Riportiamo la testimonianza di Giovanna Vignali, 61enne di Parma, che ha voluto raccontare la sua esperienza con il vaccino anti Covid-19 ai microfoni di “Lucca Consapevole”, per il progetto “Voci Avverse“.
La donna, da oltre 40 anni operatrice sanitaria, era in ottime condizioni di salute prima della vaccinazione anti Covid-19.
Nel gennaio 2021 si sottopone alla prima dose di vaccino Pfizer, manifestando quasi immediatamente nausea, difficoltà respiratoria e vomito.
Al momento della seconda dose fa presente la reazione avuta, e i medici dell’hub vaccinale decidono di non procedere al richiamo: dopo qualche giorno viene però contattata dall’allergologa che dà il via libera a patto che si procedesse mediante accesso venoso e la presenza di un rianimatore.
Giovanna non manifesta questa volta i sintomi sopra descritti, tuttavia sviluppa febbre a 39,5°C, un’infiammazione dei linfonodi e dolori alle gambe che per fortuna rientrano dopo pochi giorni.
Nel novembre 2021 arriva il momento della terza dose, che la donna non vuole fare ma alla quale è costretta per evitare la sospensione.
Il giorno dopo improvvisamente si manifestano offuscamento della vista e insensibilità alla gamba: i colleghi la sottopongono così ad infiltrazioni ipotizzando un’infiammazione del nervo sciatico.
Tuttavia il problema persiste e quindi Giovanna si rivolge al suo medico di base che ipotizza una malattia neuromuscolare, ma tutte le analisi danno risultati negativi.
Parallelamente continuano i problemi alla vista, i dolori diffusi e la sensazione di confusione mentale, che convincono la donna a rivolgersi ai gruppi e ai comitati di cittadini che si sono formati nel tempo per far fronte a questa catastrofe sanitaria.
Giovanna si rivolge infine ad un reumatologo di Bologna, il quale mette per la prima volta nero su bianco la correlazione con la vaccinazione, descrivendo i sintomi come sovrapponibili a quelli che si hanno nel caso del “long covid“.
Sette mesi dopo la donna non ha ancora recuperato la sua precedente condizione di salute, oltre a non aver ancora ricevuto una diagnosi o l’esenzione da future dosi.
Come in moltissimi altri casi la segnalazione all’AIFA è stata seguita da un assordante silenzio.
di Filippo Della Santa, ComeDonChisciotte.org
Fonte: https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-giovanna-vignali/