Più cresce l’aria di smobilitazione, più certi personaggi si arrampicano sugli specchi nel goffo tentativo di protrarre una situazione che faceva comodo a loro, ma non a sette miliardi di umani.
“Non abbassare la guardia” è la parola d’ordine che hanno cercato di inculcarci da metà aprile in qua, cioè da quando si sgretolava in maniera sempre più evidente ogni pretesto pseudo-sanitario per questa panicodemia: un colosso i cui piedi di argilla erano evidenti fin dall’inizio[i], ma le cui nefaste conseguenze (del terrorismo, non del virus) sul piano umanitario crescono a dismisura, per non parlare della deriva etica[ii].
In tre mesi l’Unione Europea si è disgregata più che nei precedenti trent’anni: noi italiani abbiamo ancora meno soldi di prima, ma ce n’è a iosa per tappezzare le città con improponibili faccioni coperti da improponibili mascherine. Più cresce l’aria di smobilitazione, più certi personaggi si arrampicano sugli specchi nel goffo tentativo di protrarre una situazione che faceva comodo a loro, pur danneggiando sette miliardi di umani, e addirittura condannandone un miliardo alla morte per fame[iii].
Faceva comodo ai venditori di fumo tipo Bill Gates e Adrian Hill[iv], che già vedono a rischio le loro truffe multimiliardarie intese a rifilarci vaccini che, per legge biologica[v], funzionerebbero ancora meno di quelli anti Influenza: cartucce a salve contro virus scarsamente patogeni, come avvenne già nel 2011 con l’altrettanto falsa pandemia di Influenza “suina”. Augurandoci che tale furore vaccinale non sia motivato soprattutto da motivi inconfessabili come il controllo di massa[vi] e la “eugenetica di massa”[vii].
Faceva comodo agli “esperti” salottieri dei talk show, i quali potranno sempre dire “io l’avevo detto” per la semplice ragione che davvero avevano detto tutto e il contrario di tutto. Vanagloriosi o astuti calcolatori? Come i banchieri che finanziano entrambe le parti nelle guerre guerreggiate, costoro si sono assicurati il proprio tornaconto in questa guerra sceneggiata. Tanto, poi, la gente ha la memoria corta, e comunque per loro vale la squallida massima “se ne sparli purché se ne parli”.
Ora qualche esperto salottiero viene sconfessato dai suoi stessi colleghi[viii], ma non abbastanza: proprio nella Milano “capitale morale” (?) non si ha il coraggio di ammettere qualche responsabilità per la strage lombarda, rubricabile come reato per colpa grave, e si cerca invece di spiegare il tutto con una repentina conversione del “virus cattivo”, quasi folgorato sulla via di Damasco. Ma già gli antichi sapevano che “natura non facit saltus”… a meno che non riceva un aiutino, come avviene nei laboratori di tutto il mondo da Marburg-1976 in poi.
Faceva comodo a capi e capetti che, coi loro decretini, hanno potuto atteggiarsi a statisti salvatori della patria (con la p minuscola, rigorosamente). E che non intendono mollare l’osso, anzi, i più spudorati fra loro tentano di attribuirsi il merito “di aver evitato danni peggiori”. Andreottianamente, c’è da scommettere che ci proveranno ad oltranza.
Faceva comodo anche a Lei, signor Conte, ma ora siamo alla resa dei conti.
Vorrà anche Lei schierarsi con gli spudorati, o ammetterà di aver esagerato almeno tanto?
Lo ammetta, se davvero Le stanno a cuore i cittadini che Lei, non eletto, ha la ventura di governare.
Lo ammetta e, come primo atto riparatore, mandi immediatamente a casa quei membri della Task Force grondanti conflitti di interesse.
Lo ammetta subito, e forse potrà salvarsi in corner. Altrimenti, immunità o no, la rabbia di 60 milioni ricadrà su di Lei, a imperitura memoria.
[i] Covid-19 dai piedi di argilla
[iii] Tirannia da Coronavirus e morte per fame
[vii] Robert Kennedy jr accusa Bill Gates
[viii] Zangrillo scarica Burioni