Un malore fatale, probabilmente un infarto, l’ha stroncata lunedì mattina. Dopo aver accompagnato la figlioletta di 14 anni a scuola, ha chiesto al marito di essere portata al pronto soccorso di Montebelluna (Treviso): sentiva il respiro sempre più affannato e le forze venire meno.
In pochi minuti la situazione è precipitata. Medico e infermieri dell’ospedale montebellunese hanno cercato di fare il possibile per salvarle la vita ma il suo cuore si era ormai fermato. Inutile ogni tentativo di rianimazione. Sarà ora l’autopsia che sarà disposta dall’Uls su richiesta della famiglia, a chiarire le cause della morte di Nadia Positello, 49enne titolare della gelateria Canova di Crespignaga di Maser.
A fine settembre la donna si era sottoposta alla prima dose del vaccino anti-Covid e da quel giorno aveva avvertito un senso di forte malessere che consistevano soprattutto in problemi a livello respiratorio.
Oltre al marito, Denis Polloni, Nadia lascia una figlia di appena 14 anni e la sorella Lidia, con cui gestiva la gelateria di Crespignaga. Ad aprile la donna aveva perso il padre, Lino, mancato a 77 anni. L’uomo, sofferente di problemi cardiaci, era stato sottoposto ad una delicata operazione ma durante la riabilitazione svolta a Motta di Livenza era stato contagiato dal Covid. Il virus non gli ha lasciato scampo.