Roger Waters, in un’intervista a Russia Today sui recenti sviluppi del processo al giornalista Julian Assange, che ha inventato Wikileaks e tuttora si trova in carcere a Belmarsh semplicemente per aver rivelato la verità, ha detto:
“È stata una piccola vittoria. Non avrebbe dovuto trascorrere nemmeno un giorno dietro le sbarre”. “Quante volte dobbiamo ripeterlo al resto del mondo? Non solo non ha commesso alcun crimine, ma è uno degli esseri umani più importanti sulla Terra. Perché? Perché è uno dei pochi giornalisti veri e propri sulla Terra. Dovremmo costruire statue a Julian Assange nelle nostre piazze, non punirlo. Quello che ha fatto è stato svelare verità scomode”.
Il cofondatore, cantante e bassista dei Pink Floyd, che già l’anno scorso si era speso a favore della causa del giornalista australiano, recentemente ha fatto un appello per la riapertura dell’ospedale di Cariati, in provincia di Catanzaro, ha dimostrato di non essere “fedele alla linea” dell’establishment globalista quando si è rifiutato di vendere a Facebook i diritti di Another Brick In The Wall – Part 2 che voleva farne uso pubblicitario.
La concessione ad Assange dell’appello contro l’estradizione in USA è in realtà ben poca cosa, dal momento che l’alta Corte, come ha ricordato Nils Melzer, Osservatore speciale ONU sulla tortura intervistato da Aaron Maté il 10 gennaio scorso, è ormai in gravissime condizioni psichiche. Inoltre, le uniche motivazioni che l’Alta Corte ha accettato per mettere in discussione l’estradizione sono le condizioni delle carceri americane, mentre quello che il processo ha sancito è senza precedenti: l’attività giornalistica indipendente è un crimine, paragonabile a quello di spionaggio. Purtroppo, continueranno a giocare con il toto-estradizione quando hanno già ottenuto quello che volevano: criminalizzare il giornalismo d’inchiesta e punire Assange.
MDM 25/01/2022
Fonti https://www.rt.com/news/547302-roger-waters-assange-process/