LECCE – Solo chi ha vissuto certi momenti sa quanto sia difficile lenire il dolore. Impossibile farsi una ragione quando una vita si spegne troppo presto. E quando si parla di un giovane uomo di 40 anni, che ancora ha sogni da portare avanti e affetti da coltivare, il solo pensiero può diventare insostenibile.
Tutto questo non ha impedito a una coppia di genitori di Nardò di avere la lucidità di acconsentire alla donazione degli organi del proprio figlio, non appena è stato accertato il decesso del figlio Cristian Calignano. Un gesto d’amore e altruistico immenso. Fegato, reni, cornee e cuore sono il patrimonio che il 40enne lascia in eredità a chi da tempo vive sull’orlo del baratro, in attesa di un segno. E che da oggi può avere una speranza concreta, grazie a un trapianto.
L’operazione per il prelievo di organi si è conclusa in queste ore nel presidio ospedaliero “Vito Fazzi”. L’uomo di 40 anni è deceduto nel reparto di Anestesia e Rianimazione per emorragia cerebrale spontanea e dopo il rilievo clinico e strumentale di morte encefalica, i genitori hanno dato il consenso alla donazione.
Il prelievo ha impegnato gli operatori del reparto di Anestesia e Rianimazione, diretto dal dottor Giuseppe Pulito, coadiuvati da medici di diverse discipline e infermieri di sala operatoria e dalla Direzione medica del “Fazzi”, diretto dal dottor Carlo Leo. Coordinatrice del percorso di donazioni organi è la dottoressa Donatella Mastria.
La Direzione strategica dell’Asl, al termine di tutto, ha voluto ringraziare tutti gli operatori che hanno reso possibile un’operazione così complessa. E ha, ovviamente, espresso cordoglio ai familiari dell’uomo che in un momento del genere hanno assunto una decisione di grande umanità e generosità.
NDR – Il giovane era regolarmente vaccinato contro la Covid-19, come riportato in un post facebook della scorsa primavera.
Fonte articolo: https://amp.lecceprima.it/salute/lecce-prelievo-multiorgano-morte-40enne-9-ottobre-2022.html