Cosa c’è dietro la nuova paura dell’AIDS?

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Dr. J. Mercola – 22 febbraio 2022

 

Quando i media iniziano a sollevare un problema tutti insieme, di solito è una campagna coordinata diretta da una società di Pubbliche Relazioni per conto di un cliente. C’è una ragione per questo, e la ragione è quella di seminare nella mente della gente una narrazione desiderata. Seminano idee in modo che quando succede qualcosa, la gente è già preparata con certi pregiudizi o supposizioni.

Allora, quale potrebbe essere il motivo per cui tutti improvvisamente parlano di AIDS? Nel dicembre 2021, il presidente Biden aveva annunciato un piano della Casa Bianca per “porre fine all’epidemia di HIV/AIDS entro il 2030” (1). Lo stesso esatto annuncio fatto dall’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria una settimana prima (2).

Anche se cercano di scaricare questa pandemia in una tomba poco profonda, stanno già preparando il pubblico per il prossimo allarme sanitario: l’AIDS. ~ Off-Guardian

Nel frattempo, il principe Harry era là fuori ad esortare tutti a fare un test HIV, e i ricercatori olandesi avevano annunciato la scoperta di un ceppo di HIV preoccupante. Tutto questo sta accadendo nello stesso momento in cui la Covid sta iniziando a svanire.

Come notato da Off-Guardian (3) “solo perché stanno allentando sulla Covid non significa che l’agenda dietro la Covid sia sparita. Tutt’altro. Infatti, anche se cercano di scaricare questa pandemia in una tomba poco profonda, stanno già preparando il pubblico per il prossimo allarme sanitario: l’AIDS“.

 

Il principe Harry esorta tutti a fare il test dell’HIV

Nelle ultime settimane, il principe Harry si sta dando da fare sollecitando le persone a sottoporsi ad un test HIV. Secondo un rapporto del 10 febbraio 2022 della BBC (4) “il duca di Sussex … vuole continuare il lavoro ‘incompiuto’ di sua madre nel rimuovere lo stigma intorno al virus“.

Il principe Harry ha sottolineato che durante gli ultimi due anni, il test dell’HIV tra gli uomini e le donne eterosessuali nel Regno Unito è sceso del 33%, rispetto al 7% in meno di test tra gay e bisessuali. Allo stesso tempo, le diagnosi di AIDS tra gli eterosessuali stanno superando quelle tra i gay per la prima volta in un decennio (5).

Allo stesso modo, un pezzo di opinione del 9 febbraio 2022 di Ian Green, amministratore delegato del Terrence Higgins Trust (un ente di beneficenza britannico che fornisce servizi relativi all’HIV), in The Guardian, ha evidenziato la necessità di una “nuova strategia” per combattere l’HIV. “Continuare a puntare solo su quelli tradizionalmente più a rischio non funzionerà“, ha detto. La risposta, secondo Green, è un test più diffuso per tutte le persone, indipendentemente dai preconcetti sul rischio.

 

Scoperta una nuova e più infettiva variante dell’HIV

Mentre la fama del principe Harry viene sfruttata al massimo per convincere la gente a iniziare a pensare di fare il test HIV, è stata annunciata anche la scoperta di una nuova variante dell’HIV nei Paesi Bassi (6). È una coincidenza?

Secondo i ricercatori, questo virus HIV mutato, soprannominato la variante VB, è più infettivo e causa malattie più gravi, due volte più velocemente. All’inizio di febbraio 2022, c’erano 109 casi noti della variante VB nei Paesi Bassi. Curiosamente, gli scienziati hanno detto che la variante era in circolazione da decenni. Come riportato da NPR, il 4 febbraio 2022 (7):

“Hanno scoperto un totale di 109 persone che avevano questa particolare variante e non lo sapevano, risalendo fino al 1992. La variante è emersa probabilmente alla fine degli anni ’80 … prendendo piede intorno al 2000 e poi alla fine rallentando intorno al 2010.

Le persone con questa variante hanno una carica virale che è da tre a quattro volte più alta del solito per quelli con l’HIV. Questa caratteristica significa che il virus progredisce nella malattia grave due volte più velocemente – e lo rende anche più contagioso …

Non c’è bisogno di sviluppare trattamenti speciali per questa variante … Non mostra alcun segno di resistenza ai farmaci, come fanno alcune varianti dell’HIV. Ma poiché la variante si muove rapidamente, le persone hanno bisogno di ricevere le medicine il più velocemente possibile”.

I ricercatori hanno detto di aver anche osservato un grande aumento della carica virale negli individui con questa variante, da 3,5 a 5,5 punti. Ciò significa che le persone infette potrebbero sviluppare l’AIDS più velocemente senza un trattamento immediato; il che potrebbe spiegare l’improvvisa richiesta di test di massa. Come hanno scritto (8):

“Nel momento in cui sono stati diagnosticati, questi individui erano suscettibili di sviluppare l’AIDS entro 2 o 3 anni … Senza trattamento, l’HIV avanzato – conta delle cellule CD4 inferiore a 350 cellule per millimetro cubo, con conseguenze cliniche a lungo termine – dovrebbe essere raggiunto, in media, 9 mesi dopo la diagnosi per gli individui trentenni con questa variante”.

 

Siamo di fronte ad un AIDS indotto dal vaccino?

A tutto questo possiamo anche aggiungere la preoccupazione che il vaccino Covid possa causare malattie simili all’AIDS distruggendo la funzionalità immunitaria (9). Questo non significa che il vaccino stia causando l’HIV/AIDS (10), (11). Piuttosto, un preprint del Lancet (12) che ha confrontato i risultati tra svedesi “vaccinati” e non vaccinati, ha scoperto che sei mesi dopo il vaccino, alcuni dei gruppi vaccinati più vulnerabili erano a maggior rischio di Covid sintomatica rispetto ai loro simili non vaccinati.

Chiaramente, i vaccini stanno rendendo alcune persone più suscettibili alle infezioni e alle malattie gravi, piuttosto che meno. Secondo un articolo del dicembre 2021 pubblicato da American Frontline Doctors (13):

“I medici stanno chiamando questo fenomeno nei pluri-vaccinati ‘erosione immunitaria’ o ‘immunodeficienza acquisita’, spiegando l’elevata incidenza di miocardite e altre malattie post-vaccino che o li colpiscono più rapidamente, con conseguente morte, o più lentamente, con conseguente malattia cronica.”

In altre parole, sospettano che la miocardite e altri problemi di salute cronici associati ai vaccini potrebbero essere il risultato della sindrome da immunodeficienza acquisita da vaccino o “VAIDS”, che è fondamentalmente molto simile all’AIDS. La differenza principale è l’innesco iniziale. Nel novembre 2021, il Regno Unito ha anche riportato un aumento del 50% dei ricoveri in terapia intensiva di pazienti con problemi al sistema immunitario nei due mesi precedenti (14).

America’s Frontline Doctors avverte che i vaccini stanno creando dei “drogati di vaccino”, nel senso che il loro sistema immunitario non sarà in grado di allontanare la Covid senza di loro. Tuttavia, è ancora un’impresa perdente, poiché ogni iniezione peggiora solo l’erosione immunitaria, rendendo sempre più vulnerabili a tutti i tipi di infezioni – incluso l’HIV! Come riportato da Off-Guardian (15):

“Abbiamo già visto una pletora di previsioni di aumenti di ictus e attacchi cardiaci, tutti attribuiti ad una maggioranza di cause non vaccinali. Tutto, dall’aumento dei prezzi dell’energia alla depressione legata ai lockdown, è stato incolpato. Questo sembra certamente un comportamento preventivo per pararsi il culo. E anche questa “nuova variante” dell’AIDS potrebbe esserlo.

Se i ‘vaccini’ Covid fanno sì che milioni di persone sviluppino improvvisamente sistemi immunitari disfunzionali, o qualche tipo di potenziamento anticorpo-dipendente (ADE) un ‘nuovo ceppo più pericoloso di AIDS’ è una storia di copertura abbastanza buona, non credete? …

Nell’ottobre 2020 un gruppo di ricercatori, citato in Forbes, ha avvertito che qualsiasi potenziale ‘vaccino’ COVID potrebbe aumentare il rischio di essere infettati dall’HIV.

Uno dei pochi candidati vaccino Covid poi abbandonati, dell’Università del Queensland, ha effettivamente usato una proteina dell’HIV come ‘morsetto molecolare’ per legare insieme le loro proteine spike artificiali, hanno affermato i ricercatori. Questo potenziale ‘vaccino’ è stato apparentemente scartato dopo che i test sui soggetti hanno restituito risultati ‘falsi positivi’ per l’HIV (16).”

 

Cosa sta cercando di nascondere la campagna di PR?

Stiamo guardando diversi grandi pezzi del puzzle qui:

  • Il principe Harry e altri che ricordano a tutti l’importanza di fare il test dell’HIV
  • I governi di Regno Unito e Stati Uniti che promettono simultaneamente di sradicare l’AIDS entro il 2030
  • La scoperta di un nuovo ceppo di HIV più infettivo e pericoloso
  • Dati emergenti che suggeriscono che i vaccini Covid minano la funzionalità immunitaria
  • La possibilità teorica che il vaccino Covid possa aumentare il rischio di infezione da HIV, scatenando così una valanga di casi di AIDS nel prossimo futuro

L’attenzione al test HIV, specialmente in combinazione con l’avvertimento di un nuovo ceppo di HIV, potrebbe essere uno sforzo per nascondere il fatto che i vaccini Covid stanno distruggendo la funzionalità immunitaria delle persone e, potenzialmente, facilitando l’infezione da HIV?

Può darsi. Ma c’è anche un’altra possibilità. La stessa settimana dell’apparizione mediatica del principe Harry e della pubblicazione del nuovo ceppo di HIV, Moderna ha anche annunciato il lancio di una sperimentazione umana per il primo vaccino HIV mRNA al mondo. La tempistica di tutti questi rapporti indica fortemente che si tratta di un piano coordinato di PR.

 

La sperimentazione umana per il vaccino HIV mRNA è in corso

Come riportato da Bloomberg (17):

“Come il vaccino Covid di Moderna, il farmaco e utilizza la tecnologia mRNA per fornire le istruzioni per le proteine chiave necessarie per costruire una risposta immunitaria … I ricercatori hanno passato decenni ad elaborare un possibile modo per vaccinare le persone contro l’HIV, e l’mRNA renderà possibile testare la teoria molto più velocemente del previsto.

Questo lavoro dovrebbe aiutare le aziende tra cui Pfizer, BioNTech e Sanofi, che stanno accelerando i loro sforzi per progettare e testare vaccini mRNA, per capire quando la tecnologia può – e non può – fare la differenza nella prevenzione della malattia …

Creare un vaccino mRNA per l’HIV è più complicato che fare il tipo di vaccini SARS-CoV-2 con cui siamo diventati familiari. I vaccini Covid a mRNA forniscono la ricetta per la proteina spike … Questo fa sì che le cellule immunitarie producano anticorpi neutralizzanti contro la Covid, proprio come farebbero se avessero subito un’infezione da Covid.

Con l’HIV, non c’è una ricetta così semplice. L’equivalente della proteina spike dell’HIV – la sua glicoproteina dell’involucro – è più ostinata. Nasconde i suoi aspetti vulnerabili, rendendo difficile per le cellule immunitarie generare anticorpi contro di essa. Un problema ancora più grande è che l’HIV inizia a mutare entro poche ore dopo aver infettato una persona…

L’HIV si comporta come ‘uno sciame di virus leggermente diversi’ … Le persone con l’HIV raramente sviluppano anticorpi neutralizzanti, e nei pochissimi che lo fanno, gli anticorpi impiegano anni per evolversi – troppo tempo perché possano combattere efficacemente il virus. Il sistema immunitario non riesce a tenere il passo.

Ma cosa succederebbe se si potesse dare un vantaggio al sistema immunitario? Questa è l’idea alla base del vaccino Moderna/IAVI … I ricercatori somministreranno in anticipo una serie di vaccini per cercare di persuadere il sistema immunitario durante quel processo lungo anni in modo che quando è esposto all’HIV, possa entrare in azione”.

 

Nascondere le patologie o produrre la necessità di un vaccino, o entrambi?

Quindi, per ricapitolare, l’attenzione dei media sui test dell’AIDS e l’emergere di un ceppo più infettivo dell’HIV potrebbe essere uno sforzo coordinato per:

a) nascondere i devastanti effetti della vaccinazione Covid, e

b) creare la percezione che abbiamo un bisogno urgente di un vaccino contro l’HIV

Se fosse vero, pensate solo a quanto sarebbe perverso. Un’iniezione di mRNA ampiamente spinta per una pandemia causa una seconda pandemia che è peggiore della prima, permettendo loro di lanciare un secondo “vaccino” mRNA. Quel secondo vaccino poi erode ancora di più la funzionalità immunitaria, dando luogo a una terza epidemia e ad un altro vaccino. Dove finisce? Questo piano grida il fallimento a più non posso.

Quando ho saputo del vaccino mRNA Covid, mi ha subito colpito come una cattiva idea. C’erano diversi meccanismi palesemente ovvi attraverso i quali potevano causare danni. Oggi, queste preoccupazioni sono confermate dalle statistiche di lesioni e morte. La possibilità che le cose vadano male con un vaccino HIV mRNA è assicurata, se me lo chiedete. Come riportato da Bloomberg, l’intera premessa alla base è speculativa.

Il vaccino Moderna HIV avrà come bersaglio un certo sottoinsieme di cellule B note per legarsi all’HIV. L’idea è che stimolando queste cellule B con istruzioni di mRNA, fornite attraverso una serie di vaccini, potrebbero sviluppare la capacità di produrre anticorpi neutralizzanti contro l’HIV.

La mia paura qui è che se il vaccino Covid può causare l’esaurimento immunitario dopo dosi ripetute, che tipo di disfunzione potrebbe innescare una serie di vaccini HIV? I richiami infiniti per la Covid-19 vengono presentati come la soluzione alla pandemia, poiché la ripetizione aumenta il livello di anticorpi nel corpo (18), ma gli anticorpi artificialmente gonfiati causati da ripetuti richiami segnalano al corpo che si è sempre infetti.

La risposta immunitaria risultante può effettivamente fare più male che bene, e può accelerare lo sviluppo di condizioni autoimmuni come per esempio il Parkinson, la malattia di Kawasaki e la sclerosi multipla (19). Un vaccino contro l’HIV basato su un processo simile sarà più sicuro? Ne dubito.

 

La connessione Fauci

Come notato da James Corbett in un suo video (non disponibile al momento di questo articolo), c’è un altro interessante parallelo tra la Covid e l’AIDS, cioè il dottor Anthony Fauci stesso. Era incaricato di seguire entrambe queste epidemie, e senza dubbio – a meno che il nostro sistema giudiziario non si svegli prima di allora – sarà incaricato anche della prossima campagna sull’AIDS.

I paralleli tra la campagna di Fauci sull’AIDS negli anni ’80 e la Covid sono così sorprendentemente simili che è quasi come un manuale che viene ripetuto, dice Corbett. Negli anni ’80, Fauci ha spinto il farmaco mortale AZT come l’unico modo ammissibile per trattare l’AIDS. Durante la pandemia di COVID, il Remdesivir di Fauci, farmaco fallimentare e letale per l’Ebola, ha ottenuto il via libera a spese di alternative di trattamento molto più sicure.

Fauci è anche un anello di congiunzione tra i vaccini Covid e il vaccino per l’HIV, poiché ha spinto con entusiasmo per una transizione dai vaccini convenzionali a questa nuova piattaforma mRNA. Nell’ottobre 2019, aveva partecipato ad una tavola rotonda su come questa transizione potrebbe essere realizzata alla luce degli ostacoli normativi e della sfiducia pubblica nelle tecnologie di trasferimento genico (20).

Fauci aveva riconosciuto che sarebbe stato davvero molto difficile cambiare la percezione delle persone sui vaccini (in questo caso particolare si riferiva al vaccino antinfluenzale). Il suo consiglio? “Fatelo dall’interno e dite: ‘Non mi interessa quale sia la vostra percezione, affronteremo il problema‘”.

Non solo Fauci non si preoccupa della percezione pubblica, ma non si preoccupa nemmeno di chi danneggia. Non gli importava dei pazienti di AIDS negli anni ’80, e non gli importa dei pazienti di Covid oggi. Se lo facesse, insisterebbe che i medici usino qualsiasi cosa funzioni, e non solo i prodotti di cui lui ha personalmente investito.

 

Muore lo scopritore dell’HIV

Una strana coincidenza nel mezzo di tutto questo è la morte inaspettata del dottor Luc Montagnier, che insieme a Harald zur Hausen e Françoise Barré-Sinoussi nel 2008 aveva vinto il premio Nobel per la fisiologia o la medicina per la scoperta del virus dell’immunodeficienza umana (HIV) (21).

Montagnier, che aveva 89 anni, è morto l’8 febbraio 2022 all’Ospedale Americano di Parigi a Neuilly-sur-Seine. Non sono stati rilasciati dettagli sulla causa della morte (22). Montagnier è stato un critico esplicito del vaccino COVID fin dall’inizio. Sospettava anche che la SARS-CoV-2 fosse stata ingegnerizzata geneticamente, dato che la proteina spike aveva delle somiglianze con l’HIV (23).

 

Il clamore sull’AIDS è una minaccia reale?

Quindi, il clamore emergente sull’AIDS riflette una minaccia reale? È solo un tentativo di tenere la popolazione nella paura? O stanno semplicemente cercando di coprire gli effetti dei “vaccini” Covid? Se è una copertura, l’infezione da HIV è stata una conseguenza accidentale o un effetto intenzionale del vaccino?

La nuova variante dell’HIV potrebbe effettivamente essere il risultato della vaccinazione di massa contro la Covid? Dopo tutto, la tempistica di questo “super ceppo” di HIV è interessante, per non dire altro. Perché ci sono voluti 40 anni per farlo emergere?

Il test HIV sarà ora spinto come lo è stato il test Covid, e se sì, perché? Come notato da Off-Guardian (24), per quanto ne sappiamo, lo screening dell’AIDS potrebbe essere semplicemente un altro modo di monitorare questo massiccio esperimento sanitario. Per ora, abbiamo molte più domande che risposte, ma se continuiamo a farle, alla fine scopriremo la verità.

 

Link: https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2022/02/22/aids-scare.aspx?ui=59ed2e7639939da92ff0e3fd8a4becd1e38e467e8312fec7760fac1ab9753aaf&sd=20210422&cid_source=dnlsbstk&cid_medium=email&cid_content=art1ReadMore&cid=20220222SU&mid=DM1120216&rid=1415258447

 

Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte

 

 

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