ANCH'IO VOGLIO LA SCORTA…

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blankDI BARBARA
Agorà di Cloro

A me chi mi caga? Non sono magdi allam. Sono italiana, figlia di un artificiere che ha fatto la ritirata di El Alamein. Certo, non sono famosa come il Magdi Allam. ma il mio dovere verso questa nazione lo faccio, tutto, e per (molti) meno soldi di lui. Vogliamo dire che a sti vigliacchi che mi mettono una bombola vuota sul pianerottolo di casa, proprio appoggiata alla porta per dirmi “ti vogliamo far saltare” quindi “la prox volta sarà piena” li metteranno al gabbio e butteranno via la chiave?

Io dico di sì. E dico anche che voglio la scorta. Come Magdi. Anzi di piu’. Perchè Hamas in Italia non è che possa molto, mentre quattro fanatici vigliacchi che se la prendono con una madre di famiglia, pensando di abusare della sua paura, sì.

(nella foto: la digos e la scientifica alle prese con la bombola lasciata da quattro stronzi vigliacchi e merdosi davanti alla porta del mio appartamento. Trovata da me, stamattina, alle ore 8,00)Link: http://www.cloroalclero.com/?p=162

LA SCORTA

Non c’è niente di peggio che subire “un attentato” (perchè di questo di tratta) e sentirsi dire “quanto l’hai pagata la bombola”. A uno stronzo di tal fatta, mi verrebbe da dire: “spero che te la trovi pure te, una roba così”.

Io faccio una vita normale. Lavoro, le figlie. Quest’anno ho fatto le ferie a Cesenatico. Tiro a campare. A chiudere le giornate e andare a dormire, penso, come tutti. Mangiando qualcosa di buono e cercando quel poco di piacevole, nella vita, che è alla mia portata. Non ho sto gran attaccamento alla vita: se anche crepassi a breve, non è che me ne farei un grosso cruccio. E’ la mia piccolina, che mi preoccupa: una grossa responsabilità. perchè se non ha me non ha nessuno. Non riesco a pagare tutte le multe che il comune mi appioppa. Vivo solo del mio reddito. Ho una visione del mondo diversa da quella “reale”. Spesso la “realtà” , in nome di quel principio che Freud consideava così fondamentale per gli umani, mi prende a cartoni in faccia. Sono abbastanza abituata, non è un problema. Finche ‘ la macchina complessiva “tira”, tiro anch’io. Ultimamente, quando prendo in mano libri, sono libri di storia. Quando voglio prendere in mano una “sacra scrittura” perchè ho bisogni “spirituali” prendo in mano Nietzsche, Zarathustra. E’ che mi sembra che mi parli personalmente, che mi legga nel pensiero.

Che devo dire di questo secondo attentato in una (UNA) settimana ?

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Da una parte mi scappa da ridere: quando ho visto le scritte sui muri del cancello, ho detto “si vabbè, non è che magari hanno proprio coperto il mio nome con la vernice perchè volevano coprire il mio nome. Magari è strabordata e alla fine la sto facendo più zeppa di quella che è”.

Poi però, quando stamattina, così, aspettando l’ascensore, dopo che avevo spostato la bombola (16 litri, gpl vuota) e avevo suonato il campanello della mia dirimpettaia per chiederle se era sua (mentre mia figlia piccola ripeteva “ma è tuà?” e io “NO”), in effetti mi sono un po’ preoccupata, leggendole un’espressione sul viso come dire: “minchia ma sei messa male”(la sciura però non è che si esprima così: è un’educata popolana meridionale che io apprezzo molto, perchè ha quel misto di familiarità e di “capire quando farsi i cazzi propri” che mi piace). Il senso era questo.

E mentre guidavo, accompagnando mia figlia, pensando se avrei potuto far stare la bombola nel “bidone” dei “metalli”, la vocina imperterrita della bimba chiedeva: “ma adesso che te ne fai della bombola? Ma è tua? Ma la Butti?”

Tornando a casa, 4 o cinque vicini, più il tipo albanese delle pulizie (10 anni che è da noi, e oggi è stata la prim volta che l’ho visto sorridere) mi fanno la posta davanti al cancello.
Esco dalla macchina e loro mi si rivolgono raccontandomi la loro versione dei fatti (senza che chiedessi loro niente). Mi chiedono “chi ce l’ha con me” e io dico che “non lo so”. Poi evaporo e mi porto nel mio appartamento. Col cellulare chiamo il 112 (mio papà era militare, mi diceva sempre fidati di piu’ dei carabinieri che della madama. Lo so sigg. Poliziotti, è così. Sono condizionata)
Il 112 non risponde. Squilla il campanello: la vicina di sopra mi avvisa che ha chiamato la madama e che “stanno arrivando”. Ostia. Mi dò una rassettata alla bell’e meglio e li accolgo.

Quando ho la casa piena di ragazzi in divisa e non, realizzo che cazzo, sta succedendo a me: sono nel mirino dei “terroristi” (nel vero senso del termine) e che cazzo, sono io e mò eccomi qui sul blog a raccontarlo.

Sui responsabili di sto gesto proprio di merda posso solo esprimere:
Qui sulla vetta piu’ alta sgorga per me la sorgente del piacere. E c’è una vita a cui nessuna plebaglia si abbevera..(…). In verità non teniamo qui dimore per gli immondi. Una caverna di ghiaccio sarebbe la nostra felicità, per i loro corpi e i loro spiriti….”

Così parlò Zarathustra, della plebaglia.

ps la bombola l’hanno sequestrata. Ho chiesto : “ma a chi la sequestrate? A me?” “No, no, a ignoti”. Che storia!

LA PAURA MANGIA L’ANIMA

Questo è il titolo di un ottimo film di R.W. Fassbinder (onore a lui) che parlava, appunto, di razzismo. Una signora “in età” s’innamora di un trentenne marocchino e la società che le gira attorno le scava, progressiva e inesorabile, un fossato che la isola, lasciandola sola con la percezione, soltanto, dei suoi limiti.

Ieri, mentre mi recavo nel bunker della DIGOS per denunciare il fatto, aspettando la metropolitana incoccio una gigantografia della mostra “intervista con la storia” che si tiene qui a milano, recante la faccia di merda di Oriana Fallaci. In quel mentre e immersa in quei pensieri, Oriana mi è stata sul cazzo come non mai. Mi sembrava che mi guardasse e che mi dicesse:
ma povera pirlona, chi ti credi di essere, ME? Che ti credevi, di poter scrivere quello che cazzo vuoi in rete? sai che c’è, bella, te non sei nessuno….”

Poi, alla polizia, descrivendo e denunciando il fatto, ho dovuto ammettere che, nonostante ci possano essere degli ambiti dove ho maturato dele inimicizie, non ho la piu’ pallida idea di chi sia stato il responsabile degli attentati. Proprio non potrei accusare nessuno.

La significazione, però, è chiara. Chiudi il blog perchè da fastidio, perchè sennò rischi di avere sula coscienza non solo te stessa, ma l’intero condominio (e questo pensiero lo fanno pure i miei vicini, finora dimostratisi solidali, ma sicuramente un pelo seccati).

La sera ho riletto alcuni post del mio blog, pensando che cosa, esattamente, potrebbe aver dato fastidio.

Il post sul Lazzaro di Cassano magnago? Ha irritato i leghisti, sicuramente. Ma al punto di fare lo sbattimento di arrivare nottetempo in un condominio chiuso, recando una gossa (16 lt) bombola? Poi non è che bacchetti regolarmente la lega. Sta nel mio mirino come altre cose, il sionismo, i politici, la chiesa ecc…

Alcuni mi dicono: “usi toni molto duri”. Giro per il web e leggo di altri siti critici, penso a korvorosso o a sinistra patriottica, ma ce ne sono molti altri, a sinistra e a destra, che usano toni ben piu’ pesanti di quelli che uso io.
I “toni” poi sono parte integrante dello stile letterario con cui uno scrive. Per abbassare i toni dovrei proprio “smettere di scrivere”. Non lo so: già che ci sono potrei smettere di mangiare, o di lavorare. O di respirare.

E comunque non sono i toni il problema. Sono i temi che tocco. Complessivamente.

Sicuramente, a una certa area infastidisce la critica filosofica sui concetti, che io nel mio blog costruisco: non faccio passare per scontate dicotomie come “resistenza-terrorismo”, strategia-ideale, democrazia-oligarchia, partecipazione-delega, secondo contenuti prestabiliti. Per queste ragioni, una vasta fetta di plebaglia cristiano-laico-sionista mi ha identificato come “rossobruna” opponendo alle mie argomentazioni una serie di “verità preconfezionate”: culto della resistenza, antifascismo, Hollocaust-Hullaballow (come lo chiama giustamente Ash) che con i miei scritti contribuisco a mettere in discussione nel dibattito politico che, globalmente, si svolge sul web. Contando che l’informazione ufficiale è così insufficiente, anche sul piano delle proposte culturali, che lo scambio sul web è diventato importante dal punto di vista della formazione dell’ “opinione pubblica”.

Secondo me, per capire che cosa mi sta succedendo, non bisogna fermarsi al discorso 11 settembre ma è necessario fare un passo indietro. Arrivare a quando quest’estate, mi sono trasferita di dominio, come blog. Pochi giorni dopo che cio’ è avvenuto, mi lasciarono un commento , che io cancellai, in cui dicevano che sapevano non solo chi ero e dove abitavo, ma che lavoro facevo.

Un avvertimento, anche quello, che io sottovalutai, cancellando il commento (ma conservando l’ip).

Già, a determinate persone stava sul cazzo il mio blog precedente: quello su blogspot. Quando han potuto colpirmi con gli attentati, l’hanno fatto.
Ma pensare a un “chi” è tutt’altro che facile.

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Penso che in Italia non siamo padroni della nostra sovranità. Che siamo in mano a burattini obbedienti a poteri diversi. Abbiamo deputati sionisti, deputati mafiosi. Politici e giornalisti che fanno gli interessi di altre potenze nazionali ed economiche. O sovranazionali, come la mafia. Ci sono potentati organizzati in “cupole”, che fungono da poli aggregatori di gente: fanno opinione, servono come controparte in operazioni politiche: sono elettori possibili di qualcuno che puo’ fare delle concessioni in altri ambiti per ricambiare. Sono macchine macina-voti. Utili per le istanze del potere in politica interna ed estera.

Queste cupole, secondo me, stipendiano proprio della gente,: strutture gerarchiche che terminano presso il popolaccio, che fisiologicamente vive con disagio l’integrazione, per esempio gente di qualche quartiere in cui è molto attivo un agitatore leghista, magari stipendiato pure lui.

Penso anche che nel web vi siano molti siti indirettamente connessi a potentati che spadroneggiano in Italia, cercandosi dei “bacini di opinione” da spendersi all’occorrenza sul tavolo elettorale. Si prendono due piccioni con una fava: da un lato si propaganda per una parte politica “generica”, dall’altra parte si porta acqua al mulino del razzismo e dell’intolleranza che sono sentimenti preparatori delle guerre, che sono cose difficili da far digerire alla “pubblica opinione” .

Un esempio di uno schema di questo tipo è il sito della Lisistrata: un sito genericamente di destra, che fa opinione, all’insegna della “mai abbastanza compianta ” Oriana Fallaci. Si spaccia ansia antislamica, orgoglio cristiano (nonostante la tenutaria si dica “agnostica”), disprezzo anticomunista. Tutti sentimenti convenienti ad una forza politica che voglia trovare nella plebaglia consenso istintivo su certi temi indiscutibili per definizione (come il problema palestinese, per fare un esempio).

Ripeto: Io non lo so chi abbia messo una bombola di gas addosso alla mia porta per dirmi che se continuo, salto. Non posso accusare nessuno: l’ho messo per iscritto. Penso di avere così tanti, e pericolosi, nemici che potrebbe arrivare davvero da qualunque direzione. E vivo in uno stato “democratico” che prima scrive un articolo nella sua costituzione l’articolo 3:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

E poi fa una così macroscopica distinzione fra Magdi Allam (o D. santanchè), cui paga una scorta esagerata, e me, che, dopo aver denunciato il primo attentato, mi son trovata la casa sguarnita al punto che dei delinquenti sono entrati nel cortile, nella scala, arrivando proprio dinanzi alla porta di casa mia. La contraddizione tra i principi costituzionali e la realtà mi pare eclatante. Segno inequivocabile che la “democrazia” è uno specchietto per le allodole. Le minacce che mi sono state fatte sono serie e provengono da quel “nuovo squadrismo” del 2007, che, come quello del 1923, chiude la bocca non solo a chi è dissidente ma, soprattutto a chi aggrega, a chi “fa opinione” remando contro il potere (o i poteri). E il mio blog, passato dai 200 ai 450 utenti al giorno in un paio di mesi, per le ragioni di cui sopra, evidentemente, dà fastidio.

Fonte (post e immagini): www.cloroalclero.com

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