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La Redazione

 

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Il Nord Stream 2 supera il traguardo danese

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A cura di Markus
Il 5 Novembre 2019
795 Views

 

Jim Dean
journal-neo.org

Con un gentiluomo sono sempre un gentiluomo e mezzo e con un mascalzone cerco di essere un mascalzone e mezzo” … Otto von Bismark, statista prussiano.

Il Nord Stream 2 ha ottenuto dal governo danese il via libera per connettersi al terminale terrestre di Lubmin, in Germania. La decisione è stata presa in modo melodrammatico dai Danesi, [imponendo al metanodotto] un tracciato appena al di fuori delle proprie acque territoriali, in una zona considerata esente da rischi ambientali.

L’Agenzia Danese per l’Energia ha dichiarato di essere “obbligata a consentire la costruzione di condotte di transito” ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

Mentre nella sede della Gazprom russa saltavano i tappi di champagne, negli Stati Uniti si digrignavano i denti. Trump, con la sua solita esagerazione, ha dichiarato che Nord Stream 2 renderebbe la Germania “un ostaggio della Russia.

Non tutti sono contenti dell’accordo

Finisce così, almeno per ora, una delle controversie [fra USA ed UE], dopo che gli Stati Uniti, nel tentativo di uccidere il gasdotto, avevano gettato sulla strada del suo completamento tutto quello che potevano, tranne il lavello di cucina. Questo comprendeva anche una minaccia diretta da parte del sanzionatore numero uno, Trump, che aveva affermato che tutte le società europee coinvolte [nel progetto] avrebbero dovuto affrontare le sanzioni statunitensi.

Trump aveva già minacciato l’Europa di sanzioni generali con la promessa, fatta in campagna elettorale, di riequilibrare il commercio UE-USA. Le aziende europee sono fortemente impegnate nella realizzazione del tratto terrestre [del gasdotto] e della sua rete di distribuzione ed è per questo che Trump pensava di avere molta influenza.

Anche se, secondo Trump, l’UE avrebbe dovuto sentirsi obbligata ad acquistare il più costoso gas liquefatto americano come  dimostrazione della propria buona volontà nel cooperare alla riduzione dello squilibrio commerciale degli Stati Uniti, i paesi dell’UE non l’hanno considerata una strategia fattibile, vista la stagnante crescita economica della stessa UE.

Il randello sanzionatore di Trump sembra ora essere passato al DOE [Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti d’America]. “Il Dipartimento dell’energia crede fermamente che Nord Stream 2 minacci la sicurezza energetica e la sicurezza nazionale degli alleati statunitensi in Europa [e] rafforzi il controllo della Russia sull’approvvigionamento energetico della regione,” ha affermato un portavoce del DOE che ha preferito rimare anonimo. “Gli Stati Uniti continueranno a tenere in considerazione tutti gli strumenti a loro disposizione per quanto riguarda questo progetto … Tutte le opzioni sono sul tavolo.

Il contratto sul transito del gas in Ucraina scade il 31 dicembre

L’Ucraina è la prossima nazione destinata all’infelicità, con Zelensky che afferma: “Questa non è solo una questione di sicurezza energetica, è una questione geopolitica” … l’accordo “rafforza la Russia e indebolisce l’Europa.” Sembra che Zelensky abbia preso lezioni da Trump, sul fatto che le altre nazioni dovrebbero scattare sull’attenti alle sue richieste. “Sapevamo che questo poteva accadere,” ha detto a Kiev.

La spada di Damocle sulla testa del Sig. Z è il contratto sul transito del gas russo sul suolo ucraino in scadenza alla fine dell’anno, con scarsissimo tempo a disposizione per negoziare un nuovo accordo. L’Ucraina e la Polonia sono sempre state bellicose a riguardo, entrambe in passato hanno tenuto in ostaggio il gasdotto di transito o ne hanno abusato, cosa che i media corporativi sembrano aver rimosso dalla loro memoria collettiva.

L’Europa Orientale è anche preoccupata per il gasdotto turco-russo che, alla fine, arriverà nell’Europa meridionale, poiché potrebbero ritrovarsi senza le preziose tasse di transito del gas attraverso la rotta Ucraina. Stanno piangendo lacrime di coccodrillo, ma hanno solo la propria russofobia a cui dare la colpa dell’attuale stato di ostilità, visto che la Polonia ha sostenuto la marcia della NATO verso il confine occidentale della Russia.

Non dobbiamo poi dimenticare che il governo ucraino è il risultato del criminale colpo di stato del Maidan appoggiato dagli Stati Uniti, dove cecchini arrivati dall’estero avevano sparato sia sulla polizia che sui manifestanti, e dove Julia Tymoshenko era stata registrata durante una telefonata mentre diceva di voler lanciare l’atomica prima sul Donbass e poi sulla Russia. Con vicini così, chi ha bisogno di nemici?

Un accordo di transito di qualche tipo verrà comunque stipulato con l’Ucraina. L’UE sostiene i negoziati, ma i dettagli dei prezzi non sono ancora stati messi a punto; la Russia vorrebbe aggiungere al pacchetto dell’accordo il debito [ucraino] di 3 miliardi di dollari dell’arbitrato di Stoccolma. Entrambi i paesi si rendono conto che l’interruzione delle forniture energetiche danneggerebbe le loro reputazioni di fornitori affidabili e paesi di transito.

L’accordo che non è quasi mai esistito

Nord Stream 2 sarà ricordato come la prova del fuoco. L’Unione Europea era rimasta politicamente bloccata nell’approvazione dell’accordo, ed è stata Angela Merkel a venire in suo soccorso. Non poteva farlo senza Macron, quindi hanno elaborato insieme una soluzione “anti-monopolio,” in base alla quale, una volta arrivato sul suolo tedesco, il gas rientrerebbe per la sua distribuzione nei regolamenti dell’Unione Europea , la richiesta fondamentale degli oppositori.

Si temeva che, al di fuori della normativa europea, Gazprom potesse imporre tariffe maggiorate ai paesi che si erano rivelati ostili nei confronti della Russia. Questa si è però rivelata una falsa preoccupazione, visto che la Russia ha accettato il regolamento distributivo dell’UE e gli oppositori all’interno dell’Unione Europea si sono sentiti un po’ più tranquilli.

Il gas del Nord Stream 2 potrebbe arrivare all’inizio del 2020

Dal momento che la parte del gasdotto in territorio tedesco è già stata completata, si prevede che il gas comincerà ad arivare all’inizio del prossimo anno. Detto questo, i bacini di stoccaggio del gas in Europa erano già stati riempiti al massimo della capacità in previsione dei ritardi nella costruzione del Nord Stream 2, quindi le prime spedizioni arriveranno in un momento di eccesso di offerta e con i prezzi del gas più bassi degli ultimi anni.

E non potrebbe capitare in un momento migliore. L’UE ha quest’anno un tasso di crescita complessivamente debole dell’1,2%. La Germania, negli ultimi mesi estivi, era allo 0,4%. Un eccesso di offerta di gas tende ad abbassare i costi sul lungo periodo, in caso contrario queste percentuali di crescita potrebbero scendere ancora di più.

L’UE si destreggia tra gli alti e bassi dell’accordo sulla Brexit di Boris Johnson, dove entrambe le parti sono stanche; le personalità più ragionevoli dei due schieramenti non vogliono una Brexit senza accordo, che danneggerebbe tutti. La leadership dell’UE ha bisogno del Nord Stream per dimostrare che è almeno in grado di stabilizzare l’approvvigionamento energetico europeo per gli anni a venire. La Russia sembra essere felice di offrire il prodotto a prezzi bassi, una vittoria per entrambe le parti, e rendere così meno attraente il GNL americano.

Cosa farà ora Trump?

Molti negli Stati Uniti non sono mai riusciti a capire come Trump pensasse di poter vendere il più costoso GNL americano, visto che l’UE non ha neanche le infrastrutture in grado di riceverlo e, in ogni caso, Trump sembrava non porsi il problema del perché i clienti dell’UE avrebbero voluto pagare un prezzo maggiorato per il gas americano.

Tutto quello a cui riesco a pensare è che credesse di poter obbligare l’UE ad acquistare il GNL americano tramite un accordo commerciale globale, simile a quello che concluderà prossimamente con i Cinesi, in cui la Cina si impegnerà ad acquistare 50 miliardi di dollari l’anno di prodotti agricoli statunitensi. Trump spera di poter sfruttare questo accordo per ottenere abbastanza voti dagli agricoltori del Mid-West, sufficienti a fargli vincere un secondo mandato presidenziale ed evitargli così un procedimento giudiziario a causa di alcuni suoi problemi con la giustizia.

Gli Stati Uniti continueranno a cercare modi per creare problemi al Nord Stream 2 e all’UE, perché vogliono mostrare al mondo che quelli che resistono all’unipolarismo statunitense non se la passano bene. Sanzioneranno i paesi dell’UE che partecipano al Nord Stream 2? Come si comporterebbe l’UE in questo caso? Dovremo aspettare per avere le risposte.
Ma chi lo sa? Con gli Stati Uniti nel bel mezzo di un processo di impeachment, il regime Trump potrebbe avere di meglio a cui pensare.

Jim Dean

Fonte: journal-neo.org
Link: https://journal-neo.org/2019/11/03/nordstream-2-crosses-the-danish-finish-line/
03.11.2019

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