C.J.Hopkins
unz.com
Quindi, secondo Facebook e l’Atlantic Council, ora sarei un “individuo pericoloso,” sapete, come un “terrorista,” o un “assassino seriale,” o un “trafficante di esseri umani,” o qualche altro tipo di “criminale.” Oppure avrei tessuto le lodi di “individui pericolosi,” o diffuso i loro simboli, o tentato in altri modi di “seminare il dissenso” e causare “danni offline.”
In realtà, non ho ben chiaro di cosa sarei colpevole, ma sono sicuramente una persona orribile, con cui non dovreste avere assolutamente nulla a che fare, le cui rubriche non dovreste leggere, i cui libri non dovreste acquistare, e la cui condivisione dei post su Facebook potrebbe farvi sospendere immediatamente l’account. O, come minimo, farvi arrivare questo avvertimento:
Un attimo, aspettate, non cliccate ancora sulla x in alto a destra. Siete già sul sito web in cui è postato questo “pericoloso” e “terroristico” articolo (o lo state leggendo in una e-mail, probabilmente sul vostro telefono), il che significa che il vostro nome è già sulla lista ufficiale dei “lettori di contenuti che potrebbero incitare alla strage.” Quindi, a questo punto, tanto vale andare fino in fondo.
Inoltre, non preoccupatevi, non ho intenzione di lamentarmi di come Facebook sia stato cattivo con me per un post di 2.000 parole … beh, magari lo farò, ma, più che altro, vorrei farvi capire come la “realtà” venga fabbricata e controllata da società globali, come Facebook, Twitter, Google, i media mainstream, naturalmente, le piattaforme di crowdfunding, come Patreon e PayPal, e i “think tank,” come l’Atlantic Council e il suo Digital Forensic Research Lab (“DFRLab”).
Prima, però, lasciate che vi racconti le mie disavventure su Facebook.
Quello che è successo è che ho scritto un post su Facebook e molte persone hanno cercato di condividerlo, così Facebook e il DFRLab hanno sospeso o disabilitato i loro account, o, semplicemente, impedito loro di condividerlo, inviando loro l’avviso di cui sopra. Facebook non ha sospeso il mio account, o censurato il post sul mio account, o mi ha contattato per farmi sapere che mi consideravano ufficialmente un “individuo pericoloso.” Hanno invece punito chiunque cercasse di “pubblicizzare” il mio “pericoloso” post, una tattica che chiunque sia stato in un campo di addestramento o in una prigione (o abbia visto questa classica scena da Full Metal Jacket), conosce bene.
Ecco il “pericoloso” post in questione. (Se siete particolarmente sensibili ai contenuti “terroristici,” prima di avventurarvi oltre è meglio che inforchiate i vostri occhiali “filtra-terrorismo,” o che prendiate qualche altra misura profilattica per proteggervi dai “danni offline“).
La foto, che ho rubato a Gunnar Kaiser, proviene da una mostra d’arte a Düsseldorf, Germania. Il mio commento è autoesplicativo. Come potete vedere, è estremamente “pericoloso.” Irradia letteralmente “danno offline.”
OK, prima che mi scriviate per informarmi che questo è solo il prodotto di uno stupido algoritmo di Facebook, pensate a quello che ho riportato sopra. Se un algoritmo impedisse la condivisione e sospendesse gli account personali in base all’individuazione di parole chiave, avrebbe censurato il mio post originale e, presumibilmente, sospeso il mio account. Ma, se Facebook ha un algoritmo in grado di riconoscere certe frasi “pericolose” e poi censura o sospende gli account delle persone che condividono un post che include quelle frasi, ma non censura il post originale o sospende l’account dell’autore del post … beh, è un po’ strano, no?
In ogni caso, poco dopo averlo pubblicato, su Facebook ho iniziato a vedere segnalazioni come questa:
Questi sono solo alcuni esempi, ma penso vi siate fatti l’idea.
Il punto è che, a quanto pare, la corporatocrazia si sente minacciata quel tanto che basta da persone prese a caso su Facebook da dover condurre queste operazioni di controspionaggio. Seriamente, pensateci per un minuto. Non sono Stephen King o Margaret Atwood. Non sono nemmeno Glenn Greenwald o Matt Taibbi. Sono un mediocre autore di letteratura alternativa e, fondamentalmente, un satirico politico e un blogger, eppure Facebook e i loro partner all’Atlantic Council, e AstraZeneca, e Pfizer, e Moderna, e chissà quali altre corporation globali e transnazionali, organizzazioni non governative come il WEF e l’OMS, considerano una non entità come il sottoscritto una minaccia alla loro narrativa sulla “Nuova Normalità” sufficiente quanto basta da richiamare l’attenzione della Reality Police.
Ora, lasciate che sia chiaro a chi mi sto riferendo quando parlo di “Reality Police.” La partnership di Facebook con l’Atlantic Council è solo un esempio, ma abbastanza valido. Ecco un breve profilo del Consiglio Atlantico …
“Il Consiglio Atlantico degli Stati Uniti è stato fondato nel 1961 come think tank e organizzazione anticomunista di pubbliche relazioni per patrocinare, all’interno degli Stati Uniti, il sostegno alla NATO nel secondo dopoguerra … l’elenco dei direttori attuali, onorari e a vita è praticamente una galleria bipartisan dei criminali di guerra americani, tra cui Henry Kissinger, George P. Shultz, Frank Carlucci, James A. Baker, R. James Woolsey, Condoleezza Rice, Colin Powell, Robert Gates e Leon Panetta. Tra gli ex presidenti del Consiglio Atlantico vi sono due funzionari dell’amministrazione Obama, James L. Jones, (consigliere per la sicurezza nazionale) e Chuck Hagel (segretario alla difesa). Il presidente del consiglio è Brent Scowcroft, un ufficiale in pensione della US Air Force che ha ricoperto posizioni di sicurezza nazionale e di intelligence nelle amministrazioni Nixon, Bush I e Bush II. È finanziato da sostanziose contribuzioni da parte del governo e delle corporation del settore finanziario, della difesa e del petrolio. Il resoconto annuale del 2017 documenta anche grossi finanziamenti da HSBC, Chevron, The Blackstone Group, Raytheon, Lockheed Martin e Ford Motor Company, e molti altri. Nella categoria dei donatori da 100.000 a 250.000 dollari c’è anche Google Inc. Tra i maggiori sponsor del consiglio troviamo il Dipartimento di Stato USA, il Foreign & Commonwealth Office del Regno Unito e gli Emirati Arabi Uniti. Altri contributori includono Arabia Saudita, Qatar, Boeing, BP, Exxon, l’esercito, la marina, l’aeronautica e il Corpo dei Marines degli Stati Uniti.” Kevin Reed, World Socialist Website
Queste sono le persone che stanno sorvegliando la “realtà” (la “realtà” che hanno fabbricato e che stanno continuando a costruire, momento per momento), che decidono cosa è successo o non è successo ufficialmente, cosa significhi e chi si qualifichi come “fonte autorevole di notizie,” e che “verificano con i fatti” tutto ciò che vediamo su Internet. Non sono nerd brufolosi o hacker fumati di Menlo Park. Stiamo parlando di GloboCap e del complesso militare-industriale.
Se siete uno dei miei ex amici e colleghi “New Normal” (o uno dei miei troll su Facebook o Twitter) e, per qualche ragione sconosciuta, state ancora leggendo questa rubrica, e forse siete in procinto di farvi “vaccinare” in via sperimentale o di denunciare uno dei vostri vicini per non aver indossato la mascherina o per essere all’aperto senza un valido motivo, sappiate che è GloboCap che fabbrica la vostra “realtà” e la cosiddetta “scienza,” che, secondo voi, io starei “negando,” anche se la realtà è proprio davanti ai vostri occhi…
Naturalmente, questo non era iniziato con la “Nuova Normalità.” Ogni sistema di potere fabbrica la propria “realtà” (i sistemi totalitari in modo più fanatico di altri). No, ho già scritto sulla fabbricazione della “normalità“ e sulla guerra al dissenso e al populismo che GloboCap porta avanti senza interruzione contro chiunque si opponga alla sua egemonia o rifiuti di conformarsi alla sua ideologia, fin da quando pubblicavo articoli eretici come questo per CounterPunch … prima che gli editori vedessero da che parte soffiava il vento e purificassero ideologicamente l’elenco dei collaboratori per rientrare nelle grazie di GloboCap. (Dopo la purga ideologica, Google ha reinserito CounterPunch nei ranghi dei fornitori di “notizie reali“).
Ed è così che funziona il controllo della realtà. È fondamentalmente un’operazione di bullismo. Come l”intero fenomeno della “cultura della cancellazione.” “L’annullamento della cultura” è un’etichetta stupida. Stiamo parlando di un impero globale che impone all’intero pianeta una conformità ideologica totale (o, in termini più semplicisti, la sua versione della “realtà“) attraverso la paura e la forza. I nazisti chiamavano questo processo Gleichschaltung [sincronizzazione].
Il capitalismo globale ha raggiunto la fase in cui non ha più bisogno di tollerare il dissenso (qualsiasi tipo di dissenso, da qualsiasi parte) per mantenere l’illusione di “libertà e democrazia,” perché non c’è alternativa al capitalismo globale. È ovunque. Non c’è nessun posto dove fuggire o nascondersi. Quando la Reality Police vi trova e minaccia di “cancellarvi,” avete due scelte… obbedire o essere vaporizzati.
Se siete un Palestinese, un Siriano, uno Yemenita, il presidente di un paese africano non cooperativo, o qualche altra persona non occidentale, potreste benissimo essere vaporizzati fisicamente. Per gli occidentali, la vaporizzazione è meno drammatica e definitiva. Verrete semplicemente esclusi da Internet, licenziati, ostracizzati socialmente, considerati “individui pericolosi,” “razzisti,” “antisemiti,” “teorici della cospirazione,” “suprematisti bianchi,” “terroristi interni,” “anti-vax,” “negazionisti del Covid.”
Se siete un membro dei media indipendenti, o un attivista di primo piano, o un avvocato, o un medico, o semplicemente qualcuno con un certo seguito sui social media e non avete visto la luce della “Nuova Normalità,” allora sarete demonizzati, demonetizzati, deplorati, censurati, e sottoposti alle raccapriccianti tattiche di controspionaggio che ho descritto sopra. Se non mi credete, basta chiedere a Robert F. Kennedy, Rainer Fuellmich, Vanessa Beeley, Whitney Webb, James Corbett, Ken Jebsen, Cory Morningstar, The Last American Vagabond, Geopolitics & Empire, The Centre for Research on Globalization, OffGuardian, e ad innumerevoli altre persone e blog che hanno sfidato la narrativa ufficiale della “Nuova Normalità.”
Oppure, date un’occhiata a questo “avvertimento” che arriva su Twitter appena si tenta di leggere qualcosa pubblicato da OffGuardian …
Potrei continuare all’infinito, e sono sicuro che lo farò nei prossimi articoli. Al momento questa è l’unica storia [che valga la pena narrare], il passaggio dalla democrazia simulata al totalitarismo patologizzato come struttura di governo del capitalismo globale. Per ora, vi lascio solo con un’altra immagine in questo pezzo già eccessivamente pittorico. Non preoccupatevi, è stata accuratamente “verificata,” quindi non c’è bisogno di leggere o mettere in discussione le avvertenze scritte in piccolo (anche se ho la sensazione che lo farete) …
Fate attenzione alle “coincidenze non correlate.” Alcune di esse, ho sentito dire, possono essere piuttosto sgradevoli.
C.J.Hopkins
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/chopkins/the-new-normal-reality-police/
22.03.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org