Ha vissuto attimi di paura Michele Maggioli, ex giocatore di basket con le maglie di Pesaro e Jesi su tutte, a causa del Covid.
Quattordici ore d’inferno che l’ex pivot ha voluto raccontare sulla sua pagina Facebook: “Sono un uomo di 45 anni di 2 metri e 12 per 120 kg. Ex atleta professionista. Senza malattie pregresse, che difficilmente si ammala e con una sopportazione al dolore penso molto alta.
Eppure… eppure questo virus infame, nonostante il terzo vaccino a dicembre, questa variante che dicono sia più clemente rispetto alle prime, mi ha messo all’angolo in mezza giornata. Questo subdolo bastardo lo ha fatto andando a colpire una debolezza congenita diagnosticatami qualche anno fa, un’aritmia che non mi ha mai impedito di competere ad alti livelli, trasformandola in un attimo in fibrillazione atriale e per 14 ore d’inferno in cui mi sembrava mi scoppiasse il petto.
14 ore in cui le mie pulsazioni passavano da 170 a 50 nell’arco di 40 secondi. 14 ore in cui ho occupato un lettino del pronto soccorso e il tempo del gentilissimo personale del San Salvatore, in una notte in cui arrivava un codice rosso all’ora, tra i quali un bambino.
Ora sto bene, anche se sto prendendo le pasticche che prende mia madre e questa cosa mi fa sentire molto molto ex ex giocatore. Ironizzo come faccio di solito, ma lo spavento c’è stato è innegabile. Il pensiero però va a due anni fa quando si brancolava nel buio, non c’erano cure e non c’erano vaccini e non oso immaginare che cosa deve essere stato quel pronto soccorso o meglio, ho i brividi al solo pensiero”.
Fonte articolo: https://www.youtvrs.it/covid-e-fibrillazione-atriale-ore-di-paura-per-maggioli-sembrava-mi-scoppiasse-il-petto/