DI MIKE DAVIS E ANTHONY FONTENOT
Di recente abbiamo passato una settimana a New Orleans e nella Louisiana del Sud intervistando addetti agli aiuti, attivisti della comunità, urbanisti, artisti e gente della zona. Anche se le ultime acque alluvionali dell’uragano Katrina recedono, la città rimane sommersa nella rabbia e nella frustrazione.
Anzi, a New Orleans le scorie più tossiche non sono le sinistre acque di scolo grigie che fiancheggiano le strade del quartiere storico creolo, il Treme, o il Lower Ninth Ward, ma tutte le domande prive di risposta che si sono accumulate sulla scia di un tale tradimento officiale e di una tale ipocrisia. Dove gli esterni vedono semplicemente “incompetenza” o “mancanza di leadership”, gli abitanti locali sono più inclini a percepire un disegno deliberato e una negligenza pianificata — l’omicidio, non la morte accidentale, di una grande città.In ordine quasi casuale, ecco venticinque delle urgenti domante che affliggono profondamente le persone locali con cui abbiamo parlato. Finché una giuria di udienza preliminare o una commissione del Congresso non inizierà a svelare le risposte, la ricostruzione morale (in quanto opposta a quella semplicemente fisica) della regione di New Orleans resterà impossibile
1. Perché gli argini lungo il canale della 17esima strada si sono rotti solo sul lato di New Orleans (a maggioranza nera) e non verso il lato di Matairie (largamente bianca)? E’ stato il risultato della negligenza e della scarsa manutenzione da parte delle autorità di New Orleans?
2. Chi era il proprietario di quella barca enorme, catapultata lungo il muro dell’Industrial Canal, che ha ucciso centinaia di persone nel Lower Ninth Ward – il più mortale incidente tra quelli in cui l’investitore fugge della storia statunitense?
3. Tutta New Orleans e St. Bernanrd Parish, a est dell’Industrial Canal, sono state sommerse, tranne il distretto industriale Almonaster-Michoud lungo l’autostrada Chef Menteur. Perché questa zona industriale è stata apparentemente protetta da terrapieni resistenti a differenza delle zone residenziali vicine?
4. Perché il sindaco Ray Nagin, in violazione del suo stesso piano officiale per un disastro, ha ritardato di 12 – 14 ore prima di ordinare l’evacuazione obbligatoria della città?
[Ray Nagin]
5. Perché Michael Chertoff, segretario alla sicurezza interna, non ha dichiarato Katrina un “incidente di rilevanza nazionale” prima del 31 agosto – impedendo così il pieno impiego di risorse federali di immediata necessità?
6. Perché la vicina nave Bataan U.S.S. non è stata immediatamente inviata in aiuto di New Orleans? L’enorme nave, in grado di raggiungere terra, aveva un ospedale di 600 posti letto modernissimo, acqua e generatori di energia, elicotteri, riserve di cibo e 1.200 marinai desiderosi di partecipare agli interventi di salvataggio.
7. Similmente, perché alla nave-ospedale USS Comfort, situata a Baltimora, non è stato ordinato di muoversi prima del 31 agosto, o alla 82 divisione aviotrasportata di New Orleans prima del 5 settembre?
8. Perché il segretario alla difesa Dondal Rumsfeld si è tirato indietro nel rendere pubblico il suo “severo ordine di esecuzione” che stabilisce le regole sul campo per la risposta dell’esercito a Katrina? Il Pentagono ha forse mancato, come suggerisce un recente rapporto dal servizio di ricerca del Congresso, nel prendere iniziative con i poteri già autorizzati, tentando poi di scaricare la colpa sui governi degli stati e sulle autorità locali?
9. Perché più di 350 bus della Regional Transportation Authority di New Orleans – forse sommersi dov’erano parcheggiati – non sono stati mobilitati per evacuare i residenti infermi, poveri e privi di auto?
10. Quale significato si attribuisce al fatto che il presidente della Transportation Authority, nominato dal sindaco Nagin, sia Jimmy Reiss, il ricco leader del Business Council di New Orleans, che per lungo tempo ha sostenuto una scrupolosa ricostruzione della città (e una ripulita dal crimine)?
11. In base a quale autorità il sindaco Nagin si è incontrato in segreto a Dallas con i “quaranta ladri” – leader bianchi nel settore del business guidati da Reiss – per discutere, in base a quanto riportato, lo sgombero delle aree nere povere con un piano generale fatto dalle aziende per la ricostruzione della città?
12. Tutti sanno di un treno famoso chiamato “la città di New Orleans”. Perché non c’è stata evacuazione mediante il treno? L’Amtrak (1) faceva parte del piano per il disastro? Se no, perché no?
13. Perché i pazienti negli ospedali privati come Tulane sono stati evacuati con degli elicotteri mentre le loro contro-parti al Charity Hospital (2) sono stati lasciati a soffrire e morire?
14. La mancanza di adeguate riserve alimentari, acqua, toilete, letti, e medicine al Superdome (3) della Luoisiana era una decisione deliberata – come molti credono – per forzare i residenti poveri a lasciare la città?
[Il Superdome]
15. Il quartiere francese ha una delle maggiori densità di ristoranti nella nazione. Dato che la mancanza grave di cibo ed acqua al Superdome era nota, perché i funzionari non hanno requisito risorse dagli hotel e dai ristoranti situati solo alcuni isolati più in là?
(Come è accaduto, vaste quantità di cibo sono semplicemente state lasciata a guastarsi).
16. Il centro di comando per l’emergenza della City Hall (4) ha dovuto essere abbandonato all’inizio della crisi perché si supponeva che il suo generatore fosse a corto di carburante. Allo stesso modo, molti pazienti in condizioni critiche sono morti dal caldo o dalla mancanza di equipaggiamento dopo che i generatori di emergenza degli ospedali non hanno funzionato. Perché le riserve di carburante erano così inadeguate? Perché così tanti generatori degli ospedali erano situati in basamenti che sarebbero ovviamente stati allagati?
17. Perché la marina o la guardia costiera non hanno sganciato subito dei giubbotti salvagente e dei gommoni nei distretti allagati? Perché un tale equipaggiamento salva-vita non si trovava nelle scuole e negli ospedali?
18. Perché i centri di evacuazione non sono stati stabiliti ad Audubon Park e in altri luoghi non allagati del quartiere alto, dove gli abitanti locali avrebbero potuto essere impiegati in squadre per il riordino?
19. Il dipartimento della giustizia sta indagando sulla risposta alla Jim Crow (5) della polizia di Gretna (6) che ha fatto tornare indietro centinaia di disperati cittadini di New Orleans che cercavano di camminare lungo il ponte sul fiume Mississippi – un’immagine che ricorda la Selma del 1965? New Orleans, nel frattempo, abbonda di testimonianze oculari sul saccheggio della polizia e l’uso illegale di armi da fuoco: questi reati saranno mai indagati?
[La polizia si dà al saccheggio]
20. Chi è responsabile per gli incendi sospetti che sono divampati nella città? Perché così tanti incendi hanno avuto luogo in quartieri operai che sono stati a lungo oggetto di una proposta trasformazione da quartiere popolare a quartiere residenziale, come le case della sezione 8 a Constance Street nel distretto di Lower Garden o i pontili lungo il fiume a Bywater?
21. Dove erano le molte dozzine di decantate squadre di ricerca e salvataggio della FEMA? Escludendo un po’ di coraggioso lavoro da parte delle pattuglie di elicotteri della guardia costiera, i primi salvataggi sono stati ampiamente organizzati da volontari che rimorchiavano la gente con le loro barche, dopo aver udito un appello alla televisione.
22. Abbiamo trovato una presenza massiccia della Croce Rosse a Baton Rouge ma zero in alcune tra le più piccole città della Louisiana che hanno organizzato gli interventi di assistenza più imponenti. La comunità povera di Ville Platte, per esempio, ha fornito cibo ed alloggio a più di 5.000 evacuati; ma la Croce Rossa, insieme alla FEMA, ha rifiutato gli appelli quasi quotidiani dai volontari locali di inviare del professionisti ed aiuti. Dunque perché dare soldi alla Croce Rossa?
23. Perché la FEMA non si sta precipitando a creare un registro centrale di tutti gli evacuati dalla più grande regione di New Orleans? Gli evacuati avranno accesso al voto per corrispondenza e potranno votare nelle elezioni municipali di febbraio, di fondamentale importanza, che decideranno in parte il destino della città?
24. Mentre i politici parlano di “zar disastri” e commissioni di ricostruzione affidate all’elite, e mentre architetti e pianificatori urbani avanzano progetti utopici per un “nuovo urbanismo” di pulizia etnica a New Orleans, dove sono i piani per una partecipazione sostanziale dei cittadini ordinari della città al loro stesso futuro?
25. Al quarantesimo anniversario dall’Atto sui diritti di voto del 1965, cos’è successo alla democrazia?
Mike Davis e Anthony Fontenot
Fonte:www.thenation.com
Link:http://www.thenation.com/doc/20051017/davis
30.09.05
Copyright 2005 di Mike Davis e Anthony Fontenot
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO MARTINI
Note del traduttore:
(1)Amtrak = Nome informale della National Railroad Passenger Corporation, azienda creata dal governo federale che opera nel settore dei servizi ferroviari per passeggeri
(2)Charity Hospital = Il più grande ospedale pubblico della Louisiana
(3)Il Superdome della Louisiana è una struttura sportiva ed espositiva situata nel distretto Central Business di New Orleans
(4)City Hall = Edificio governativo in cui si trova l’ufficio del sindaco
(5)Negli Stati Uniti, le leggi Jim Crow erano dei provvedimenti atti a rafforzare la segregazione razziale.
(6)Gretna è una città di periferia della Louisiana
Note sugli autori
Mike Davis è l’autore di molti libri, inclusi City of Quartz, Dead Cities and Other Tales, e l’appena pubblicato Monster at our Door, The Global Threat of Avian Flu (The New Press), oltre che del prossimo Planet of Slums (Verso).
Anthony Fontenot è un architetto di New Orleans e un progettista volontario per la sua comunità. Attualmente lavora presso l’università di Princeton.
Nota sull’articolo
[Questo articolo è apparso per la prima volta su Tomdispatch.com, un weblog del Nation Institute, che offre un flusso costante di fonti alternative, news ed opinioni da Tom Engelhardt, impegnato a lungo nel settore della stampa quale editore. E’ stato anche co-fondatore dell’American Empire Project e autore di The End of Victory Culture].
DELLO STESSO AUTORE VEDI ANCHE:I CONTRACTORS DELLA RICOSTRUZIONE