Effetti avversi da vaccino anti Covid-19: la testimonianza di Laura

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Riportiamo la testimonianza di Laura Mulazzani, 46enne di Riccione, che ha voluto raccontare la sua esperienza con il vaccino anti Covid-19 ai microfoni di “Lucca Consapevole”, per il progetto “Voci Avverse“.

La donna, appassionata di trekking ed in ottime condizioni di salute, si è sottoposta a due dosi di vaccino Moderna: la prima il 16 giugno e la seconda il 21 luglio del 2021.

Il giorno dopo la prima dose Laura sviluppa una fortissima cefalea, che scompare dopo circa 72 ore. La settimana successiva compare un’eritema sul braccio dell’iniezione, esteso dalla spalla al gomito, accompagnato da bruciore e prurito. Per fortuna anche questo problema rientra in poco tempo.

Il vero calvario inizia due ore dopo la seconda dose: febbre a 39°C, ritorno della forte cefalea accompagnata da una violenta tosse che durerà oltre 5 mesi, dispnea (ancora presente, ndr) e oppressione al petto.

Nel periodo successivo si manifestano anche astenia, inappetenza, stitichezza e altri problemi intestinali, acufeni e perdita dei capelli.

Per tutti questi problemi Laura si è rivolta a diversi specialisti: il cardiologo ha escluso la presenza di miopericarditi, consigliando di rivolgersi ad uno psichiatra per supposti problemi di natura psicologica.

Le visite dall’otorino hanno evidenziato la presenza di reflusso faringo-laringeo. Nonostante la cura cui si sottopone i problemi intestinali non solo permangono, ma peggiorano col passare del tempo.

Il 24 agosto Laura raggiunge il limite di sopportazione, e si reca in pronto soccorso: ancora una volta i medici tentano la carta “attacchi di panico“, ma la donna insiste ed esige che le vengano controllati i valori del d-dimero come suggerito dal suo medico di base.

In effetti tali valori erano molto alti: 811 ng/mL a fronte di valori considerati normali quando inferiori a 500 ng/mL.

Tramite ulteriori analisi viene esclusa la presenza di trombi, ma risulta evidente la presenza di un forte stato infiammatorio.

Nonostante questo Laura non riceve alcuna diagnosi, e si reca in altri due pronto soccorso senza però riuscire ad ottenere risposte.

In seguito a questi episodi la donna decide quindi di rivolgersi al settore privato, ma più di un anno e 4000€ dopo è ancora alla ricerca di una diagnosi per queste reazioni avverse, che continuano ad influire pesantemente sulla sua vita sia dal punto di vista psicologico che della salute fisica.

Alla segnalazione all’AIFA, come spesso accade in questi casi, non è seguita alcuna risposta.

NDR – Nei commenti sotto il video dell’intervista Laura ci fa sapere di aver “finalmente” ricevuto una diagnosi: Neuropatia delle piccole fibre.

di Filippo Della Santa, ComeDonChisciotte.org

Fonte: https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-laura-mulazzani/

 

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