DI GEORGE MONBIOT
Guardian Unlimited
Il governo deve andare più lontano, e più veloce, nella sua risposta alla questione morale del 21esimo secolo
È una prova del potere dei soldi che il rapporto di Nicholas Stern avrebbe dovuto provocare una discussione per un’azione drastica, anche prima di averlo finito di leggere. Sembra che abbia dimostrato ciò che molti di noi sospettavano: costerebbe molto meno prevenire l’incontrollato cambiamento climatico che tentare di viverci assieme. Utile come è questa scoperta, spero ciò non significhi che ora il dibattito si concentrerà sui soldi. I costi principali del cambiamento climatico saranno misurati in vite, non in pound. Come Stern ci ha ricordato ieri, ci sarebbe un imperativo morale, ossia cercare di prevenire un’uccisione di massa anche se la questione economica non ha lo stesso valore.Ma per lo meno quasi tutti ora sono d’accordo che dobbiamo agire, se non alla velocità necessaria. Se abbiamo un’ampia possibilità di prevenire l’aumento delle temperature del globo di 2 gradi centigradi (3.6F) al di sopra dei livelli pre-industriali, abbiamo bisogno, nelle nazioni ricche, di una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra entro il 2030. La maggior parte del taglio deve essere fatto all’inizio di questo periodo. Per vedere perché, disegna due grafici con il tempo sull’asse orizzontale ed il tasso di emissione su quella verticale. I un grafico la linea cade in uno “ski-jump”, una ripida caduta seguita da una coda non profonda. Sull’altro cade come la traiettoria di un proiettile. L’area sotto ogni linea rappresenta il volume totale dei gas serra prodotti in quel periodo. Cadono allo stesso punto nella stessa data, ma più gas sono stati prodotti nel secondo caso, rendendo l’incontrollato cambiamento climatico più probabile.
Dunque, come facciamo senza dover condurre alla scomparsa della civiltà? Qui c’è un piano per una drastica ma accessibile azione che il governo dovrebbe accettare. Questo piano va ben oltre le proposte discusse ieri da Tony Blair e Gordon Brown, per la ragione che questo è ciò che la scienza richiede.
1. Fissare un obiettivo per ridurre le emissioni di gas serra basato sulle ultime scoperte scientifiche. Il governo sta utilizzando stime obsolete, con lo scopo di ridurli del 60% entro il 2050. Anche il taglio del 3% proposto nei primi giorni di mozione che dichiara una nuova bozza di legge sul cambiamento climatico non porta abbastanza lontano. Tempo d’azione: immediatamente.
2. Usare questo obiettivo per stabilire un annuale tetto per il carbonio, che cade sulla traiettoria dello “ski-jump”. Poi utilizzare questo tetto per stabilire una personale razione di carbonio. Ad ogni cittadino è donata una quota annuale gratuita di diossido di carbonio. La spende comprando gas o elettricità, petrolio e biglietti ferroviari e aerei. Se la esaurise, deve comprare il resto da qualcuno che ha utilizzato meno della sua quota. Questo risponde a circa il 40% del diossido di carbonio che noi produciamo. Il resto è venduto all’asta dalle industrie. È un più semplice e più equo approccio sia della tassazione verde sia dello schema sulle emissioni commerciali dell’UE, ed offre alla gente anche un potente incentivo a domandare tecnologie a basso tasso di carbone. Tempo d’azione: uno schema completo idoneo entro gennaio 2009.
3. Introdurre una nuova gamma di regolamentazioni per gli edifici, con tre obiettivi. A. Imporre requisiti di rigorose efficienze energetiche su tutti i grandi rinnovamenti (al costo di 3.000 sterline o più). Tempo d’azione: in forza dal giugno 2007. B. Obbligare i locatari ad aggiornare le loro case a standard di alta efficienza energetica prima che le possano affittare. Tempo d’azione: coprire tutti i nuovi affitti dal gennaio 2008. C. Assicurarsi che tutte le nuove case nel Regno Unito siano costruite con lo standard “German Passivhaus” (che non necessita del sistema di riscaldamento). Tempo d’azione: in uso entro il 2012.
4. Proibire la vendita di lampadine incandescenti, di termosifoni da patio, di luci da giardino e di altre inefficienti ed inutili tecnologie. Introdurre un rigido sistema di tassazione per tutti i beni elettronici venduti nel Regno Unito, con il meno efficiente più tassato ed il più efficiente che riceva uno sconto sulle tasse. Ogni anno gli standard in ogni categoria aumentano. Tempo d’azione: a pieno regime dal novembre 2007.
5. Reimpiegare i soldi che ora sono riservati per nuovi missili nucleari verso un massiccio investimento nella generazione e nella distribuzione dell’energia. Due programmi richiedono in particolare il supporto del governo per renderli commercialmente fattibili: raccoglitori eolici molto grandi, molte miglia offshore, connessi alla centrale elettrica con cavi a corrente continua di alto voltaggio; e una rete di condotti d’idrogeno da trasportare dalle fonti di gas naturale con l’obbiettivo primario di trasportare carburante per il riscaldamento delle case. Tempo d’azione: entrambi i programmi devono iniziare alla fine del 2007 ed essere completi entro il 2018.
6. Promuovere lo sviluppo di una nuova rete nazionale di pullman. Le stazioni dei pullman nel centro della città vengono chiuse e spostate verso svincoli autostradali. Le reti di trasporti urbani sono estese in maniera tale da arrivare alle stazioni di pullman. I pullman devono viaggiare su corsie a loro dedicate e non devono mai lasciare le superstrade. I viaggi sul trasporto pubblico poi devono divenire veloci come quelli in macchina, mentre si eliminano il 90% delle emissioni. Questo deve essere auto-finanziato, attraverso la vendita di terreno da usare ora per le stazioni dei pullman. Tempo d’azione: inizio nel 2008; fine entro il 2020.
7. Obbligare tutte le catene di stazioni di rifornimento a fornire batterie elettriche per le macchine. Questo offre macchine elettriche con chilometraggio illimitato: quando le batterie si scaricano, entri in una zona esterna; una gru la tira fuori e ne mette dentro una nuova. Le batterie sono caricate per tutta la notte con elettricità in eccesso derivante dalle zone offshore di raccolta di energia eolica. Tempo d’azione: utilizzo a pieno regime dal 2011.
8.Abbandonare la costruzione e l’allargamento delle strade, e spendere soldi nell’arrestare il cambiamento climatico. Il governo ha destinato 11.4 miliardi di sterline per l’espansione delle strade. È richiesto che siano destinate solo 545 milioni di sterline ad anno “da spendere in politiche di arresto del cambiamento climatico”. Tempo d’azione: immediatamente.
9. Fermare e poi ridurre la capacità degli aeroporti del Regno Unito. Mentre la capacità rimane alta ci sarà un costante pressione contraria ad ogni piano che il governo introduce per limitare i voli. Abbiamo bisogno di fermare tutte le costruzioni di nuovi aeroporti e abbiamo bisogno dell’introduzione di una quota nazionale di posti d’atterraggio, che devono essere ridotti entro il 2030 del 90%. Tempo d’azione: immediatamente.
10. Fare una legge per la chiusura di tutti i grandi magazzini fuori dalla città, e la loro ricostruzione con un sistema di magazzini e di distribuzione. I negozi utilizzano un ammontare di energia (per esempio tanto dell’energia per metro quadro delle industrie), e le riduzioni maggiori sono difficili da realizzare: il negozio della Tesco più all’avanguardia nella riduzione dell’energia, situato aDiss in Norfolk, ha disposto di ridurre il suo utlizzo di energia solo del 20%. I magazzini contengono la stessa quantità di beni usando solo il 5% di energia. I negozi fuori dalla città sono anche difficilmente collegati per le auto – i veicoli di distribuzione usano il 70% in meno di benzina. Tempo d’azione: in pieno uso dal 2012.
Questi tempi d’azione sembrano essere straordinariamente ambiziosi. Lo sono, in contrasto con la corrente andatura glaciale di cambiamento. Ma quando gli Usa entrarono in guerra nel Secondo Conflitto Mondiale cambiarono l’economia su due piedi. I costruttori di macchine iniziarono a produrre velivoli e missili nel giro di un anno, e veicoli anfibi in 90 giorni dall’inizio della produzione. E ciò fu 65 anni fa. Se vogliamo veder accadere quanto ho descritto , possiamo realizzarlo. Richiederà più interventi economici di quelli che siamo abituati a fare, e molte politiche con piani brutali di emergenza (con poco tempo e poche possibilità di obiezione). Ma se credete che questi siano peggio dell’uccisione di massa, allora c’è qualcosa di sbagliato con il vostro sistema di valori.
Il cambiamento climatico non è solo una questione morale: è la questione morale del 21esimo secolo. C’è un posizione anche più colpevole che è la negazione. Bisogna accettare che stia succedendo e che il suo risultato sarà catastrofico, se non prendiamo le misure necessarie e prevenirlo.
George Monbiot
Fonte: http://www.guardian.co.uk/
Link: http://www.guardian.co.uk/comment/story/0,,1935441,00.html
31.10.2006
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di EHMILIANO