The Saker
thesaker.is
Ormai l’avrete sentita tutti. Questa è la trascrizione ufficiale dell’intervista:
GEORGE STEPHANOPOULOS: Il direttore della National Intelligence è uscito oggi con un rapporto secondo cui Vladimir Putin avrebbe autorizzato operazioni durante le elezioni per denigrarvi, sostenere il presidente Trump, minare le nostre elezioni, dividere la nostra società. Qual’è prezzo che dovrà pagare?
PRESIDENTE JOE BIDEN: Pagherà un prezzo. Io, abbiamo avuto una lunga conversazione, io e lui, quando – lo conosco relativamente bene. E la conversazione è iniziata dicendo: “Io ti conosco e tu mi conosci. Se stabilisco che questo si è verificato, allora siate preparati.”
GEORGE STEPHANOPOULOS: Lei ha detto di sapere che [Putin] non ha un’anima.
PRESIDENTE JOE BIDEN: Gliel’ho detto, sì. E, e la sua risposta è stata: “Ci capiamo a vicenda.” Non stavo facendo il furbo. Ero solo con lui nel suo ufficio. Ed è così che è successo. È stato quando il presidente Bush aveva detto: “Ho guardato nei suoi occhi e ho visto la sua anima.” Io gli ho detto: “Ti ho guardato negli occhi e non credo che tu abbia un’anima.” E si era voltato e aveva detto: “Ci capiamo l’un l’altro.” Sentite, secondo la mia esperienza, la cosa più importante nel trattare con i leader stranieri, e nella mia carriera ho avuto a che fare con moltissimi di loro, è semplicemente conoscere l’altro. Non aspettatevi qualcosa che – non aspettatevi che lui – o lei – appaia volontariamente nelle ristampe di Ritratti del coraggio.
GEORGE STEPHANOPOULOS: Così lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un assassino?
PRESIDENTE JOE BIDEN: Uh-huh. Lo penso.
GEORGE STEPHANOPOULOS: Allora, quale prezzo dovrà pagare?
PRESIDENTE JOE BIDEN: Il prezzo che pagherà lo vedremo presto.
Questa è davvero un’intervista storica, un vero e proprio momento di svolta nelle relazioni USA-Russia. Analizziamo passo dopo passo quello che è successo.
“Il direttore dell’intelligence nazionale è uscito con un rapporto.” Fin dall’11 settembre, la comunità di intelligence degli Stati Uniti è stata sottoposta ad enormi pressioni per produrre non intelligence, ma per servire come una sorta di bocca della verità, un sostituto di qualsiasi regime probatorio. Per esempio, se domani i manovratori di Biden decidessero di accusare Putin di mangiare neonati per colazione, tutto quello che dovrebbero fare è assicurarsi che la comunità di intelligence degli Stati Uniti produca un rapporto che affermi con “grande fiducia” che è “altamente probabile” che a Putin, in effetti, piaccia iniziare la giornata con uno spuntino a base di bambini. La “logica” in questo caso funziona così: “poiché noi (l’Occidente) siamo i buoni, la nostra comunità di intelligence è obiettiva, apolitica e degna di fiducia.” CVD. E non ha importanza il fatto che la storia, sia della CIA che dell’FBI, dimostri, oltre ogni ragionevole dubbio, che entrambe queste agenzie sono totalmente politicizzate da decenni. Perché? Perché i media statunitensi, anch’essi “obiettivi, apolitici e degni di fiducia,” dicono che della comunità dell’intelligence ci si deve fidare perché è, avete indovinato, “obiettiva, apolitica e degna di fiducia.” Oh, la bellezza del ragionamento circolare ….
Il prossimo.
“Quale prezzo dovrà pagare?” Questo è così importante che Stephanopoulos lo chiede due volte e Biden lo “rassicura” due volte. Il messaggio qui è che non è Stephanopoulos a chiedere una ritorsione, è la vox populi, il popolo indignato degli Stati Uniti. E perché il popolo degli Stati Uniti dovrebbe odiare Putin e la Russia e chiedere una ritorsione? Perché i media statunitensi, obiettivi, apolitici e degni di fiducia, approvano in pieno le affermazioni della comunità di intelligence statunitense, obiettiva, apolitica e degna di fiducia! Come si potrebbe dubitare di questi due pilastri di onestà? Solo un “agente di Putin” metterebbe in dubbio la loro parola, giusto?
Poi.
“Putin non ha un’anima.” Questo è abbastanza patetico, visto che Stephanopoulos proviene da una famiglia greco-ortodossa e dovrebbe sapere che tutti gli esseri umani hanno un’anima e suggerire il contrario è, in realtà, un rifiuto totale e categorico di tutto ciò che il Cristianesimo rappresenta. È anche un chiaro caso di disumanizzazione, un qualcosa che tutti i politici fanno prima di passare alla violenza e alla guerra. È improbabile che Biden abbia anche una vaga idea di quello che aveva o non aveva detto a Putin quando si erano incontrati, ma, anche dando per scontato che Biden abbia effettivamente detto a Putin che non aveva un’anima, posso solo immaginare il vero stupore (e la risatina interiore) di Putin nel sentirsi dire una cosa del genere. A proposito, la risposta “ufficiale” di Putin sarebbe stata “ci capiamo,” che non ha assolutamente senso logico. Quindi, quello che abbiamo è uno pseudo “presidente,” chiaramente in morte cerebrale, programmato dai suoi gestori per dire al pubblico statunitense che Putin non ha un’anima e che lui glielo aveva detto in faccia. Non viene però fatta la domanda più importante: quale sarebbe lo scopo effettivo di una dichiarazione del genere?
E infine.
“Putin è un assassino?” Innanzitutto, questa è una cosa enormemente stupida da chiedere. Perché? Perché questa domanda non ha un significato oggettivo se non si specifica il contesto o l’ambito. Potrebbe significare “ha commesso un omicidio?“, cioè un omicidio colposo illegale, un crimine secondo la legge russa. Oppure potrebbe significare “lui, il presidente della Russia, ha forse ordinato ai servizi speciali russi di uccidere Litvinenko, Skripal, Navalnyii ed altri?” Questo sarebbe legale secondo la legge russa; infatti, i Russi non hanno mai negato di aver ordinato l’esecuzione di, per esempio, terroristi wahabiti (sia in Russia che all’estero). Sarebbe una decisione politica simile a quella presa dagli Stati Uniti per (apparentemente) giustiziare Osama Bin-Laden o il generale Soleimani. Infine, questa domanda potrebbe anche significare “Putin, come comandante in capo delle forze armate russe, ha ordinato operazioni militari che hanno portato alla perdita di vite umane, comprese quelle di possibili innocenti?” Anche questa sarebbe una decisione politica che qualsiasi comandante in capo potrebbe dover prendere. Queste sono domande tutte completamente diverse tra loro, ma, per microcefali come Stephanopoulos o Biden, lo scopo delle domande non è quello di ottenere risposte, è quello di impostare un tono emotivo, una sorta di “sfondo mentale,” quello che Orwell, molto a proposito, aveva definito i “due minuti di odio.”
Sì, tutto questo è assolutamente senza precedenti: nemmeno nelle ore più buie della Guerra Fredda i politici occidentali avevano usato questo tipo di linguaggio. Quello a cui assistiamo oggi non solo è davvero molto pericoloso, ma è anche la fine della diplomazia. Sì, lo so, fin dall’amministrazione Obama, i “diplomatici” statunitensi sono per lo più incaricati politici non di professione, con un livello di istruzione incredibilmente basso, pienamente compensato da un livello incredibilmente alto di arroganza e ipocrisia. Ma, mentre quelli come la Psaki vomitavano ogni genere immaginabile di idiozia, i presidenti degli Stati Uniti non erano mai scesi al livello di Biden.
Ci si potrebbe chiedere quale sarà la reazione russa a tutto questo?
In primo luogo, i media russi, così come l’Internet russo, hanno immediatamente ripreso la notizia e hanno pubblicato estratti chiave di questa intervista doppiandola in russo con una voce fuori campo. L’obiettivo qui è semplice: mostrare ad ogni singolo Russo quanto l’Occidente odi la Russia e tutto ciò che è russo. Inoltre, non ci vuole un genio per capire le implicazioni della combinazione di questi due fatti:
1. Putin è di gran lunga il politico russo più popolare, almeno dai tempi di Stalin.
2. L’Occidente vede Putin come una specie di diavolo incarnato.
3. Ergo: l’Occidente odia tutto il popolo russo perché vota regolarmente per Putin.
Semplice e innegabile. Infatti, un numero sempre crescente di Russi dice “siamo gli Ebrei del XXI secolo” e, francamente, non posso dar loro torto. La grande differenza qui è che gli Ebrei del 20° secolo non avevano migliaia di armi nucleari con cui difendersi. I Russi sì.
Quello che mi chiedo è se Stephanopoulos e gli altri lo capiscono. Non credo. Negli Stati Uniti c’è una cultura di totale impunità, che deriva dal fatto che gli Stati Uniti, in tutta la loro storia, non hanno mai combattuto una guerra in difesa del proprio territorio e che gli Stati Uniti sono sempre stati protetti da due oceani e da Paesi confinanti assolutamente pacifici.
Al contrario, la Russia non ha confini naturali e ha un’esperienza di 1000 anni di guerre, la maggior parte delle quali esistenziali e combattute sul suolo russo.
Aggiungerei anche che un altro commento fatto da molti funzionari russi è che Biden non ha neanche un minimo di educazione. Per essere chiari: non stanno solo dicendo che Biden non ha alcuna comprensione della diplomazia, stanno dicendo che Biden, semplicemente, non ha neanche quel minimo di educazione che qualsiasi persona semi-istruita dovrebbe avere. Oggi, sul principale canale televisivo russo, i giornalisti si chiedevano se la Russia dovesse rompere completamente le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti! Questo sarebbe un errore molto pericoloso e non credo che il Cremlino arriverà a tanto, almeno ufficialmente, ma, tra i funzionari russi è ormai evidente che, anche se ufficialmente i due Paesi hanno ancora relazioni diplomatiche, in realtà gli Stati Uniti le hanno già praticamente terminate.
Devo davvero spiegarvi quanto estremamente pericolosa sia una situazione del genere?
Mentre è assolutamente normale per alcune tribù che vivono ancora nell’età del bronzo inscenare minacce rituali e dimostrazioni di prodezza virile per impressionare un avversario, vedere il leader (nominale) di una superpotenza nucleare comportarsi come un capo tribù dell’età del bronzo è, a dir poco, sconcertante.
E, proprio come gli uomini della tribù delle Sentinelle credono che i loro archi e le loro frecce possano spaventare le navi di metallo e persino gli elicotteri, così gli “uomini della tribù di Biden” (chiamiamoli così) sperano che le sanzioni o le capacità militari degli Stati Uniti possano terrorizzare la Russia fino alla completa sottomissione.
Inoltre, in nessun momento [dell’intervista] Stephanopoulos mette in discussione il diritto morale e legale del presidente degli Stati Uniti di “punire” la Russia e/o Putin. Infatti, ripetendo questa domanda, dà la chiara indicazione che punire la Russia e/o Putin non solo è un diritto del presidente degli Stati Uniti, ma un suo obbligo morale e, forse, anche legale. Questo è esattamente ciò che il dottor John Marciano chiama “l’impero come stile di vita” (vedere qui e qui per i dettagli). Questa è l’ignorante, arrogante, narcisistica, messianica e delirante convinzione che gli USA siano una sorta di “messia collettivo” incaricato dalla natura o da qualche dio di dominare su tutto il pianeta. I Sentinellesi cercano di “difendere” le proprie coste e la propria terra ma non hanno milioni di membri in un’organizzazione chiamata “Veterani delle guerre all’estero” (non hanno proprio nessuna vergogna?) e non spendono per la “difesa” più di tutto il resto del pianeta messo insieme.
Infine, possiamo stare tranquilli che chiunque sia al comando dei Sentinellesi (uomo o donna che sia) è un leader molto più intelligente e onesto del vegetale senza cervello che la frode elettorale del 2020 in USA ha messo al potere.
Nella meravigliosa favola di Hans Christian Andersen il momento di rottura arriva quando un bambino innocente grida che [il re] “non ha niente addosso,” mentre il resto del popolo è sotto l’incantesimo di quella che ora viene definita “ignoranza pluralistica.”
Per concludere, permettetemi di farvi una domanda: tra quanto tempo pensate che dichiarare, per esempio, che “Zio Shmuel è veramente in stato di morte cerebrale…” diventerà un reato penale nella cosiddetta “terra dei liberi e patria dei coraggiosi“?
The Saker
Aggiornamento: La Russia ha richiamato il proprio ambasciatore a Washington per consultazioni.
Fonte: thesaker.is
Link: http://thesaker.is/uncle-shmuel-is-truly-brain-dead/
17.03.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org