DI ROBERTO SAVIANO
repubblica.it
“Snowden ha scritto un libro, ‘Errore di Sistema’, in cui racconta come la sua vita lo abbia portato a scegliere di svelare la più grande violazione di massa della privacy mai accaduta in una democrazia. Attendevo questo libro da anni e tra le mani ho non il diario di un esiliato, né il racconto di un testimone, ma la lucida analisi di un intellettuale al quale ho molte domande da porre”. L’intervista integrale.
IMMAGINATE di aprire il vostro computer e di trovare sul desk un documento non redatto da voi che raccolga in ordine tutti i dati della vostra vita. Quando vi siete diplomati, la foto in cui siete allo stadio, il documento della patente, gli audio mandati su WhatsApp. E poi, scavando, ogni singolo dettaglio: una foto di quando eravate ubriachi a una festa dieci anni fa, il dettaglio di un bacio dato alla moglie del vostro migliore amico che entrambi avete giurato di non raccontare e di non far accadere mai più.
E ancora: l’elenco di tutti i porno che avete visto, la mappatura di ogni commento stupido e sessista detto in una telefonata. Un selfie da nudi, la foto fatta al compleanno di vostra madre, un video al museo del Louvre. Ebbene, questo documento esiste. O meglio, potrebbe esistere e non è una fantasia distopica, né un’esagerazione: la persona che di tutto questo ha portato prova, documentazione, esperienza diretta ce l’ho davanti ai miei occhi ora ed è Edward Snowden.
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