Camaiore – Lutto nella politica camaiorese. È scomparso Giovanni Arrosti, 68 anni, meglio conosciuto con il soprannome di Vanni. Si trovava ricoverato da circa un mese all’ospedale Versilia, dove era stato più volte operato per cercare di arginare una malattia che solo recentemente aveva scoperto. Le sue condizioni però sono peggiorate drasticamente negli ultimi giorni.
Ex consigliere comunale negli anni ’80 ed esponente di spicco della sezione camaiorese del Partito socialista italiano, era tornato a dedicarsi alla politica – approfittando della pensione, traguardo raggiunto un anno fa – candidandosi per un posto in consiglio comunale a Camaiore con la lista Riformisti a sostegno di Marcello Pierucci.
Un impegno che aveva preso con grande senso di responsabilità e dedizione, esponendosi in prima linea per la riqualificazione del centro storico, dell’antico palazzo littorio e per altri temi di rilievo sociale come il decoro urbano.
«Era un grande appassionato della politica locale e in particolare quella della sua città natale – racconta la sorella Bianca Maria – per questo si era fatto nuovamente avanti, sacrificando anche il suo tempo libero per cercare di fare del bene per la sua comunità. Non era un uomo capace di rimanere con le mani in mano: se poteva fare qualcosa, si spendeva sempre in prima fila».
Nato a Camaiore e storico dirigente del Camaiore Calcio, dal 2008 si era trasferito a Torre del Lago dove viveva con la moglie Patrizia (con cui era convolato a nozze sei anni fa) ma rimanendo sempre molto legato alle sue origini. A Viareggio aveva anche fondato la sua attività: dopo anni trascorsi lavorando fin da giovane nel settore alberghiero, negli anni ’90 aveva fondato a Viareggio la ditta Vanni che aveva portato a specializzarsi nel commercio di macchinari e materiali per la ristorazione.
I funerali, a cura delle onoranze funebri “La Badia”, si terranno oggi alle 17 nella chiesa di San Giuseppe a Torre del Lago: lascia la moglie, la sorella, il figlio Claudio, la suocera Graziella, le nipoti Giada e Giorgia e il cognato Graziano.
NDR – Come riportato dal sito esclusacorrelazione.it l’uomo aveva ricevuto la terza dose di vaccino anti Covid-19 il 20 dicembre scorso.
Sui social invocava il divieto di frequentare i luoghi pubblici per i non vaccinati.