Riportiamo la testimonianza di Chiara Serafini, 31enne di Lucca, che ha voluto raccontare la sua esperienza con il vaccino anti Covid-19 ai microfoni di “Lucca Consapevole”, per il progetto “Voci Avverse“.
La giovane presentava un quadro clinico particolare già prima della vaccinazione anti Covid-19: in cura da diversi anni per problemi di ipertiroidismo, ha sviluppato nel tempo anche la malattia di Ménière, una patologia dell’orecchio interno, oltre ad essere affetta dalla nascita da alcuni problemi alle ginocchia.
Per poter continuare il suo lavoro come collaboratrice scolastica Chiara si è sottoposta alle tre dosi di vaccino: le prime due l’estate scorsa con il farmaco Pfizer senza subire particolari reazioni avverse, la più recente con Moderna il 14 gennaio di quest’anno.
La sera stessa cominciano i problemi con vertigini e annebbiamento della vista, che in un primo momento vengono scambiati dalla ragazza per sintomi dovuti alla malattia di Ménière. A questo punto però si aggiungono anche una sensazione di svenimento e le prime difficoltà respiratorie che la costringono ad accasciarsi sulle scale, seguiti da una paralisi delle mani, dei piedi e della bocca.
Al pronto soccorso viene sottoposta a tutta una serie di analisi che non evidenziano niente di particolare, e rimandata a casa la notte stessa senza alcuna diagnosi.
Dopo circa una settimana, con l’attenuarsi di questi sintomi, Chiara torna a lavoro e non si verificano altri problemi degni di nota fino al giorno di pasqua: di nuovo è colpita da nausea, oppressione al petto, difficoltà respiratoria e paralisi che la costringono ad un nuovo ricovero ospedaliero durante il quale le trovano alterato il valore del D-dimero.
Dimessa nuovamente, per circa una settimana rimane con stanchezza ed oppressione al petto, oltre ad un rigonfiamento che le spunta dietro la testa e che il medico di famiglia classifica come una probabile tendinite.
Ad oggi la giovane è ancora insensibile all’alluce del piede sinistro, senza aver ricevuto una diagnosi per questo e gli altri sintomi da parte degli specialisti a cui si è rivolta privatamente, oltre a soffrire di stanchezza cronica e saltuari problemi di oppressione al petto.
Per fortuna Chiara non ha vissuto, almeno per il momento, altre crisi violente come quelle di gennaio e di aprile.
di Filippo Della Santa, ComeDonChisciotte.org
Fonte: https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-chiara-serafini/