E perché?
DI MICKEY Z
Infoshop News
(Ispirato al recente assassinio della giornalista russa Anna Politovskaya)
Nella Sinistra le proteste non mancano mai. Tante marce e manifestazioni per assecondare le miriadi di richieste di cambiare questo e ripristinare quell’altro. Rigira le occasionali parole aggressive e l’intermittente ammiccamento al vandalismo, e potrai dire che la Sinistra fa come consuetudine giusto ciò che basta a farsi demonizzare dal sistema… rendendo così molto più semplice per la polizia far uso dei manganelli impunemente, magari nel corso della prossima protesta contro le aziende.Detto questo, ecco quello che mi chiedo: che farebbero coloro che si identificano nella sinistra, se una delle loro icone più importanti venisse eliminata alla luce del sole? A questo proposito, diciamo pure che il governo statunitense (o chi per esso) – col pieno supporto dei media a proprietà privata – si è sbarazzato apertamente di Michael Moore per le sue opinioni e il suo attivismo politico contro le corporation.
(Lasciatemi chiarire un punto, prima di inviarmi una valanga di e-mail dicendomi che Moore è un impostore, un falso, un Democratico, un opportunista, un egocentrico, un qualunquista, tutto quello che volete. In questa sede non sto né sostenendo né condannando Moore; sto semplicemente dando un riconoscimento al suo attuale status sociale. In una società come la nostra, così pesantemente condizionata dal qualunquismo–una società che nella definizione di “sinistra” include allo stesso tempo Hillary Clinton e Ward Churchill – Michael Moore può essere messo allo stesso livello di Che fottuto Guevara. In altri termini, fare del “ribelle” più famoso della nazione un bersaglio avrebbe un significato affatto diverso da una dichiarazione di guerra del governo nei confronti di dissidenti di ogni tipo).
Quindi, che farebbe la sinistra statunitense se Moore facesse la fine di Emma Goldman, Charlie Chaplin, e (quasi) John Lennon? Che succederebbe se venisse accusato ingiustamente, gli fosse negato un regolare processo, e venisse incarcerato come, diciamo, Mumia Abu-Jamal o Leonard Peltier? Che succederebbe se venisse pubblicamente giustiziato anche di fronte a massicce proteste, come accadde a Sacco e Vanzetti, Julius e Ethel Rosemberg, Tookie Williams, o al nigeriano Ken Saro Wiva? E che ne pensate di un assassinio? Magari un lavoretto di fino sullo stile di Fred Hampton, Malcom X, Martin Luther King, o anche Patrice Lumumba e Salvador Allende?
Servitevi pure del veleno, è per voi; non importa come si possa poi smaltire. La questione resta: che succederebbe se il il governo statunitense (o chi per esso) – col pieno supporto dei media a proprietà privata – si è sbarazzato apertamente di Michael Moore per le sue opinioni e il suo attivismo politico contro le corporation. Vedremmo qualcosa di più di un’ondata di articoli, interventi nei blog, magliette, e lettere aperte di Sean Penn? La reazione andrebbe oltre il chiedere allo stato il permesso di protestare e l’accettare in anticipo quanti dei partecipanti alla protesta potranno essere arrestati? Bob Dylan dovrà riscrivere “Who Killed Davey Moore”? E Bono dovrà cantare ancora fuori dal Pentagono?
Se il caso è questo, forse rinfrancato dalla facilità con cui la liquidazione di Moore è stata eseguita, il governo potrebbe allora liberarsi di Noam Chomsky, Derrick Jensen, e Cynthia McKinney mandandoli in prigione per alto tradimento. Più proteste, più scandali, più persone che raccolgono fondi. Indomita, la Corporate America taglia tutti i suoi fondi pubblicitari a Jon Stewart e Stephen Colbert, e impedisce lo svolgersi dei loro show. In risposta emergono 500 nuovi blog e il sito internet “Liberate Jon Stewart” registra quasi un milione di visite al giorno finché non viene oscurato e disabilitato.
Poco tempo dopo, il governo potrebbe iniziare a spiare i cittadini e a imprigionare la gente senza accuse di nessun tipo, mentre le grandi corporation devastano la Terra alla ricerca del profitto, spazzando via nel processo interi ecosistemi. Oops… spiacente, ma lo stanno già facendo senza che nessuno provi a fermarli.
Meravigliati dalla relativa mancanza di resistenza, i potenti potrebbero iniziare arresti di massa di sospetti eco-terroristi domestici, culminando nella distruzione di numerosi rifugi clandestini appartenenti a ELF o ALF, facendo dozzine di morti (Impossibile, dite? Gente, chiedete pure al MOVE). Sappiamo bene quello che l’opinione pubblica potrebbe dire… la stessa cosa che si dice quando viene istituita una nuova “precauzione di sicurezza”: “Se questo ci rende più sicuri, sono assolutamente d’accordo”. Ma come pensate che reagirebbero gli attivisti di sinistra e gli intellettuali? Potrebbero, o forse sarebbero in grado di fare qualcosa per fermare questa aggressione?
Questa non è una domanda ironica, un’accusa, o uno sconsiderato tentativo di fare satira. Sono curioso in una maniera genuina: cosa pensate che farebbero i radicali, i progressisti, i liberali, gli anarchici, i socialisti, i comunisti, e tutti coloro che simpatizzano con loro, se il governo statunitense (o chi per esso) – col pieno supporto dei media a proprietà privata – assassinasse alla luce del sole Michael Moore per le sue opinioni e il suo attivismo politico?
Mickey Z
Fonte: http://www.infoshop.org
Link: http://www.infoshop.org/inews/article.php?story=20061008172305892
08.10.2006
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FYLO