Dal blog Xymphora
Dovreste leggere questa incredibile raccolta di opinioni scritte da Daniel Pipes (foto) sulla desiderabilità di una guerra civile in Iraq. Da un’intervista con la Australian Broadcasting Corporation (che trovate anche qui; grassetto mio):
“Il tipo morale è uno che va bene, ma non è determinante. Questo è per dire che noi vogliamo davvero aiutare gli Iracheni. Tutti noi vogliamo vedere un Iraq libero e prosperoso, ma per noi non è un obbligo morale. Solo perché ci siamo sbarazzati di Saddam Hussein non significa che siamo obbligati a sistemare l’Iraq. Penso che il grande risultato della coalizione sia stato essersi sbarazzati di questo spaventoso e tirannico delinquente che controllava l’Iraq. Un pericolo per gli Iracheni, la regione ed il mondo esterno. Questo non implica che dobbiamo – possiamo provare – ma non significa che siamo obbligati – a sistemare l’Iraq”.Qui c’è il pdf di un articolo del 1987 (trovato qui) dallo stesso Daniel Pipes – insieme a niente meno che Laurie Mylroie! – in cui sostiene che gli Stati Uniti riforniscono quello stesso ‘delinquente spaventoso e tirannico’ con armi, spionaggio e concessioni economiche. Chi diavolo è Daniel Pipes per parlare di obblighi morali? Dato il fatto che un paese sovrano è stato attaccato sulla base di argomentazioni legali molto deboli basate su bugie, e il fatto che lo status criminale di Saddam sembra dipendere completamente dalla sua volontà di non favorire gli interessi statunitensi ed israeliani, gli Stati Uniti sono moralmente e legalmente del tutto responsabili per il danno che hanno fatto. Gli Statunitensi faranno meglio a sperare che gli Stati Uniti restino al top, perché quando non lo saranno più avranno delle richieste di compensazioni. E saranno richieste ingenti.
Data: 6 marzo 2006
Fonte: http://xymphora.blogspot.com/
Link: http://xymphora.blogspot.com/2006/03/daniel-pipes-and-moral-obligation.html
Traduzione dall’inglese a cura di CARLO MARTINI per www.comedonchisciotte.org
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