DI JASON MILLER
Thomas’ Paine Corner
[Dedico questo saggio ai milioni di sconosciuti che hanno sofferto per conseguenza della creazione da parte di Milton Friedman di una diga intellettuale per la brutalità economica. Il 16 novembre 2006 Friedman è morto per
insufficienza cardiaca, una causa di morte ironica per un individuo senza cuore].
Abbiamo raggiunto la deplorevole circostanza dove pochi molto potenti sono in possesso di gran parte delle risorse terrestri, del terreno e delle sue ricchezze, e di tutte le concessioni ed altri privilegi che producono un rientro economico. Queste posizioni sono mantenute virtualmente senza tassazione; sono immuni alle richieste esercitate su altri. Il molto povero, che non ha nulla, è oggetto di carità obbligatoria. Ed il resto — gli operai, la classe media, la spina dorsale del paese — è fatto per sostenere i molti con il proprio lavoro.
— Agnes George de Mille (nipote di Henry George), New York, 1979
Notate che la signora George de Mille ha buttato giù le sue osservazioni prima che il santo patrono degli “have mores” [*] avesse stabilito la sua residenza al 1600 di Pennsylvania Avenue. In meno di tre decadi, un Reagan ispirato da Friedman ed i suoi successori hanno permesso guadagni sbalorditivi per i “molto potenti” descritti dalla de Mille.Reagan ha brandito il bisturi che ha indebolito le organizzazioni lavorative ed ha convinto gli Stati Uniti che la “Regulation” è una parola di quattro lettere. George H.W. Bush ha ulteriormente paralizzato i sindacati e condannato molti poveri messicani allo sfruttamento da parte delle aziende con i suoi sforzi implacabili per rendere il NAFTA una realtà. Convincendo le masse della sua pietà ed immedesimazione, Clinton procedeva a firmare NAFTA come legge e svuotava allegramente l’assistenza pubblica.
Imbarcandosi in una “missione divina”, George W. Bush ha portato il “libero scambio”, la deregulation, lo strangolamento fiscale dei programmi sociali, l’indebolimento del concetto di “Noi il Popolo” ed il militarismo ad altezze stratosferiche. Nonostante il fallimento di W nell’eliminare la “Tassa sulla morte”, Milton Friedman sorride radiosamente mentre le fiamme della dannazione eterna inceneriscono il suo guscio corporeo e rendono la sua anima dannata vulnerabile al castigo divino che tanto merita.
Considerate le parole di Henry George, economista statunitense e pensatore politico che ha sostenuto un equilibrio dei liberi mercati, la regolazione governativa e programmi sociali:
Le forze della nuova era non hanno ancora avuto il tempo di rendere ereditario questo status, ma possiamo vedere chiaramente che quando l’organizzazione industriale costringe mille operai a prendere servizio sotto un padrone, la proporzione dei padroni agli uomini sarà come di uno a mille, sebbene quello possa provenire dalla truppa dei mille.
“Padrone!” Non ci piace la parola. Non è americana! Ma che senso ha obiettare alla parola quando abbiamo il fatto? L’uomo che mi dà l’impiego, che devo avere o soffrire, quell’uomo è il mio padrone, lasciatemi chiamarlo come voglio.—Henry George, 1883
Inculcando ed ingannando le masse con una diga da miliardi di dollari di agitprop e ragionamenti sofistici abbastanza potenti da penetrare le menti dei pensatori più esperti, gli interessi monetari dietro le corporation rd il capitalismo sfruttatore hanno generato una falsa dicotomia che aderisce alla nostra psiche collettiva come uno strappalana (simile al cardo, ndt) incastrato in profondità ad un calzino di lana. Sono intenzionati a mantenere la padronanza sui loro schiavi salariati (1).
Secondo un “pensiero convenzionale” offerto dai media aziendali, esistono solo due scelte: la forma in vigore di capitalismo rapace o le grandi perversioni del Comunismo adottate da Stalin e Mao. Il Socialismo potrebbe essere considerato occasionalmente come una terza alternativa, ma poiché è teoricamente uno stato di transizione che porta al comunismo, è “di
sinistra” e sostiene i bisogni della collettività sopra i desideri di alcuni individui avari, i MSM (mainstream media) tendono generalmente ad identificarlo con il Comunismo.
Come sanno tutti gli amanti della libertà statunitensi ed i loro satelliti-baluardi delle corporation, il Comunismo è
intrinsecamente malvagio mentre il capitalismo è intrinsecamente buono. Il che è il motivo per cui il regime Bush ha recentemente annullato un divieto di addestrare forze militari di destra in molte nazioni dell’America Latina. È di
importanza fondamentale che manteniamo il mondo sicuro per il saccheggio aziendale. Lo sfruttamento umano e la violenza sull’ambiente. Anche se significa sostenere dittatori assassini come Pinochet o la strage di decine di migliaia di civili da parte dei paramilitari di destra addestrati e riforniti dagli Usa.
Mentre è vero che ci sono problemi potenzialmente insormontabili ad adottare un sistema economico puramente collettivo che ignori le naturali tendenze umane per l’ingordigia e l’auto-interesse, il “pensiero prevalente” non lascia spazio a compromessi. In quanto obbedienti schiavi del salario, dobbiamo lavorare fino al nostro ultimo respiro per conservare un
ordine economico che assicuri la sofferenza di miliardi di persone, per fornire ad alcuni milioni i mezzi per saziare ogni loro capriccio e desiderio (2).
Dimenticate l’esistenza di teorie economiche alternative come il Distribuzionismo o la Democrazia Sociale. Modelli economici potenziali che minacciano il loro completo controllo sulla prosperità sono un anatema per la plutocrazia. Adottare un sistema economico con almeno tanta enfasi sui bisogni della società quanto sul perseguimento delle ricchezze individuali quasi certamente realizzerebbe una modica quantità di giustizia economica e sociale. Tuttavia, come evidenziato dai loro sforzi tenaci per eliminare i fondi pubblici per i programmi sociali (piuttosto che migliorarli), i nostri opulenti signori hanno poco interesse nel ridimensionare le loro flotte di automobili costose affinché i bambini possano mangiare.
Ma perchè gli schiavi dello stipendio accettano queste bugie perniciose, enormi ingiustizie ed aberrazioni?
Molti devono ancora liberarsi dalle insidiose astrazioni come il sovrannazionalismo, la xenofobia, il razzismo, il militarismo, il narcisismo ed il consumismo. Queste assurde concettualizzazioni incatenano con efficacia le loro stesse menti ed anime. Quelli che si sono svegliati si confrontano con la rigida realtà di barriere economiche quasi insormontabili per liberarsi di qualche grado dalla complicità nei disegni fascisti della Corporation-crazia. Virtualmente ogni membro dell’umanità, eccetto la classe abbiente, affronta un brutale dilemma. Servire l’elite come schiavi stipendiati o languire come una delle loro vittime profondamente impoverite? (in alcuni casi entrambi i destini accadono simultaneamente). Mentre ci sono quei pochi fortunati che vincono la lotteria, sfruttano un estremo talento atletico o musicale, o
comprendono per miracolo il mito di Horatio Alger, la maggior parte della gente scopre di dover scegliere fra Scilla e Cariddi.
Per mantenere influenza e potere, l’aristocrazia ha bisogno di una scuderia relativamente arrendevole di schiavi stipendiati che permetta loro di sfruttare il resto dell’umanità. Panem et circenses assicurano la cooperazione dei più. Per quanto riguarda gli scocciatori che iniziano a sentire l’agonizzante pungere della coscienza e cominciano a mettere in discussione il sistema, le sirene del consumismo, il conformismo e la paura spesso li riportano all’obbedienza devota e alla rovina.
E per quanto riguarda i dissidenti incorreggibili, i soggiogatori dell’umanità applicano l’isolamento e la ridicolizzazione per arrestare la diffusione della loro influenza sul resto della popolazione. E l’estorsione assicura virtualmente un ragionevole livello di servilismo dai dissidenti. Come osservava Solzhenitsyn in “Arcipelago Gulag”, persino le volontà più recalcitranti si piegano quando le loro famiglie sono minacciate o terrorizzate.
Lasciando poco al caso, l’oligarchia ha eretto significative barriere strutturali e psicologiche all’espressione del dissenso, ad una significativa opposizione, o alla fuga dalla schiavitù dello stipendio.
Considerate questo elenco, che non è per nulla esauriente:
1. mantenere un controllo quasi monopolistico dei media per diffondere informazioni (eccetto Internet)
2. Fornire seducenti offerte di “successo” sotto forma di ricchezza materiale e giovani donne
3. Dispensare gratificazione immediata tramite credito facile, pornografia e fast-food.
4. Devolvere insani livelli di risorse umane e finanziarie all’applicazione della legge ed ai militari (creando un mezzo formidabile per l’impiego della forza fisica)
5. Realizzare una sufficiente isteria collettiva (prima la minaccia era il Comunismo ed ora è il “terrorismo”) per eliminare virtualmente le libertà civili con poco più di un piagnisteo di obiezioni da parte del popolino
6. Deviare le responsabilità su capri espiatori come musulmani, gay e immigrati clandestini
7. Promulgare una forma di Cristianesimo militaristico e commercializzato attraverso le mega-Chiese della Destra Religiosa
8. Permettere che le aziende regolino la nostra politica di governo, scrivano le nostre leggi e corrompano impunemente il Congresso
9. Deregolamentare spensieratamente le aziende
10. Effettuare numerosi accordi di libero scambio
11. Eliminare virtualmente l’esistenza di sindacati
12. Instupidire molti dei nostri bambini bombardandoli con apprendimenti mnemonici per prepararli a bombardamenti di test standardizzati (che limitano seriamente la loro capacità di pensare criticamente ed indipendentemente)
13. “Centro-commercializzare” l’economia
14. Domandare più alta produttività per stipendi più bassi e diminuire i benefici
15 Aumentare lo sconcertante numero di persone senza assicurazione sanitaria
16. Allargare il divario di patrimoni e redditi
17. Mettere finanziariamente alla fame i programmi sociali.
18. Creare rapporti incestuosi fra lo stato e le principali aziende (come esemplificato dal complesso dei mass-media militari) ed in cambio dotare il loro governo di un potere che si avvicina all’onnipotenza
19. Intraprendere guerre perpetue.
20. Vincolare i poveri e la classe lavorativa ai creditori indebolendo seriamente la protezione dal fallimento
21. Far passare il Military Commission Act e il John Warner National Defense Authorization Act
22 Creare ed accumulare armi di distruzione massa
23. Accelerare la privatizzazione in tutto il globo (che sta ponendo la gente alla mercè di società senza scrupoli che vendono loro sanità, educazione, servizi, combustibile per i loro veicoli e persino acqua potabile)
24 Perpetuare un’imposta sul reddito obbligatoria ingiusta (fatta rispettare da un IRS – Internal Revenue Service – dominato dal sistema) su gente che alla fine non ha un’opinione reale su come siano usati i soldi
25. Manipolare il voto negli Stati Uniti per due elezioni presidenziali consecutive
Di fronte ad una tale e seria oppressione, alcune delle vittime nei paesi in via di sviluppo hanno deciso di battersi con una guerra asimmetrica. Scegliendo un percorso di non-violenza, sempre più persone nel mondo in via di sviluppo stanno impiegando il potere politico ed economico per sfidare i despoti neoliberali ed imperialisti.
Mentre alcuni spiriti vivi fra gli schiavi dello stipendio nelle nazioni sviluppate si sono liberati fisicamente uscendo dal sistema, molti si sono accontentati di una libertà spirituale ed intellettuale mentre si sforzavano di invocare un cambiamento, resistendo alla loro schiavitù.
Un numero relativamente molto piccolo di individui spregevoli e maligni accumula la maggior parte della ricchezza del pianeta, angariando miliardi di persone in un soggiogamento economico o una forma di servitù vincolante. Dati il tavolo da gioco manipolato delle elite, i dadi truccati ed il croupier disonesto, che gioco può giocare lo schiavizzato? Che ne dite di uno sforzo organizzato ed unificato per far passare un palo attraverso il cuore di un sistema vampiresco costruito e sostenuto da bastardi senza pietà come Milton Friedman?
Nonostante si debba affrontare una tirannia economica dalle proporzioni immense, noi schiavi siamo lontani dall’essere impotenti. Infatti, possediamo due forze che ci danno un’incredibile leva.
1. Il sistema sprofonderebbe senza la nostra cooperazione.
2. Superiamo di numero i nostri “addestratori” con ampio margine.
Massicci e prolungati boicottaggi accompagnati da continui e diffusi scioperi catalizzerebbero una rapida implosione di un sistema già che vacilla sul’orlo del collasso. Gli affari si spegnerebbero. I valori del mercato e le valute correrebbero verso il basso. Le macchine da guerra rallenterebbero fino ad un gradito stop. I governi crollerebbero. I boriosi malfattori scapperebbero via come topi che fuggono dall’imminente balzo di un gatto affamato.
E ne deriverebbe il caos.
Vorranno dunque la ragione e l’umanità trionfare fino al punto in cui l’ordine economico emergente possa invertire la devastazione inflitta dal neo-liberalismo, dall’aziendalismo e dal capitalismo predatorio?
Speriamo di ottenere la risposta a questa domanda prima che la classe criminale attraversi il Rubicone.
Note:
(1) Karl Marx denunciò la schiavitù dello stipendio e la sua inevitabilità in un sistema capitalista. Ma uno non deve abbonarsi al comunismo per riconoscere la soffocante oppressione e le notevoli ingiustizie sociali connesse al paradigma economico predominante sostenuto e creato dal legame del potere economico negli Stati Uniti.
(2) Per fortuna gli Stati Uniti hanno “un’economia mista”. Immaginate la profondità della miseria umana se fosse sguinzagliato un capitalismo perfetto con uomini come Cheney alla guida.
Jason Miller è uno schiavo dello stipendio dell’impero statunitense che si è liberato intellettualmente e spiritualmente. Scrittore prolifico, i suoi saggi sono ampiamente diffusi su Internet ed è volontario presso un rifugio
per senza tetto. Accoglie favorevolmente la corrispondenza costruttiva a [email protected] o sul suo blog, Thomas Paine’s Corner, http://civillibertarian.blogspot.com/.
Jason Miller
Fonte: http://civillibertarian.blogspot.com/
Link: http://civillibertarian.blogspot.com/2006/11/milton-lost-can-we-regain-paradise.html
19.11.2006
Note del traduttore:
[*] “Voi siete la mia base: i ricchi e gli ancora più ricchi” [si tratta d’un gioco di parole, incentrato sull’espressione inglese “the haves and the have nots”, che significa “i ricchi e i poveri”; sulla bocca di Bush, essa s’è trasformata in “the haves and the have mores”, NdT].
http://www.eurasia-rivista.org/cogit_content/articoli/In_Iraq_si_avvicina_la_fin.shtml