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La Redazione

 

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ALIMENTI NON ALIMENTARI

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A cura di God
Il 9 Giugno 2007
131 Views
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blankDI BOJS
Freenfo Blog

ASPARTAME
Approvato nel 1996 dalla FDA americana per uso alimentare, ma sembrano avere dimenticato che la FDA stessa ha rifiutato per 8 anni l’approvazione dell’utilizzo alimentare dell’aspartame. Qui ne potete leggere una breve “cronistoria”: Aspartame la scomoda verita’. L’aspartame e’ composto da acido aspartico e fenilalanina e un 10% di metanolo. L’articolo termina dicendo che il metanolo si trova abbondantemente nella frutta, verdura e altre piante….Con questo sembra che ci vogliano dire che il metanolo (Wikipedia: Metanolo) e’ una sostanza “naturale”, da non temere, ma facendo una breve ricerca ci accorgiamo subito che cosi’ non e’. Di seguito troverete delle informazioni riguardanti il metanolo. L’FDA americana riceve ogni anno moltissime segnalazioni di “reazioni avverse “, che in alcuni casi possono portare anche alla morte. Confrontando le informazioni sul metanolo e i suoi sottoprodotti con gli “effetti collaterali” da aspartame si potra’ notare facilmente una certa relazione. Come segnalato in un precedente post, qui troverete uno studio indipendente che asserisce che l’ultima valutazione scientifica sull’aspartame effettuata dalla Commissione Scientifica sugli Alimenti della Commissione Europea non ha tenuto conto di molti studi che evidenziavano la pericolosita’ dell’aspartame, dimostrando cosi’ un forte conflitto d’interessi.
I milioni di obesi con senso di colpa, dopo aver divorato maccheroni, supplì e cannoli, dolcificano il caffè con l’aspartame. Ma che tale dolcificante faccia dimagrire non è un’illusione. Anzi, è certo. Vi farà dimagrire fino all’osso. La FDA (Food and Drug Administration) ha infatti stabilito che l’aspartame “è collegato” con l’insorgenza di tumori al cervello (1) Non solo: ha accertato che la sostanza sintetica ha una comprovata neurotossicità ed è la causa di “92 sintomi” allarmanti, come “cecità, problemi neurologici e vascolari, paralisi”.

La cosa è seria, perché anche chi non vuol dimagrire ingerisce aspartame senza saperlo: esso si trova ormai in 7 mila prodotti alimentari, bevande e medicine comunemente consumati in USA ed Europa. Il vero mistero è perché il FDA abbia allora autorizzato, nell’ormai lontano 1981, la pericolosa sostanza. Un gruppo di consumatori chiamato “Mission Possible” ha scoperto che un medico-inquirente della FDA, Jerome Bressler, aveva stilato nel ’77 un rapporto assolutamente contrario alla commercializzazione della sostanza. Bressler aveva scoperto che la ditta che aveva sintetizzato l’aspartame, e si aspettava di guadagnare miliardi di dollari dal suo spaccio come dolcificante-dimagrante, aveva “rimosso i tumori cerebrali indotti nel ratto” dalla sostanza, prima di presentare le cavie all’indagine.

La ditta in questione era la famosa farmaceutica Searle. La quale assunse allora, come presidente e amministratore delegato…Donald Rumsfleld, oggi capo del Pentagono, ma già allora rinomato lobbista presso l’amministrazione a nome e per conto del “big business”. Mesi dopo, la Searle ricevette dall’FDA l’autorizzazione a commerciare il suo veleno. Il FDA tolse dal rapporto finale d’approvazione il 20% del testo, ossia tutte le parti che denunciavano la neurotossicità del composto chimico.

Info elaborate da:
Ivan Ingrilli – http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/
Maurizio Blondet – http://www.effedieffe.com/

ZUCCHERO RAFFINATO
Nel 1957 il Dr. William Coda Martin … aveva classificato lo zucchero raffinato come veleno poiché esso è stato privato delle sue forze vitali, vitamine e minerali.
Quello che resta consiste di carboidrati puri, raffinati. Il corpo non può utilizzare questi amidi e carboidrati raffinati a meno che le proteine, vitamine e minerali eliminati non siano presenti. La Natura fornisce questi elementi a ciascuna pianta in quantità sufficienti a metabolizzare i carboidrati della pianta in questione. Il metabolismo incompleto dei carboidrati risulta nella formazione di “metabolita tossico” quale l’acido piruvico nonché zuccheri anormali che contengono cinque atomi di carbonio. L’acido piruvico si accumula nel cervello e nel sistema nervoso mentre gli zuccheri anormali fanno altrettanto all’interno dei globuli rossi. Questi metaboliti tossici interferiscono con la respirazione delle cellule le quali non possono ottenere sufficiente ossigeno per sopravvivere e funzionare normalmente”.
Lo zucchero raffinato è assai dannoso .. perché fornisce soltanto .. calorie “vuote” o “nude”; esso manca dei minerali naturali presenti nella barbabietola e nella canna. .. Lo zucchero assunto quotidianamente produce una condizione di continua iperacidità .. e, nel tentativo di rettificare lo squilibrio, vengono richiesti dal profondo dell’organismo sempre più minerali. .. Inizialmente [lo zucchero] viene immagazzinato nel fegato in forma di glucosio (glicogeno) .. e, quando esso è pieno sino al limite delle sue possibilità, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi i quali vengono trasportati in tutte le parti dell’organismo ed immagazzinati nelle aree meno attive: il ventre, le natiche, il petto e le cosce. Quando queste aree relativamente innocue sono completamente sature, gli acidi grassi vengono poi distribuiti negli organi attivi come il cuore ed i reni, i quali cominciano a rallentare la loro attività ed i cui tessuti alla fine degenerano e si trasformano in grassi.

LATTE PASTORIZZATO
La pastorizzazione, che prende il nome da Louis Pasteur, è il processo di riscaldamento cui vengono sottoposti il latte o altri prodotti alimentari. Generalmente sono condotti a temperature variabili da 54 a 70 °C e per tempi compresi tra i 20 e i 30 minuti. I nuovi metodi “flash” riscaldano il latte da 65 a 76°C per 15-22 secondi. In questo modo ci racontano che si distruggono i batteri “patogeni” e si “ritarda” lo sviluppo di altri batteri. Ma è vero questo? Perchè allora le nostre nonne “bollivano” il latte oltre i 90°C? Sappiamo scientificamente che “solo” a quelle temperature i batteri patogeni vengono distrutti veramente. Comunque secondo lo scienziato Norman Walker, si richiedono temperature da 87 a 110 °C per uccidere i microrganismi patogeni, come gli agenti del tifo, i colibacilli, i micobatteri e le brucelle. Il calore della pastorizzazione quindi non è affatto sufficiente a distruggere questi batteri portatori di malattie, però in compenso serve per distruggere i batteri lattici come il Lactobacillus acidophilus, che contribuiscono a sintetizzare la vitamina B nel colon. Acidificando il latte che poi coagula, i batteri lattici tengono i batteri della putrefazione sotto controllo. Il latte pastorizzato, non avendo questa protezione, si potrà alterare. L’ironia della pastorizzazione è che distrugge proprio le proprietà battericide del latte.

Principali vantaggi commerciali della pastorizzazione:
Il produttore può permettersi la sporcizia, ..Il riscaldamento di ogni alimento oltre i 50 °C determina la distruzione degli enzimi, i trasformatori biochimici più utili al nostro organismo. Per esempio la pastorizzazione elimina la fosfatasi enzimatica che è necessaria all’assimilazione del calcio. La perdita delle vitamine lipo-solubili come la A e la E può aumentare di oltre due terzi. La perdita della vitamina B e C può andare dal 38 all’80 per cento. Il 20% dello iodio si perde volatilizzato. Il consumo di proteine da latte cotto è dimostrato correlarsi con l’alta incidenza della trombosi. Il Dott. William Campbell Douglass ci ricorda che il latte fresco e crudo è stato usato con successo come agente terapeutico fin dai tempi di Ippocrate che lo prescriveva per la tubercolosi, edemi, obesità, allergie, alta pressione, infezioni, malattie del cuore.
Inoltre la pastorizzazione poichè viene effettuata a 70°C non distrugge affatto la flora batterica “cattiva” derivante dalle infezioni (mastiti), che spesso avvengono nelle mammelle delle povere bestie trasformate in macchine di produzione latte, e curate con antibiotici oltre ai sulfamidici e sostanze varie (Posilac) che vengono somministrate per far produrre più latte e “non far ammalare” le mucche?! Quindi nel latte ritroviamo oltre a tutte queste sostanze nedicinali anche qualcosa che non vorremmo mai bere “il pus”. Se fate analizzare una qualsiasi confezione di latte da un laboratorio purtroppo vi diranno che è tutto a posto poichè i valori della “carica batterica” sono quelli prescritti per legge, ma da chi? Indovinate un pò? Negli ultimi 20 anni hanno modificato tali valori non abbassandoli, ma “innalzandoli” sempre di più e facendoli approvare dai ministeri della “salute” di tutto il mondo occientale.

Bevete quel buon bianco prodotto che fa tanto bene alla salute.

Bojs
Fonte: http://freenfo.blogspot.com/
Link: http://freenfo.blogspot.com/2007/05/alimenti-non-alimentari.html
01.05.2007

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