C’è la prima vittima tra i pazienti dell’Oncologico di Lecce risultati positivi al Covid nei giorni scorsi. La persona deceduta è un uomo, aveva 74 anni ed era originario di un comune della provincia. Dopo aver contratto il virus nella giornata di mercoledì 3 marzo il paziente era stato trasferito nel reparto di pneumologia del Dea dove l’anziano è morto nelle scorse ore.
“Purtroppo – spiega il Direttore dell’Asl di Lecce Rodolfo Rollo – si tratta di pazienti in condizioni di salute estremamente gravi per le patologie pregresse. In questi mesi di pandemia abbiamo avuto tanti altri decessi di malati oncologici ricoverati e poi purtroppo deceduti e non è mai facile stabilire se la causa sia il virus o la malattia“. Il focolaio esploso nel reparto di Oncologia del Vito Fazzi si è rivelato un fulmine a ciel sereno e ha spiazzato la stessa Direzione sanitaria.
Con la vaccinazione completa di tutti i sanitari e il blocco delle visite dei parenti era inimmaginabile che il virus potesse insinuarsi in una struttura super protetta. Con il trascorrere delle ore, peraltro, è cresciuto di un’altra unità il numero dei malati oncologici contagiati al Covid. L’Asl ha accertato la positività di un 13esimo paziente ricoverato nel reparto di medicina al Vito Fazzi dopo che un primo tampone era risultato negativo. E proprio per la velocità di diffusione del virus è ipotizzabile che si tratti della variante inglese. “Siamo ancora in attesa di conoscere gli esiti degli esami in laboratorio – spiega sempre il Direttore generale dell’Asl salentina – ma per la velocità di propagazione del virus quasi sicuramente ci troviamo di fronte alla variante inglese più rapida e più penetrante“.
In queste ore sono stati avviati ulteriori approfondimenti per comprendere da dove sia partita la falla e come mai i quattro operatori sanitari infettati, già vaccinati con Pfizer, siano risultati positivi. Intanto l’Oncologico registra un blocco dei ricoveri e una frenata delle attività che rischia di mettere in difficoltà l’intero sistema sanitario. “Un fatto estremamente grave” per l’associazione di consumatori Codici (Centro per i diritti del cittadino) che ha predisposto un esposto alla Procura della Repubblica affinché si indaghi sulle cause e sulle eventuali responsabilità che hanno scatenato il focolaio di Covid-19 nel reparto di Oncologia nel Vito Fazzi.