Già si sentono i rumori di fondo dell’esercito di fondamentalisti che si attiverà contro la libera scelta di Dj Fabo di trasferirsi in Svizzera per chiedere l’eutanasia. È uno strano Paese, il nostro, dove da un lato si chiede che le leggi vengano approvate senza stare a menarsela troppo col dibattito parlamentare, il bicameralismo e quella perdita di tempo della discussione politica però le scelte individuali necessiterebbero dell’approvazione collettiva, passando prima da una psicanalizzazione di massa del malcapitato di turno. Ma vabbè.
Ecco tuttavia, così, per sanità del dibattito sarebbe bello che a far campagna contro questa scelta fossero persone che sanno di cosa si parla. Ovvio che a nessuno si augura di stare come lui. Però, sarebbe bello che i censori sapessero cosa si prova. Perché non fare un bell’esperimento allora? Perché, prima di far proteste, veglie e lanci contundenti di preghiere non richieste, i censori non provano a rimanere a letto immobili, magari legati, con una bella benda attorno agli occhi?
Solo un mese, per capire di che si tratta. E poi parlare.
Fonte: http://libernazione.it
Link: http://libernazione.it/al-posto-di-fabo/
27.02.2017