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Focolaio in una Rsa, a Canosa morti tre anziani

Tra i 23 positivi, 11 in ospedale. Delle Donne (direttore Asl Bat): «Il vaccino li ha protetti dalla malattia grave»
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A cura di Pandroid
Il 29 Agosto 2021
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Il Covid torna a colpire le residenze per anziani pugliesi. 23 persone, di cui due operatori, sono risultate positive al virus nella struttura socio sanitaria assistenziale Palazzo Mariano di Canosa, nella Bat. Tutti vaccinati con la seconda dose fatta già all’inizio della campagna, tra gennaio e febbraio scorsi. Ed è stato proprio il siero contro il virus a giocare un ruolo fondamentale «perché ha evitato – come spiega il direttore generale della Asl Bat, Alessandro Delle Donne – negli anziani ospiti le forme più gravi della malattia». Undici di loro hanno dovuto far ricorso alle cure ospedaliere in sub intensiva «ma una persona è stata già dimessa e per le altre dieci il rientro in struttura è imminente». Purtroppo, il bilancio del focolaio scoppiato nella rsa della Bat, una delle «eccellenze» pugliesi, sino a questo momento registra tre decessi tra gli ospiti. Anch’essi vaccinati «ma – tiene a precisare Delle Donne – i sanitari hanno spiegato che la morte è sopravvenuta a causa di co-morbilità molto gravi già presenti prima dell’infezione». La struttura ha segnalato il focolaio al dipartimento di prevenzione della Asl il 19 agosto scorso «ma ci risulta che i sintomi si siano presentati qualche giorno prima di tale data», chiosa Delle Donne. Sono state messe in atto immediatamente tutte le azioni di sorveglianza sanitaria, oltre all’applicazione dei protocolli che tra le altre cose prevedono l’isolamento, all’interno dela struttura, delle persone covid positive. «Il focolaio – rileva Delle Donne – è stato circoscritto e non ha dato strascichi. Dal tracciamento dei contatti stretti, che sta proseguendo, e dagli screening su personale e ospiti della struttura, non sono risultati nuovi contagi».

La diffusione del virus

Resta da capire come sia entrato il virus nella rsa e se siano stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza. «Appena ricevuta la segnalazione dalla direzione sanitaria della stessa struttura – sottolinea il direttore generale della Asl – abbiamo disposto le verifiche del caso». I carabinieri del Nas non sono ancora intervenuti «ma siamo in contatto con le autorità competenti che esercitano il controllo in questi casi. Non procediamo mai alle verifiche da soli». L’autorità competente in questo momento è quella del dipartimento di prevenzione della Asl. Il manager si sofferma anche su un aspetto particolare, che è quello del tempo trascorso dalla somministrazione del vaccino. «L’hanno fatto tutti a gennaio – afferma Delle Donne – Sono passati più di 6 mesi, ma per la somministrazione di una eventuale terza dose occorre attendere le indicazioni del governo nazionale». Che intanto ha disposto la proroga della validità del green pass, dunque anche della copertura vaccinale attiva, da 9 a 12 mesi. «È importante – riflette Delle Donne – mantenere alta la guardia senza abbandonare le misure di prevenzione. La vaccinazione resta comunque l’arma più efficace per evitare la malattia grave in caso di infezione. Lo ha dimostrato questo focolaio che ha interessato persone molto fragili anche per via dell’età avanzata. Lo dimostra il fatto che la maggior parte delle persone ricoverate con il Covid non è vaccinata». Cinque pazienti su cinque in terapia intensiva nella Bat non hanno fatto neanche una dose di vaccino. «Ma ciò che ci preoccupa molto – lancia l’allarme Delle Donne – è il calo di prenotazioni e soprattutto la scarsa adesione alla campagna dei giovani fra i 12 e i 19 anni». Gli open day organizzati in questi giorni nella Bat sono stati un flop: 900 ragazzi su 13mila. Di qui l’appello di Delle Donne a «vaccinarsi tanto più in vista della riapertura delle scuole in presenza. La differenza tra vaccinato e non la fa proprio la gravità della malattia».

Fonte articolo: https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/21_agosto_29/puglia-covid-torna-fare-paura-focolaio-una-rsa-canosa-morti-tre-anziani-461d5a3e-0895-11ec-a673-925eeddf9a76.shtml

 

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Ingegnere, appassionato di musica. Insofferente alla mancanza di logica e agli abusi di potere, trascorre le sue giornate immerso nell’attualità, cercando rifugio nelle “Terre dell’Eterno Inverno” per ricaricare le energie.
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