IL PRESIDENTE IRANIANO VUOLE CANCELLARE ISRAELE DALLA MAPPA E NEGA L’OLOCAUSTO?

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DI ANNELIESE FIKENTSCHER E ANDREAS NEUMANN

Il presidente dell’Iran nega l’Olocausto?

“Il governo tedesco ha condannato i ripetuti attacchi anti.-Israele da parte del presidente Ahmadinejad. Il ministro degli esteri Frank-Walter Steinmeier ha sostenuto che questo comportamento è intollerabile.e la cancelliere Angela Merkel lo ha definito “inconcepibile”(vedi tagesschau.de 2005-12-14).

Non solo il ministro degli Esteri tedesco e la cancelliere Merkel hanno dichiarato ciò, anche Bild-Zeitung, tagesschau.de, parti del movimento per la Pace, il Presidente americano Bush, la CNN, la fondazione Heinrich-Böll e numerosi giornali tedeschi e internazionali hanno sostenuto che il presidente iraniano Ahmadinejad ha negato l’esistenza dell’Olocausto.
Ma su cosa si basano le sue affermazioni?
In sostanza sono contenute nelle seguenti dichiarazioni del 14 dicembre 2005 e in quelle dell’11 febbraio 2006:
“Il presidente iraniano ha attaccato Israele e l’Occidente negando l’Olocausto, sostenendo che, invece di fare oggetto della discussione gli attacchi israeliani contro la Palestina, l’Occidente impiega tutte le sue energie per raccontare il massacro contro gli ebrei”, ciò è stato sostenuto da Ahmadinejad durante un discorso a Zahedan nel sud-est dell’Iran ripreso dalla tv iraniana news-channel Khabar. Quel giorno il presidente iraniano ha sostenuto che “se l’Occidente crede all’assassinio di 6 milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale, l’Occidente stesso dovrebbe trasferire un pezzo della terra d’Israele negli USA, in Canada o in Alaska” (dispaccio dell’agenzia di stampa tedesca DPA del 14 dicembre 2005).

La tv tedesca n24 sottolinea le seguenti dichiarazioni del dicembre 2006 usando il titolo ‘il presidente dell’Iran sostiene che l’Olocausto sia solo un mito’: “Il presidente Ahmadinejad ha attaccato verbalmente Israele e ha sostenuto che l’Olocausto è solo un mito, una scusa per gli occidentali per dare ad Israele uno stato nel cuore del mondo islamico. In nome dell’Olocausto gli Europei hanno creato una leggenda per giustificare la presunta superiorità del loro Dio, della loro religione e dei loro Profeti”.

L’agenzia di stampa iraniana IRNA , il 14-12-2006, riporta quanto segue: “Se gli Europei stanno dicendo il vero, reclamando la morte di 6 milioni di Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale- insistendo sull’arresto e la prigione per chi si opponesse- perché la Palestina deve pagare per i loro crimini?” “Perché essi si sono stabilizzati nel cuore della Nazione Islamica commettendo efferati crimini con le loro bombe, i loro missili?” “Se noi avessimo commesso questi crimini in Europa, in America o in Alaska, voi non ci avreste dato un pezzo di terra nel cuore del mondo islamico”.

Il presidente Ahmadinejad ha aggiunto che “Se la civiltà consiste nell’aggressione, nel disprezzo delle nazioni oppresse, nella soppressione di chi cerca giustizia, nella povertà della maggior parte del mondo, allora noi disprezziamo questo tipo di civiltà”.
C’è ancora altro nel servizio della tv tedesca 24 dal titolo “In nome dell’Olocausto hanno creato un mito”, qui possiamo notare come ci sia molta differenza rispetto a quanto pubblicato per esempio dalla Agenzia di stampa tedesca DPA:
Ciò che Ahmadinejad fa non è negare l’Olocausto, no! Egli è critico contro l’imperialismo dominante che usa l’Olocausto per mettere a tacere le voci critiche e giustificare i piani di guerra: la CNN (15-12-2005) riporta quanto segue:
“se voi avete bruciato gli Ebrei, perché non date a Israele un pezzo d’Europa, del Canada o degli Stati Uniti?”, la domanda è “se avete commesso questo orrendo crimine perché la nazione palestinese deve pagare per voi?”

[Presidente Iraniano Ahmadinejad – Parziale trapianto di faccia]

Il ”Middle East Media Research Institute’ (MEMRI) di Wahington riporta così le dichiarazioni del presidente iraniano del 14-12-2006:
“…noi ci chiediamo, se avete commesso questo terribile crimine, perché la Palestina deve essere punita al posto vostro? Se avete commesso un crimine sarete voi stessi a pagare!” ” la nostra offerta era e rimane la seguente: Israele venga trasferito in Europa, in Canada o negli Stati Uniti.
Resta inteso che se gli Israeliani seguiranno questa linea la gente iraniana non opporrà obiezioni”.

Il MEMRI disapprova omettendo volontariamente questa frase: “Perché gli israeliani sono venuti nel cuore del mondo islamico e stanno commettendo aggressioni e crimini con bombe e missili contro la Palestina?”. Tale affermazione è stata volontariamente non tradotta e quindi non riportata perché spiega che gli Israeliani si sono stabiliti in una terra (quella palestinese) non di loro appartenenza, avviando una politica aggressiva ed espansionistica nei confronti della Palestina, ignorando il diritto internazionale e qualsiasi risoluzione delle Nazioni Unite.

Si evince che la negazione dell’Olocausto da parte del presidente iraniano non può essere sostenuta se Ahmadinejad parla di un orrendo crimine perpetrato ai danni degli Ebrei (ma dagli Occidentali).
In un altro dispaccio dell’ IRNA, l’ autore arabo di Ghazi Abu Daqa scrive su Ahmadinejad: “Il presidente iraniano non ha niente contro i sostenitori dell’Ebraismo,
egli è contro il Sionismo inteso come politica espansionistica e occupazione militare” “…e che nel mondo civile non c’è posto per il regime sionista”
“e che questa idea non è molto ben vista dai centri di potere del mondo Occidentale” “Sostenere la critica contro la politica aggressiva dell’Occidente, al quale Israele appartiene, non significa eseere antisemita”.
“Ci piacerebbe che questa nostra posizione avesse voce nel mondo perché la questione israelo-palestinese è un problema serio per il mondo”.

Secondo l’ IRNA l’ 11-02 2006 Ahmadinejad ha sostenuto che: “ il vero Olocausto viene perpetrato quotidianamente in Palestina, e in Iraq dove i musulmani vengono uccisi tutti i giorni” “Alcuni governi occidentali, soprattutto gli Stati Uniti, approvano il sacrilegio del profeta Mohammad (PBUH), mentre in nome dell’Olocausto, il Sionismo esercita pressioni da 60 anni su tutti i paesi del mondo e uccide innocenti in Palestina, questo deve essere considerato un crimine”.
“L’affermazione secondo la quale il presidente iraniano nega l’Olocausto è sbagliata a tal punto da destare qualche sospetto”, egli non nega l’Olocausto ma parla della sua negazione, egli non nega l’Olocausto ma parla della negazione del Mito dell’Olocausto, è qualcosa di totalmente differente!

Il Mito dell’Olocausto, che è stato oggetto delle frasi di Ahmadinejad, è stato costruito in congiunzione con l’Olocausto stesso per tenere tutti sotto pressione. Questo è il pensiero dominante ma, Ahmadinejad sostiene che questo pensiero non va appoggiato. Se Ahmadinejad condanna i fatti come un crimine per incrementare la teoria del mito dell’Olocausto, come troviamo nella traduzione del MEMRI ciò acquisisce un significato molto diverso dal comune pensare. Se la frase “mito dell’Olocausto” viene trasformata in “favola di un massacro” (come fa il DPA tedesco), ciò può essere considerato solo come un tentativo malizioso di rendere i fatti e una mistificazione della realtà. Le parole del presidente iraniano sono diventate oggetto di battaglie di propaganda e mistificazione, è nostra responsabilità evidenziarlo.

Concludendo: un dispaccio dell’agenzia di stampa Reuters del 21 febbraio 2006 conferma che il ministro degli esteri iraniano Manuchehr Mottaki ha smentito che i suo paese vuole cancellare Israele dalla cartina geografica, il presidente Mahmoud Ahmadinejad è stato frainteso, nessuno può cancellare un paese dalla cartina geografica, il presidente non pensava allo stato di Israele ma al suo regime politico aggressivo e imperialista….”non legittimeremo questo regime”; il ministro Mottaki ha anche riconosciuto l’esistenza dell’Olocausto e dell’assassinio di sei milioni di Ebrei durante l’era del nazional-socialismo.

Il prossimo passo è collegare la figura del presidente Mahmoud Ahmadinejad a Hitler, ed è stato fatto dal capo della comunità ebraica francese (Crif) che il 20-02-2006 a Parigi ha sostenuto che ‘le idee del presidente Mahmoud Ahmadinejad non hanno nulla da invidiare al Mein Kampf’ di hitleriana memoria, anche il capo della comunità ebraica tedesca, Paul Spiegel, qualifica la posizione di Ahmadinejad come la peggior posizione politica dai tempi di Hitler. Alla Casa Bianca il presidente iraniano è chiamato direttamente Hitler. La cancelliere Merkel ha detto a Monaco qualche giorno fa che “un nemico può essere prevenuto se attaccato, la Germania è ai limiti della sua tolleranza, la situazione iraniana è costantemente sotto controllo”.

Tutto ciò significa guerra.

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Anche Slobodan Milosevic fu paragonato e chiamato Hitler, il risultato fu una guerra contro la Yugoslavia; Saddam Hussein fu definito Hitler e quello che seguì fu una guerra contro l’Iraq.
Ora il presidente iraniano è chiamato Hitler, e di certo qualcuno che viene paragonato ad Hitler non userà l’energia atomica per scopi civiliNessuno crederà in lui. “Ufficialmente nessuno stato occidentale considera l’arricchimento dell’uranio illegale, non ci sono restrizioni di legge negli stati occidentali. Al contrario, gli stati occidentali dovrebbero assistere l’Iran nelle sue attività, in accordo con il Trattato di non-proliferazione nucleare.

Se uno stato rinuncia alla costruzione di armi atomiche è meritevole di supporto tecnico da parte degli aderenti al Trattato nello sviluppo di energia nucleare a scopi civili (Jörg Pfuhl, ARD radio studio Istanbul 11-01-2006).
Ma ciò non conta perché il capo di stato iraniano è considerato al pari di Hitler.

Anneliese Fikentscher e Andreas Neumann
Fonte: http://www.informationclearinghouse.info/
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article12790.htm
19.04.06

Tradotto dal tedesco all’ inglese da Erik Appleby per www.informationclearinghouse.info

Traduzione dall’ inglese a cura di GENNARO SEVERINO per www.comedonchisciotte.org

VEDI ANCHE: IL PRESIDENTE IRANIANO VUOLE CANCELLARE ISRAELE DALLA MAPPA E NEGA L’OLOCAUSTO ? PARTE PRIMA

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