Che fine ha fatto Papademos?

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DI MASSIMO BORDIN

micidial.it

Facciamo un gioco serio, di quelli che in filosofia chiamano “esperimenti mentali”? Immaginiamo che nel paese più potente del mondo, gli Stati Uniti, un gruppo terrorista sia riuscito ad eludere la sicurezza e ad avvicinare l’ex Presidente, l’ancora giovane e arrembante Obama. Non solo, immaginiamo anche che il Signor Obama nella sua auto iperblindata inneschi suo malgrado l’esplosivo collocato dai terroristi e venga ricoverato d’urgenza. Cosa avrebbero scritto i giornali e, soprattutto, per quanto tempo? Un anno? Non è facile ipotizzare che ogni sera alla CNN le pirofalliche giornaliste  ci avrebbero rifilato tesi e controtesi su cause dell’attentato, sogno americano e natura malvagia  dell’umanità?

Ora, per converso, pensiamo che ciò accada in un Paese che non conta un tubo, un paese dei Balocchi per annoiati miliardari americani come Madonna e Tom Cruise: l’Italia! Pensiamo ad un ex premier italiano, Silvio Berlusconi, che apre una lettera-bomba e finisce diritto in clinica in terapia intensiva (assieme alle sue ospiti di 18 anni presenti in macchina, ovviamente). Cosa sarebbe successo a livello mediatico in  quello sfigato Paese, ma anche nel resto d’Europa? E’ lecito supporre che Mentana avrebbe fatto uno speciale per entrare nel Guiness dei primati. Diretta televisiva dal giorno dell’attentato al 2.789, millesimo compleanno della Rivoluzione francese. Paolo Del Debbio ci avrrebbe  raggiunto casa per casa allo scopo di intervistare in 60 milioni di anni tutti gli italiani residenti. L’ultima volta che un disgraziato affetto da turbe mentali tirò un souvenir in faccia a Berlusconi, sui social si scatenò l’inferno. Non si è parlato di altro per settimane.

Se usciamo dall’esperimento mentale e torniamo alla realtà, abbiamo l’ex Presidente della Grecia, il 69enne Loukas Papademos, che giovedì  è rimasto ferito al petto, alle gambe e alle braccia. Le sue condizioni sono serie ma non fanno temere per la sua vita. Si trova ancora, per precauzione, in terapia intensiva.

I motivi dell’attentato sono piuttosto chiari: Papademos è il Monti greco, ha inaugurato una lunga stagione di austerità che ha peggiorato l’economia del Paese. Dopo Papademos la Grecia ha scelto l’inedita strada del comunismo temperato di Tsipras solo perchè promise ai greci la fine delle politiche di Papademos. In altri termini, l’attentato a Papademos è stato il primo attentato contro la dittatura della Ue. Un fatto che potrebbe anche stare nei libri di storia. Invece, a poche ore dall’esplosione, per trovarne traccia biosgnava andare alla pagina 666 di televideo (numero della bestia). Fate questa prova: digitate il nome di Papademos sul motore di ricerca google e vedrete che rimandano ad articoli di stampa di 4 giorni fa, poche ore dopo l’attentato. Nulla di nulla oggi, ieri, ierl’altro eccetera.

Il gruppo anarchico con base in Grecia, Conspiracy Cells of Fire (Cospirazione delle cellule di fuoco), ha rivendicato la responsabilità delle bombe alla sede di Parigi del Fondo Monetario Internazionale, dove, il 16 marzo, rimase ferita una persona, e al Ministero delle finanze tedesche, ma non ancora l’attentato a Papademos. E’ il primo sospettato perchè tramite alcuni tweet aveva definito i piccoli attentati al Fmi “Progetto Nemesi”. La nemesi greca era la vendetta che gli dèi infliggevano agli uomini  per aver superato ogni limite. Direi che con Papademos ci siamo.

Mentre in Europa si parla dalla mattina alla sera dell’ Isis, che colpisce la gente comune, tutto tace sugli attentati a politici colpevoli della crisi, come Papademos. Chissà se quei guasconi di “Progetto Nemesi” si occuperanno un giorno anche di chi mette il tappo alla penna anche di fronte a fatti tanto rilevanti come l’attentato di Atene. Comunque per le sorti di Papademos ora c’è da essere preoccupati sul serio: si sono tutti così esageratamente dimenticati di Lui che nessuno gli cambia il pappagallo e rischia di morire all’ospedale Evangelismos di Atene per piaghe da decubito.

Massimo Bordin

Fonte:

Link: http://micidial.it/2017/05/che-fine-ha-fatto-papademos/

29.05.2017

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