HILLARY FA PRESAGIRE LA CONTINUAZIONE DEL CONTROLLO SUGLI STATI UNITI…

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… DA PARTE DI UNA SOLA FAMIGLIA CRIMINALE INCROCIATA; UN CONTROLLO CHE PERDURA DA PIU’ DI 30 ANNI

DI PAUL JOSEPH WATSON & ALEX JONES
Prison Planet

Il successo della candidatura da parte della Clinton, sostenitrice della
guerra, significherebbe ritrovarsi sotto il giogo degli stessi boss mafiosi
che hanno governato gli USA fin dal 1980

Per l’America ritrovarsi con un altro Clinton al potere significherebbe
rimanere sotto lo stesso regno di ladri, retto da un Bush o da un Clinton,
per un totale di almeno 32 anni, che sarebbero 36 nel caso che Hillary
venisse ri-eletta [sono in molti adesso a riconoscere che era H. W. Bush a
tirare i fili nella veste di Vice Presidente durante l’era di Reagan], e
qualcuno osa ancora dire che chiunque può essere eletto Presidente degli
Stati Uniti! Che scherzo patetico è questo!

Hillary Clinton non ha destato la sorpresa di molti quando Domenica scorsa
ha annunciato a New York l’intenzione di volersi candidare alle
Presidenziali del 2008.

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Tutti coloro che amano fare previsioni hanno già previsto il successo della
Senatrice, è questo significa che l’America si ritroverà probabilmente a
vivere sotto il controllo della stessa gerarchica oligarchia che per questo
paese ha significato una diffusa immigrazione illegale, la devalutazione del
dollaro, un deficit di proporzioni mostruose, l’11 Settembre, e in tutto il
mondo il diffondersi di un odio generalizzato nei confronti degli Stati
Uniti. L’elettorato si è stancato di bere Coca Cola e così adesso
l’establishment si sta preparando a fargli ingurgitare la Pepsi.

La Clinton ha votato a favore del Patriot Act e della guerra in Iraq, ma
sono così tanti i Democratici che sono accecati dal culto della personalità
che finiranno per votare massicciamente allo scopo di riportare questa
famiglia criminale di nuovo al potere. Mentre è stato fatto qualche
progresso nell’educare i liberali sulla finta messa in scena del consenso
che riguarda il paradigma destra-sinistra, rimane il fatto che la
maggioranza dei cittadini vede ancora la Casa Bianca come fosse una sorta di
super bowl politico, dove il successo della loro “squadra” è tutto ciò che
conta e l’unica cosa che conta – e questo a spese di tutta l’America.

“Ho ritenuto essere la cosa più appropriata viste le circostanze, che per la
verità andavano indietro al 1998 quando l’amministrazione Clinton aveva
concluso che il regime Iracheno doveva cambiare, che il presidente [Bush]
dovesse avere l’autorità di perseguire quell’obiettivo”, ha dichiarato
Hillary dopo aver dato la propria approvazione personale al tragico
pantano in Iraq.

Quel teatrino di burattini che è il dibattito sull’incremento del numero di
soldati schierati in Iraq descrive perfettamente il ruolo che Hillary
interpreta al solo scopo di ingannare gli Americani. Il dibattito è
strutturato in maniera tale che la questione non è se gli USA debbano subito
venirsene fuori dall’Iraq, ma la relativa minutia se sia necessario versare
altri 20.000 soldati nel trita-carne oppure no. I Democratici continuano ad
interpretare la loro parte in questa farsa e lanciano vuote minacce di
“risoluzioni non vincolanti” che non mordono e non significano assolutamente
niente.

Il manager della campagna elettorale della Cliton ha già paragonato Hillary
all’ex Primo Ministro Inglese Margaret Thatcher e ha tracciato i contorni
del suo stile descrivendolo “Forte nelle questioni di politica estera. La
gente deve sapere che tu le farai sentire sicure”. Questo si traduce in
ancora più guerra, ancora più morti Americani, e una ulteriore dissacrazione
dei frammenti in brandelli di quello che rimane della Costituzione
Americana.

La Clinton è l’elitista definitiva e rappresenta la ipotetica base
Democratica, ossia i poveri e gli oppressi, tanto quanto Lindsay Lohan
[attrice & cantante pop Americana – N.d.T.] rappresenta la grazia e la
dignità. Lo scorso anno era subito corsa ad informare gente della risma di
David Rockfeller e di Beatrice, la Regina d’Olanda riguardo le sue
aspirazioni presidenziali e questo durante la sua visita alla conferenza
annuale del gruppo Bilderberg
, tenutasi ad Ottawa, Canada. E’ dimostrato che
la storia dei Bilderberg è quella di un gruppo che esibisce il potere di
scegliere i nuovi monarchi. Sia Bill Clinton che Tony Blair hanno
partecipato a questa conferenza prima di essere eletti rispettivamente
Presidente e Primo Ministro e i media hanno riportato che nel 2004 i
Bilderberg selezionarono John Edwards
come il candidato alla vice presidenza
nella campagna del Democratico John Kerry.

I finanziatori delle aspirazioni presidenziali della Clinton comprendono il
kapò neo conservatore nonchè proprietario di Fox News, Rupert Murdoch, con
il quale Hillary si incontra e festeggia spesso
, assieme a
Roger Ailes e ad altri pezzi grossi dell’area Repubblicana. Mentre Bill è
andato a far festa assieme ai Bush, Hillary non è stata da meno,
spassandosela con gente come Newt Gingrich, Bill Frist, John McCain e Rick
Santorum.

Abbiamo continuamente esposto di come i Clinton e i Bush abbiano personalmente tratto
profitto da massiccie operazioni di contrabbando della droga
che hanno avuto luogo a Mena
[piccolo centro nell’ovest dell’Arkansas –
N.d.T.], e questo mentre Clinton era Governatore dell’Arkansas. Alex Jones
ha intervistato un gran numero di ex ufficiali della CIA la cui funzione era
quella di scaricare la cocaina. Bush senior si è incontrato undici volte con
i Clinton nel corso dell’anno che ha preceduto l’annuncio di Clinton di
volersi candidare alla Presidenza. I teenager Don Henry e Kevin Ives furono
assassinati per essere stati testimoni accidentali della operazione di
contrabbando della droga da parte della CIA a Mena. Bill Clinton fornì il
suo aiuto per la copertura, tanto quanto per il riciclaggio di denaro. La
relazione Clinton – Bush è di lunga data ed è alquanto fruttifera.

È risaputo che i Clinton e i Bush hanno spesso villeggiato assieme nel corso
degli ultimi anni. L’anno scorso, sulla CBS, Clinton ha rivelato di vedere i
Bush come una famiglia adottiva, e che Barbara Bush si riferisce a lui
chiamandolo “figlio mio”
. È questa realmente la fotografia di due ideologie
politiche distinte e opposte, schierate l’una contro l’altra?

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Nel 2005, George W ha invitato i due Clinton ad una festa in loro onore e li
ha adulati con grande enfasi nel momento in cui ha scoperto un paio di
ritratti dei due da appendere alla Casa Bianca. Bush lo ha descritto come
una persona che “ha una grande compassione per le persone che hanno bisogno
di aiuto…un uomo pieno di entusiasmo e di calore”. Questo dopo che la
campagna di Bush del 2000 era stata tutta costruita sul fatto che Clinton
non avesse l’onore o la dignità che sono necessarie alla Casa Bianca.

Un sondaggio nazionale condotto Domenica scorsa dal Washington Post ha
rivelato che la Clinton è in testa di un 24% sul più vicino contendente
Democratico, il Senatore Barack Obama, e tutto questo la proietta come la
pretendente che è in grado di battere qualunque candidato che verrà
presentato dai Repubblicani, con la sola possibile eccezione dell’ex sindaco
di New York nonchè simbolo dell’inganno sull’11 Settembre Rudolph Giuliani.

Una massiccia campagna a livello di base deve essere attivata immediatamente
per sfidare i liberali che professano sentimenti contro la guerra affinchè
diano il proprio voto per il vero candidato contro la guerra, il
Rappresentante al Congresso Ron Paul
, un uomo che a differenza di Hillary
Clinton ha votato contro l’invasione illegale dell’Iraq e che pure a
differenza di Hillary si oppone fermamente al coinvolgimento dell’America in
ulteriori disavventure all’estero come per esempio in Iran.

Dobbiamo sostenere la presa di posizione di Cindy Sheehan, che ha promesso
di opporsi ad Hillary, e ricorrere alla sua considerevole influenza per
affondare la candidatura della Clinton.

Perlomeno possiamo provare a strappare ad Hillary il maggior numero di voti
possibile, anche se questo significasse sacrificare l’elezione di una
persona come Obama, e liberare l’America dalla proprietà assoluta su di lei
esercitata dalla stessa banda di farabutti che si sono seduti spietatamente
sul proprio monopolio autocratico di potere nel corso degli ultimi 30 anni.

Steve Watson ha contribuito a questo resoconto.

Paul Joseph Watson & Alex Jones
Fonte: http://www.prisonplanet.com/
Link: http://www.prisonplanet.com/articles/january2007/220107hillaryheralds.htm
22.01.2007

Traduzione a cura di Melektro per www.radioforpeace.info &
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