DI LINO ROSSI
Soldi Online
La potenza che ci mette in crisi in estate per alimentare i condizionatori e le pompe di calore con lo scambiatore ad aria è stimabile in circa 10 GW, su un totale di 60 GW.
La stragrande maggioranza dei suddetti utilizzatori è impiegata per produrre fluidi a circa 8°C attraverso i quali si raffresca e si deumidifica l’aria per ventilazione forzata e convezione.
Qualora per la distribuzione del freddo si impiegassero pannelli radianti ad irraggiamento a pavimento o a parete o a soffitto, la temperatura del fluido raffrescante sarebbe di circa 10°C superiore (1).
Questa banale ed ovvia osservazione determina alcune conseguenze logiche:
- è possibile reperire fluidi raffrescanti a circa 18°C senza effettuare nessun tipo di raffreddamento, come ad esempio l’acqua fredda dell’acquedotto opportunamente stoccata, l’acqua di pozzi, ecc…;
- la potenza elettrica necessaria sarebbe in questo caso enormemente inferiore essendo sostanzialmente circoscritta alla funzione della deumidificazione (circa 1 GW);
- il confort sarebbe migliore perchè il raffrescamento avverrebbe senza moti violenti dell’aria;
- il calore prelevato dagli ambienti potrebbe essere impiegato per preriscaldare l’acqua calda sanitaria.
Installare i pannelli radianti a pavimento può risultare difficoltoso nel caso di edifici esistenti; a parete c’è sempre il rischio di bucarli praticando dei fori, mentre a soffitto è quasi sempre possibile ed è rara la necessità di dovervi appendere qualcosa, se non a ridosso dei punti luce.
Premesso che:
- la riduzione della potenza necessaria per il condizionamento estivo è provvidenziale per la tenuta del nostro sistema elettrico;
- la diminuzione dell’energia necessaria per il condizionamento estivo è provvidenziale per la riduzione del consumo dei combustibili fossili e dell’import energetico;
Sarebbe possibile ridurre la potenza estiva di circa 9 GW se fossero adottati i seguenti provvedimenti:
- è ammessa la riduzione delle altezze minime dei locali abitabili di 5 cm per installare pannelli radianti a soffitto presso edifici esistenti;
- è istituita per il 2009 una tassa ambientale pari a 100€ annui per ogni kW elettrico installato di condizionatori e pompe di calore con lo scambiatore ad aria;
- ogni anno successivo la tassa verrà aumentata del 50% rispetto all’anno in corso;
- l’adozione dell’impianto di CDZ senza l’impiego di compressori elettrici determinerà una riduzione d’imposta.
Questi banali provvedimenti comporteranno i seguenti vantaggi:
- diminuzione di circa 9 GW della potenza necessaria al sistema;
- riduzione dell’impiego di combustibili fossili;
- aumento del PIL per la realizzazione degli adeguamenti agli impianti di CDZ;
- riduzione dell’impiego invernale di combustibili fossili perchè potrebbe ridursi di circa 20°C la temperatura del fluido calorifero;
- eliminazione alla sorgente del problema delle scorie nucleari: non produrle.
Svantaggi:
- riduzione delle entrate delle società elettriche.
Note
- http://www.idrotecnoclima.com/index.htm
il mercato offre numerosi altri fornitori.
Lino Rossi
Fonte: http://www.soldionline.it/
Link: http://www.soldionline.it/a.pic1?EID=22370
20.05.2008