FONTE: RT
Il popolo yemenita sta dicendo: ‘Dove sono le altre potenze del Consiglio di Sicurezza? Perché non si ergono per la sovranità dello Yemen, quando chiaramente è anche nel loro interesse farlo’, ha detto Kim Sharif, direttore di Human Rights per lo Yemen, a RT.
La coalizione guidata dall’Arabia Saudita e sostenuta da Stati Uniti e Regno Unito ha iniziato il suo intervento nello Yemen nel marzo 2015, per soffocare la rivolta Houthi. Dall’inizio della campagna, oltre 10.000 persone sono state uccise.
Molte organizzazioni umanitarie accusano le forze della coalizione di colpire deliberatamente i civili, mentre le Nazioni Unite dicono che l’intervento pone l’intera nazione a rischio carestia.
RT: Perché i media occidentali lodano gli attacchi aerei degli Stati Uniti, ma non coprono le presunte vittime civili? Hanno invece fortemente condannato le presunte vittime civili fatte dalla Russia in Siria. Qual è la differenza?
Kim Sharif: Beh, come ormai noto, c’è una totale ipocrisia nella comunità internazionale: c’è interesse geopolitico nelle acque delle regioni meridionali dello Yemen, in particolare il passaggio Bab el-Mandeb, che, come sapete, è molto importante per tutto il mondo. Questa campagna attacca lo Yemen e uccide civili, e secondo i rapporti delle Nazioni Unite, il 60% dei civili sono vittime dei raid aerei della coalizione guidata dai sauditi.
Prendono deliberatamente di mira le aree civili. Ad esempio, le scuole sono state colpite 800 volte. Per qual motivo qualcuno dovrebbe colpirle? Si vuole chiaramente uccidere quante più persone possibile e costringerle ad accettare un presidente imposto dalla coalizione saudita, o meglio dai loro padroni che ne dettano l’agenda. L’uso di droni è di per sé una violazione della sovranità nazionale yemenita. Non è consentito dal diritto internazionale.
https://twitter.com/RT_com/status/838052668912320512?ref_src=twsrc%5Etfw
Si è sempre sospettato che Al Qaeda fosse un progetto dato in delega dal regime U.S.A. al suo fantoccio saudita. Ora sappiamo […] che Al-Qaeda e tutti quelli coinvolti nell’11 settembre non sono altro che prodotti della famiglia reale dell’Arabia Saudita. Sarebbe giusto attaccare Riyadh, non lo Yemen; inviare droni a Riyadh, non nel sud dello Yemen (come invece stanno facendo, a Shabwah e Abyan ma anche altrove). Quando i Navy SEALs sono atterrati a Shabwah un mese fa, hanno sparato a tutto quello che si muoveva: le vittime sono state solo donne e bambini. Negli scontri è morto un Navy SEAL: questo la comunità internazionale lo ritiene un disastro.
Il popolo yemenita sta dicendo: ‘Dove sono le altre potenze del Consiglio di Sicurezza? Perché non si ergono per la sovranità dello Yemen, quando chiaramente è anche nel loro interesse farlo? Devono sicuramente avere un interesse commerciale a preservare quel passaggio internazionale così importante per tutti’.
Purtroppo, se si va avanti così, è molto probabile che il passaggio andrà nelle mani di terroristi, che, come sappiamo, altro non sono che un’emanazione dei sauditi.
https://twitter.com/RT_com/status/838303747709227008?ref_src=twsrc%5Etfw
Hanno nomi diversi. In Afghanistan talebani; in Somalia Al-Shabaab; nei paesi arabi al-Qaeda o ISIS. Tutti appartengono al regime saudita; i Saud devono essere fermati – non i civili innocenti nel sud dello Yemen. Il popolo yemenita è sconvolto. Lo spostamento della banca centrale da Sanaa ad Aden, inoltre, ha causato un’enorme carestia. Fino a 60 milioni di persone si trovano ad affrontarla.
Fonte: www.rt.com
Link: https://www.rt.com/op-edge/379503-saudi-airstrikes-yemen-us-seals/
5.03.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di HMG