Non c’è occasione migliore per liberarsi del dollaro americano che uno scontro tra USA e Russia avranno pensato a Pechino quando è scoppiata la guerra in Ucraina, e difatti l’occasione è bella ghiotta.
Come sappiamo infatti, a causa di tutte queste sanzioni, la Russia oramai deve necessariamente affidarsi alla Cina per poter sopportare i contraccolpi economici e abbiamo già riportato in precedenza che le due nazioni, insieme con l’Unione Economica Eurasiatica (UEE), hanno concordato di progettare un nuovo sistema monetario e finanziario internazionale indipendente dal dollaro.
D’altronde il detto “il nemico del mio nemico è mio amico” non sbaglia mai e allora ecco le due superpotenze dell’Est unirsi per sfidare l’egemonia statunitense, troppo a lungo sopportata.
Ad entrare in allarme per tutta questa faccenda c’è anche Taiwan, che appunto vede nel rafforzarsi nel partenariato Russia-Cina un pericolo per la sua indipendenza, soprattutto se le due nazioni dovessero concordare di supportarsi nelle rispettive zone di influenza. La Cina d’altronde ha deciso di non condannare l’invasione russa dell’Ucraina, mostrandosi ripetutamente contraria anche alle sanzioni e ribadendo che manterrà i normali scambi economici e commerciali. La Russia, in futuro, potrebbe fare lo stesso in caso di invasione cinese di Taiwan.
Per questo motivo, come confermato dal Direttore Generale dell’Ufficio di Sicurezza Nazionale taiwanese Chen Ming-tong, Taiwan ha aumentato il suo livello di allerta dopo lo scoppio della guerra, temendo che Pechino faccia una mossa simile contro di essa.
Un evento del genere porterebbe uno stravolgimento degli equilibri geopolitici colossale, segnando un punto di svolta ulteriore nelle relazioni tra le superpotenze.
Massimo A. Cascone, 28.03.2022