo di Craxi e cominciando ‘sdoganarlo’
dal podio di 2° male assoluto d’Italia.
Ma c’è qualcosa che non
si può negare, oltre tutti questi discorsi, sull’indebitamento pubblico.
Era in buona parte anche un’operazione di acquisto di consensi e
populista.
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=3558
E’ con quel debito che abbiamo
potuto vivere nel quotidiano al di sopra del nostro standard reale.
http://comedonchisciotte.org/controinformazione/modules.php?name=News&file=article&sid=3844
Assomiglia molto, in scala
minore e locale, a quello che ha fatto anche Giorgino Bush col debito
USA degli ultimi 8 anni_.
Ci voleva dire “visto che bravo politico
e governatore sono?? Vi faccio stare meglio”.
Ma mi sembra
che la domanda più importante sia quella posta da ‘Cosamidicimai’.
Lui non era di certo il beneficiario di maggioranza di quelle politiche
finanziarie_ Ci raggranellava qualcosa, ci manteneva amicizie importanti,
ci coltivava il consenso – ma i veri beneficiari saranno stati altri.
Chi?? A chi è convenuto?’ Chi ci si è arricchito??.
E a chi ha
provocato orgasmi di denaro, il distruggere per sempre la tendenza culturale
al risparmio e alla parsimonia della classe media italiana???
Consiglio la
lettura di questa opera
http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_generale_dell’occupazione,_dell’interesse_e_della_moneta
Credo dovrà
ricredersi su alcune Sue certezze.
Lino Rossi
www.comedonchisciotte.org
02.02.2008
VEDI ANCHE: MARCO TRAVAGLIO E BETTINO CRAXI