DI BRANDON GARCIA
Scott Ritter, l’ex capo ispettore degli armamenti per le Nazioni Unite, ha parlato domenica al teatro James A. Little su come non sia stata trovata alcuna arma di distruzione di massa in Iraq. Ha anche previsto che gli Stati Uniti scenderanno in guerra con l’Iran.
L’ex ispettore degli armamenti per le Nazioni Unite secondo cui l’Iraq si era disarmato ben prima dell’invasione statunitense nel 2003, sta avvertendo gli Americani di prepararsi ad una guerra con l’Iran.
“Non sappiamo quando, ma accadrà”, ha detto Scott Ritter ad una folla di circa 150 persone al teatro James A. Little domenica sera.Ritter ha descritto come il governo degli Stati uniti potrebbe giustificare una guerra con l’Iran in uno scenario simile alla campagna propagandistica che portò all’invasione dell’Iraq. Ha anche sostenuto che l’Iran vuole un programma di energia nucleare, e non armi nucleari. Ma l’amministrazione Bush, secondo la sua opinione, rifiuta di credere che l’Iran stia dicendo la verità.
Ha previsto che la vertenza sarà liquidata prima del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove si determinerà che non ci sono prove di un programma di armamenti. Poi, ha detto, John Bolton, l’ambasciatore Usa alle Nazioni Unite, “terrà un discorso che è già stato scritto. Dice che l’America non può permettere all’Iran di minacciare gli Stati Uniti e che dobbiamo difenderci unilateralmente”.
“Come lo so? Ho parlato con lo speechwriter di John Bolton”, ha detto Ritter.
Ritter ha anche previsto la strategia militare per la guerra in Iran. Prima, le forze americane bombarderanno l’Iran. Se gli Iraniani non rovesceranno l’attuale governo, come Bush spera, l’Iran attaccherà probabilmente Israele. Poi, ha detto Ritter, gli Stati Uniti sganceranno una bomba nucleare sull’Iran.
L’unico modo per prevenire una guerra con l’Iran è eleggere un congresso controllato dai Democratici, a novembre, ha detto Ritter, repubblicano da una vita. In seguito ha detto di non essere preoccupato che il suo consiglio fosse visto come di parte, perché “è una questione di parte”. Ha detto che il problema è il governo di un solo partito e che se i Democratici controllassero la Presidenza ed il Congresso, consiglierebbe alla gente di eleggere dei Repubblicani.
La maggior parte del discorso di un’ora tenuto da Ritter si è incentrato sui programmi iracheni di armamento da poco prima della Guerra del Golfo persiana nel 1991 fino al 2003, quando gli Stati Uniti hanno invaso l’Iraq. Ha anche discusso il processo di ispezione degli armamenti in quel periodo.
Ritter era incaricato dalle Nazioni Unite di ispezionare gli armamenti, finché si dimise nel 1998. Prima dell’invasione dell’Iraq, ha detto Ritter, egli aveva esplicitato al Congresso che le ispezioni avevano bisogno di continuare.
Ha anche detto che era un Marine nella Guerra del Golfo Persiana e che prese parte ad un tentativo di assassinare Saddam Hussein nei primi anni ’90.
Nel corso del precedente decennio, ha detto Ritter, la vera politica dell’America per l’Iraq era un cambio di regime — non forzare l’Iraq al disarmo e a distruggere i programmi di armi nucleari, biologiche e chimiche. Gli Stati Uniti hanno insistito sul cambio di regime, ha affermato, perché credono che trasformare i paesi del Medio Oriente in democrazie aiuterà ad assicurare l’accesso americano al petrolio.
La politica, ha sostenuto, nasceva da un problema politico, non una minaccia alla sicurezza nazionale.
Ritter ha detto che la CIA sapeva dell’assenza di armi balistiche, nucleari, chimiche e biologiche dal 1995. “Sapevamo che non c’erano armi di distruzione di massa in Iraq”.
Ritter ha accusato l’apatia degli Americani per aver permesso a Bush di affermare che ci fosse stato un fallimento dell’intelligence. Il presidente può mentire all’opinione pubblica troppo facilmente sui temi di sicurezza nazionale, perché gli Americani non stanno prestando attenzione, ha detto.
“E’ una dannata vergogna che ci siano molte più persone interessate ai Seattle Seahawks e ai Pittsburgh Steelers”, riferendosi alle due squadre che hanno giocato il Super Bowl di domenica.
Dopo il suo discorso, Ritter ha ascoltato le domande dal pubblico. Il primo gli ha chiesto se gli attacchi dell’11 settembre 2001 fossero falsi. Ritter, un ardente oratore, è sembrato irritato dalla domanda e ha detto che gli attacchi erano veri.
Qualcun’altro ha chiesto se era interessato a concorrere per il Congresso. Anche se la domanda ha suscistato applausi, Ritter ha risposto, “odio la politica”.
Ritter, 44 anni, stava promuovendo il suo libro Iraq Confidential: The Untold Story of the Intelligence Conspiracy to Undermine the UN and Overthrow Saddam Hussein. Il discorso è stato sponsorizzato da Peace Action New Mexico.
*Potete contattare Brandon Garcia al 995-3826 o al suo indirizzo indirizzo e-mail.
Informazioni:
Data: 6 febbraio 2006
Fonte: Free New Mexican
Traduzione dall’inglese a cura di CARLO MARTINI per www.comedonchisciotte.org