Tre giorni fa, giovedì 24 marzo, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n.24/2022 recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”.
Un decreto attesissimo da tutto il popolo italiano, convinto che finalmente avrebbe potuto riprendere a vivere normalmente dopo più di due anni di Stato di Emergenza sanitaria. Sarà capitato infatti a chiunque di voi in queste ultime settimane, parlando con amici e parenti, di sentire la frase “vabbè tanto ora lo tolgono” oppure anche “dal 31 marzo per che cosa protesterai?” o meglio ancora “hai visto? l’avevo detto che non sarebbe rimasto”.
Pura e semplice illusione.
Fin ora, per non stare a questionare, consci che nulla di tutto ciò che loro auspicavano sarebbe successo, forse abbiamo sorriso, provando un misto di sensazioni che andavano dalla delusione alla pena. Adesso che ne abbiamo la contro riprova possiamo urlargliela in faccia: “vi hanno preso in giro ancora una volta, e voi come polli ci siete cascati”.
Nonostante, infatti, ufficialmente lo Stato di Emergenza sanitaria termini effettivamente il 31 marzo, leggendo il nuovo Decreto Legge una cosa appare chiara: almeno fino al 30 aprile quasi nulla cambia, senonché si sostituisce, per lo svolgimento di alcune attività, il Green Pass Base a quello rafforzato e poco altro.
A rimanere in piedi, invece, è tutta la struttura di controllo dei c.d. contagi, con il governo che passando dall’emergenza sanitaria a quella per la guerra, ne approfitta, nella distrazione generale, per istituzionalizzare in sordina il Green Pass.
Segnatamente, almeno fino alla fine dell’anno, il Governo si è riservato comunque il diritto di imporre nuove misure restrittive, se l’occasione lo necessiterà, eliminando il commissariamento straordinario e istituendo “un’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”, operativa fino al 31 dicembre 2022. Basterà quindi una risalita dei contagi per assistere nuovamente a disposizioni di limitazioni delle attività commerciali e sociali.
Per quanto riguarda il Green Pass in scuole e università, per il momento, rimane in vigore fino al 30 aprile. Per quanto riguarda i lavoratori, il Green Pass resta per il personale dell’amministrazione pubblica, così come per i magistrati, nonché per il settore privato. Ciò significa che anche per i lavoratori privati è prorogato di un mese.
Super Green Pass eliminato ovunque quindi? No, a restare in vigore fino a fine anno infatti è l’impossibilità di accedere alle strutture di degenza per coloro che non sono triplamente vaccinati, mentre sicuramente fino al 30 aprile il Green Pass rafforzato servirà per accedere ad una serie di luoghi servizi e attività specificate all’art.7 del DL.
Appare quindi chiarissima la scelta del Governo: trasformare l’eccezione in regola, le restrizioni a fisarmonica in nuova normalità, il nostro futuro in un perenne panottico.
Appuntamento al 30 aprile, a meno che la curva dei contagi non risalga prima!
Qui il Decreto Legge n.24/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.
– Il Gattopardo
Massimo A. Cascone e Ivana Suerra, 27.03.2022