Raymond Wolfe – LifeSiteNews – 25 maggio 2021
Harrisburg, Pennsylvania – La scorsa settimana gli elettori della Pennsylvania si sono rivoltati contro il governatore democratico Tom Wolf, privandolo definitivamente di alcuni dei suoi poteri di emergenza.
Martedì, gli abitanti della Pensylvania hanno approvato due proposte di emendamento per modificare la costituzione dello stato e restituire il potere ai legislatori. Il primo emendamento consente all’Assemblea Generale della Pennsylvania di porre fine alla dichiarazione di [stato di] emergenza di un governatore con un voto di maggioranza, mentre il secondo richiede che i funzionari richiedano l’approvazione legislativa per le dichiarazioni di calamità oltre i 21 giorni. Secondo The Center Square il segretario alla sanità potrebbe ancora essere in grado di sostenere alcuni regolamenti secondo la legge statale,.
Entrambi gli emendamenti del 18 maggio, approvati martedì scorso con una maggioranza di circa il 52,5%, entreranno in vigore dopo la certificazione dei risultati. La Pennsylvania si unisce a diversi stati, tra cui l’Ohio e New York, che nelle ultime settimane si sono mossi per limitare i poteri unilaterali dei governatori, anche se la Pennsylvania è la prima a farlo tramite referendum.
“Il popolo della Pennsylvania ha esercitato il suo diritto di voto e ha riaffermato in modo clamoroso il suo desiderio di un governo con forti controlli ed equilibri che lavori nell’interesse del popolo e non per il proprio potere,” si legge nella dichiarazione congiunta di Bryan Cutler (R), presidente della Camera della Pennsylvania e di Kerry Benninghoff (R), leader della maggioranza alla Camera, mercoledì scorso. “Così facendo, hanno respinto la trasformazione dei poteri di emergenza in un controllo unilaterale individuale che persegue il proprio interesse personale in violazione dello stato di diritto“.
L’Assemblea Generale della Pennsylvania, che è controllata dai repubblicani, aveva autorizzato gli emendamenti proposti per il referendum già all’inizio di quest’anno, dopo mesi di scontro con l’amministrazione Wolf sui regolamenti statali sul coronavirus.
Nonostante le obiezioni dei legislatori, l’anno scorso il governatore Wolf aveva firmato quattro dichiarazioni di emergenza consecutive di 90 giorni, che gli concedevano ampi ed insindacabili poteri sulla vita quotidiana dei suoi amministrati durante la crisi della Covid-19. A giugno scorso l’assemblea aveva approvato una risoluzione concomitante per porre fine allo stato di emergenza, anche se il governatore aveva posto il veto a quella risoluzione a luglio, dopo una sentenza favorevole della Corte Suprema di Stato a maggioranza democratica. Giovedì scorso Wolf aveva ancora una volta rinnovato la sua dichiarazione di emergenza Covid-19.
L’economia della Pennsylvania ha avuto un crollo spettacolare a causa delle restrizioni imposte da Wolf per la Covid-19, con lo Stato “chiave di volta” (*) che ha registrato alcuni dei peggiori valori di recupero negli Stati Uniti.
“La disoccupazione è salita alle stelle a marzo, quando il governatore Tom Wolf ha emanato alcune delle restrizioni più severe della nazione sui viaggi e le attività economica, quando si sono manifestati i primi casi di Covid-19 alle estremità opposte dello stato“, aveva riferito il Washington Examiner a gennaio. I danni dovuti alla contrazione del 4,1% del PIL della Pennsylvania nel 2020 potrebbero durare anni e trasformarsi in un deficit strutturale di 2 miliardi di dollari, ha scritto l’Examiner.
La cattiva gestione della pandemia da parte dell’amministrazione Wolf ha anche probabilmente causato migliaia di morti da virus che avrebbero potuto essere evitate. La scorsa primavera, l’ex segretario alla salute dello stato, il Dr. Richard Levine, un uomo “confuso sul sesso” che si fa chiamare “Rachel” e che ha sostenuto le operazioni di “cambio di sesso” per i bambini (ora lavora per l’amministrazione Biden), ha spinto le case di cura a riammettere i pazienti Covid nonostante gli avvertimenti dei gruppi medici.
A un certo punto, circa il 70% di tutti i decessi da coronavirus in Pennsylvania si è avuto tra nelle residenze per anziani, superando di gran lunga i decessi nelle case di cura a New York e in altri stati del nord-est che hanno perseguito politiche simili e mortali, come hanno scoperto i mezzi di informazione locali.
Quando la scorsa settimana gli elettori hanno finalmente attribuito la responsabilità al regime Wolf-Levine, lo hanno fatto nonostante una serie di problemi elettorali caratteristici della Pennsylvania. In una contea, un “errore di codifica” nelle macchine per il voto ha etichettato ogni scheda elettronica per le primarie democratiche, indipendentemente dall’affiliazione degli elettori. Allo stesso modo un presunto errore di stampa ha causato che le macchine della contea di Fayette rifiutassero le schede repubblicane, hanno detto i funzionari.
I problemi ricordano quelli che sono emersi nelle stesse due contee solo pochi mesi fa durante le disastrose elezioni generali della Pennsylvania. Con la Georgia, l’Arizona e il New Hampshire che spingono avanti per nuovi sforzi di controllo, la Pennsylvania del governatore Wolf rimane uno dei pochi stati che non ha condotto né un riconteggio né un controllo completo delle contestate elezioni del 2020.
(*) N.d.T., da Wikipedia: il soprannome Keystone State (letteralmente “Stato Chiave di volta“), diffuso fin dal primo Ottocento, deriva sia dalla posizione centrale dello Stato (rispetto alle 13 colonie che originariamente formarono gli Stati Uniti), sia dalla sua importanza politica (molti importanti documenti, inclusa la Dichiarazione di Indipendenza, furono firmati in Pennsylvania) ed economica (sia in campo industriale che agricolo).
Link: https://www.lifesitenews.com/news/pennsylvania-voters-revolt-strips-governor-of-covid-powers
Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte