DI MIGUEL MARTINEZ
kelebeklerblog.com
Ho capito la vanità dei nove decimi delle discussioni politiche che sento in giro, il giorno che Costanzo Preve mi fece leggere un suo saggio, dove spiegò che il sistema (parliamo di una decina di anni fa) si fondava su tre pilastri (enfatizzo con la maiuscola i concetti chiave):
Una CULTURA di SINISTRA
Un’AMMINISTRAZIONE di CENTRO
Un’ECONOMIA di DESTRA
So che ogni termine può essere interpretato in mille modi, ma l’importante è che ci capiamo.
Costanzo Preve ha significato molto per me, perché grazie a lui ho imparato a rispettare l’illuminismo, il rigore ottocentesco, la borghesia e anche quel gran borghese illuminista, rigoroso e ottocentesco di cui non ho letto quasi niente, che fu Karl Marx.
C’è gente buffa che oggi usa il nome di Costanzo Preve a caso, e mi dispiace, ma l’autore della Divina Commedia che ci può fare se a Firenze, oggi esiste un Ristorante Dante e Beatrice, con tanto di insegna al neon?
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