Ottawa: la polizia avrebbe già ucciso tre persone [DIRETTA]

Brutalità poliziesca in Canada contro il Freedom Convoy non ha più limiti: una donna sarebbe stata uccisa calpestata da un cavallo della polizia, due uomini sarebbero morti sotto custodia dello stato

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Roberta Paulsen, una donna di mezza età nata e cresciuta nel mondo libero, mai avrebbe pensato di finire schiacciata dagli zoccoli di un cavallo. Nemmeno avrebbe pensato di dover andare a Ottawa a protestare per i propri diritti più elementari: respirare, conservare l’integrità del proprio corpo, potersi considerare sana senza permesso governativo. Ma la distopia in cui viviamo non dà scampo: o ti adegui alle assurdità del nuovo nazismo sanitario, o vieni trattato come il peggiore dei criminali, e tutto ciò che lo stato ti riserva sono i calci dei fucili e gli zoccoli dei cavalli. La notizia della morte, data da Fox News secondo Vancouver Times, è ancora da confermare: c’è chi sostiene che la donna ha solo subito gravi lesioni, ma in questi minuti stanno moltiplicandosi le conferme, mentre la polizia per ora nega tutto, e riporta che la donna avrebbe lanciato una bicicletta contro il cavallo. La situazione, nell’occhio del ciclone, continua a essere confusa e le notizie rimbalzano contraddittorie.

Gira anche un post su Facebook che smentisce tutto: la donna si chiama Candy Paulsen, non Roberta, è stata soltanto ferita a una spalla e sta bene:

Secondo Vancouver Times, ci sarebbero altre due persone morte sotto la custodia dello stato, di cui gli ufficiali rifiutano persino di dare i nomi. Sono tra le 100 persone arrestate ieri, quando la polizia ha iniziato ad attaccare i manifestanti senza alcuna pietà, nonostante la risposta di questi ultimi sia rimasta sempre assolutamente pacifica. Subito dopo la cacciata del capo della polizia troppo pacifico, Peter Sloly, l’entrata in vigore dell’Emergencies Act, Justin Trudeau ha usato i pieni poteri per convogliare nella capitale tutte le forze che poteva, lasciando sguarnite le altre città. Quelli che si vedono nei video in visiera e manganello sono i poliziotti del Quebec, noti in tutto il Canada per la loro violenza e crudeltà, i loro eccessi di forza senza discrimine, che a Ottawa si sono persino tolti i numeri identificativi.

Stamattina, già le barricate di neve e paglia dei resistenti erano state smantellate e sostituite dalle transenne in ferro della polizia, che ha ripreso senza esitazione l’attacco ai cittadini pacifici: mazze di legno, gas lacrimogeni, spray al peperoncino, aggressioni di molti su una sola persona, e calci dei fucili in abbondanza. Sono 20 per ora i mezzi sequestrati, i vetri fracassati con una violenza da Gestapo; i bambini che erano nei camion con le famiglie sono stati tutti sequestrati coattamente dalla forza pubblica. I manifestanti resistono passivamente, subendo le cariche e perdendo sempre più posizioni, alcuni in queste ore si riuniscono in preghiera, ma tutto ciò che è in alto a guardarli sono soltanto i cecchini pesantemente armati. Già in tarda mattinata i celerini sono arrivati al presidio davanti al parlamento, sgomberando con violenza brutale tutti coloro che gli si paravano davanti. Il presidio davanti al parlamento è stato sgomberato del tutto, gli arresti salgono a quota 170 e i feriti a 21, secondo quanto riportano i paramedici di Ottawa.

Mentre le plutocrazie al soldo del World Economic Forum – oggi il presidente del parlamento canadese, alla domanda se l’istituzione fosse infiltrata da Klaus Schwab, ha penosamente finto una scarsa connessione a internet – mostrano il loro vero volto dittatoriale, i media italiani applaudono, dimostrando tutto il loro servile squallore, non sapendo che la libertà che in Canada sta essendo violentata e umiliata è anche la loro. I giornalisti veri, invece, subiscono attacchi brutali e immotivati, come Alexa Lavoie di Rebel News, che è stata presa a bastonate e poi colpita da distanza ravvicinata con un lacrimogeno.

Lo scopo è quello di sgomberare tutta la downtown occupata, e visti i metodi non crediamo ci vorrà ancora molto tempo. Già il blocco di Coutts, dopo 11 arresti, è stato liberato a inizio settimana e i camionisti hanno lasciato quello di Emerson. Intanto, Toronto e Quebec City sono scese oggi in piazza in solidarietà con i manifestanti di Ottawa. Di certo, in queste ore stiamo imparando che di fronte al braccio assassino del globalismo le rivendicazioni democratiche non hanno alcun valore, e che di fronte a costoro noi abbiamo perso lo status di cittadini, tutte le illusioni sono crollate: è finita l’era dell’occidente libero.

MDM 19/02/2022

DIRETTA:

Fonti https://vancouvertimes.org/index.php/2022/02/19/three-people-dead-after-ottawa-police-crackdown-on-peaceful-truckers/

Who is Roberta Paulsen? is dead, woman trampled by police horse ottawa

 

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