“Il 24 dicembre sono andato a fare un piccolo intervento programmato in day hospital all’occhio, hanno scoperto che avevo una seria complicazione cardiaca, avevo una aritmia atriale, una fibrillazione. Siccome sono brachicardico non l’ho mai sentita. Sono stato a rischio di trombo e ictus, l’ho capito quando, dopo l’intervento, anziché dimettermi hanno deciso di farmi un elettrocardiogramma”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando al Consiglio nazionale del Coni.
“Mi hanno prescritto dei farmaci, sono tornato dopo qualche giorno a Sabaudia durante le vacanze e potevo fare tutto, ma con attenzione. E la diagnosi è stata confermata. Ho avuto questo problema, ora non ce l’ho più ma il problema è capirne il perché. Al 75% è dovuto a un sovraccarico di stress, al 24% ad un problema alle coronarie, all’1% poteva essere una miocardite che è stata già esclusa dagli esami. Il vaccino ho fatto bene a farlo”.
“Avevo una seria complicazione cardiaca”, rivela il numero uno dello sport italiano, “l’ho capito quando al termine mi hanno fatto elettrocardiogramma a raffica”. Secondo Malagò non è colpa del vaccino e ribadisce “ho fatto bene a fare la terza dose”.
L’ennesimo problema cardiaco improvviso nelle ultime settimane.
I casi di miocardite e di aritmie cardiache a causa dei vaccini mRNA sono noti ormai da oltre sei mesi, ma spesso si ritiene più opportuno parlare di stress.
Già nel mese di maggio, il Comitato di farmacovigilanza dell’Agenzia europea del farmaco aveva segnalato casi di miocarditi.
Si legge infatti nel report dello scorso mese di maggio: “L’Ema è a conoscenza di casi di miocardite”, cioè di infiammazione del muscolo cardiaco, “e di pericardite”, infiammazione della membrana intorno al cuore, “segnalati principalmente a seguito della vaccinazione con Comirnaty” ed in seguito è stato confermato anche per il vaccino Moderna Spikevax da Paul Burton, Direttore medico scientifico di Moderna.