Di Philip M. Giraldi, unz.com
Nei circoli che frequento circolano inevitabilmente diverse battute sul fatto che “MAGA” dovrebbe essere invece “MIGA”, dato che le recenti elezioni nazionali degli Stati Uniti hanno permesso di scegliere solo tra due partiti che hanno cercato di eccellere nell’esprimere il loro amore per lo Stato ebraico, con i Repubblicani di Donald Trump che hanno vinto per “Rendere Israele di nuovo grande”. Un’altra battuta, più in linea con l’umorismo nero, è la crescente convinzione che Kamala Harris abbia perso le elezioni proprio perchè il genocidio israeliano a Gaza, permesso dal suo partito e dal Presidente Joe Biden, avrebbe messo molti elettori contro di lei. Ironicamente, Donald Trump è stato più ambiguo e potrebbe rivelarsi ancora peggiore quando si tratta di sviluppi in Medio Oriente.
Il gabinetto e le nomine senior di Joe Biden erano sovraccariche di Ebrei e, anche se le scelte di Trump sono etnicamente più eterogenee, sono tutte veramente impegnate a lasciare che Israele abbia la meglio sui suoi vicini. Diversi alti funzionari potrebbero essere considerati dementi quando si tratta di argomentazioni a protezione dello Stato ebraico, fino a sollecitare attacchi preventivi da parte degli Stati Uniti contro Iran, Siria e Libano. Un giornale israeliano ha rivelato che il governo israeliano e il team di Trump stanno già discutendo su come rimuovere il governo iraniano.
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, da parte sua, ha affermato di aver già parlato con Trump diverse volte dopo l’elezione e che i due leader vedono ‘occhio per occhio ‘ sull’Iran. Netanyahu è convinto che un attacco diretto alle strutture nucleari iraniane sia fattibile, a condizione che gli Stati Uniti sostengano pienamente Israele in caso di guerra.
La nuova formazione del gabinetto Trump include il deputato Marco Rubio della Florida come Segretario di Stato, il giornalista di FOX news Pete Hegspeth come Segretario della Difesa, la rappresentante Elise Stefanik di New York come Ambasciatore alle Nazioni Unite, l’ex Governatore Mike Huckabee dell’Arkansas come Ambasciatore in Israele, il deputato Mike Waltz come Consigliere per la Sicurezza Nazionale, il Governatore Kristi Noem come capo della Sicurezza Nazionale e Steven C. Witkoff come inviato speciale in Medio Oriente. Insieme, costituiscono un gruppo coeso che ha entusiasmato i sostenitori più falchi del Presidente eletto Trump a favore di Israele. Tutti i nominati condividono la passione per la promozione degli interessi israeliani, ma anche la preoccupazione degli Ebrei per questioni come il “problema” costantemente dichiarato dell’aumento dell’antisemitismo. Matt Brooks, il capo esecutivo di lunga data della Coalizione Ebraica Repubblicana, ha definito i candidati “un vero e proprio dream team per coloro che hanno a cuore una relazione USA-Israele forte, vibrante e incrollabile”.
Per quelli di noi che avevano sperato in qualcosa di più simile alla pace in terra, l’ esito è tuttavia molto diverso. Paul Craig Roberts ironizza addirittura sul fatto che la lista dei ministri sembra essere stata scritta dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Forse il più demente del gruppo è anche l’individuo che occupa la posizione più potenzialmente minacciosa, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth. Hegseth è un giornalista di FOX news e un osservatore ha notato che non ha mai gestito un’organizzazione più grande delle sue tre mogli e dei suoi cinque figli, prima di passare ai 2,9 milioni di dipendenti del Pentagono, con un budget di 1.000 miliardi di dollari. Anche secondo gli standard del Sionismo Cristiano, potrebbe essere considerato un estremista. Un estratto dal libro di Hegseth, American Crusade, Our Fight to Stay Free (2020) dice: “In poche parole: se non capite perché Israele è importante e perché è così centrale nella storia della civiltà occidentale – e l’America è la sua più grande manifestazione – allora non vivete nella storia. La storia dell’America è inestricabilmente legata alla storia giudeo-cristiana e allo Stato moderno di Israele. Si può amare l’America senza amare Israele, ma questo mi dice che la vostra conoscenza della Bibbia e della civiltà occidentale è tristemente incompleta…. Se amate l’America, dovreste amare Israele. Condividiamo la storia, la fede e la libertà. Amiamo le persone libere, la libera espressione e i liberi mercati”.
Naturalmente, Hegseth non è credibile, poiché né gli Stati Uniti né Israele sembrano più amare le persone libere o la libertà di espressione. Sionista cristiano sopra le righe, Hegseth, il cui corpo è ricoperto di tatuaggi di croci cristiane, nega che la Palestina o addirittura i Palestinesi esistano davvero. Chiama la Cisgiordania Samaria e Giudea. È anche un attivista del cosiddetto Terzo Tempio, che ritiene che la moschea di al-Aqsa e altri luoghi sacri musulmani sul Monte del Tempio a Gerusalemme debbano essere abbattuti per ricostruire il Tempio giudaico, presumibilmente distrutto dai Romani nel Secondo Secolo. Poiché al-Aqsa è un importante sito religioso islamico, una tale mossa scatenerebbe automaticamente una massiccia guerra settaria in Medio Oriente, ma dai Sionisti Cristiani come Hegseth è anche considerata un passo precursore nello sviluppo del conflitto di Armageddon che porterà al risveglio di tutti i veri credenti (solo Cristiani!) in cielo e alla Seconda Venuta di Cristo. In sostanza, siamo di fronte a un Segretario alla Difesa che dirige la più grande organizzazione militare del mondo e che vuole che ci sia una guerra che distrugga il mondo come lo conosciamo.
Il Sionista cristiano evangelico Huckabee e la deputata Stefanik sono per certi versi altrettanto spaventosi. Trump, chiaramente non preoccupato di nominare alti funzionari che possiedono una doppia fedeltà, ha detto a proposito di Huckabee che “Mike è stato un grande servitore della cosa pubblica, governatore e leader nella fede per molti anni. Ama Israele e il popolo di Israele, e allo stesso modo il popolo di Israele ama lui. Mike lavorerà instancabilmente per portare la pace in Medio Oriente!”. Huckabee crede che Dio abbia donato la Palestina storica al moderno Stato di Israele ed è un esplicito sostenitore dell’espansione pianificata da Israele nella Cisgiordania occupata, che lui chiama Giudea e Samaria. Mentre visitava un insediamento israeliano in Cisgiordania nel 2017, Huckabee aveva affermato che quel territorio non era occupato da Israele. “Penso che Israele abbia un diritto di proprietà su Giudea e Samaria. Ci sono alcune parole che mi rifiuto di usare. Non esiste una Cisgiordania. Si tratta di Giudea e Samaria. Non esiste un insediamento. Sono comunità, sono quartieri, sono città. Non esiste un’occupazione”. Nel 2008, durante la sua campagna presidenziale, Huckabee aveva detto che “non esistono i palestinesi”.
Un’altra esponente di spicco di Israele è Elise Stefanik, deputata di New York, che sarà Ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, dove, senza dubbio, seguirà le orme gloriose di Nikki Haley, la prima nominata da Trump, totalmente sionista, presso quell’organizzazione nel 2016. Stefanik ha usato in modo aggressivo il proprio pulpito da prepotente in seno alla Commissione per l’Istruzione e la Forza Lavoro della Camera per distruggere la libertà di parola nei campus universitari americani, in particolare quando questa libertà viene usata per criticare Israele e il suo operato, cosa che lei definisce liberamente come antisemitismo, anche quando le proteste sono scatenate dalle atrocità israeliane dirette contro i palestinesi e i libanesi.
La sua caccia alle streghe ha portato a diverse dimissioni di presidenti di college di alto livello e le università di tutto il Paese hanno imposto una stretta sui manifestanti pro-palestinesi, che, per la cronaca, Trump si è impegnato a deportare insieme a tutti gli “odiatori di Ebrei”. Secondo la giornalista australiana Caitlin Johnstone,“È un mostriciattolo della palude con tendenze da falco, la cui carriera politica è stata preparata in alcuni dei più odiosi think tank neoconservatori di Washington, e si oppone a qualunque limite al sostegno militare degli Stati Uniti a Israele”. All’inizio di quest’anno Stefanik era volata in Israele per tenere un discorso davanti alla Knesset israeliana, giurando di contribuire a fermare l”antisemitismo’ dei manifestanti contro le atrocità genocide di Israele nelle università americane”.
La Stefanik all’ONU e al Dipartimento di Stato rappresenterà senza dubbio gli interessi israeliani piuttosto che quelli degli Stati Uniti o dei cittadini americani. Lo stesso vale per l’inviato del nuovo Presidente in Medio Oriente, il magnate immobiliare ebreo Steve Witkoff, un compagno di golf di Trump che, a quanto pare, non ha alcuna esperienza diplomatica o politica. Un profilo del Times of Israel descrive Witkoff come un “tramite con la comunità imprenditoriale ebraica”. Questa è un’ottima notizia, perché a Washington chi ha più soldi è sempre in grado di parlare più forte.
E questo è quanto. Si gira una pagina a Washington e si scopre che qualcun altro ha comprato tutte le pagine rimanenti, per cui non si può fare altro che continuare a rileggere la stessa cosa. Perbacco, Presidenti Biden e Trump, non vi infastidisce sapere, come sicuramente sapete, che un altro Paese ci possiede e che compie crimini di guerra quasi continui contro un popolo occupato, crimini possibili grazie all’uso delle nostre armi e del nostro denaro? Non avete alcun senso di vergogna? Dov’è l’America orgogliosa e onorevole che un tempo era un faro di libertà tra tutte le nazioni? Sparita e dimenticata, a quanto pare.
Di Philip M. Giraldi, unz.com
15.11.2024
Philip M. Giraldi, Ph.D., è Direttore Esecutivo del Consiglio per l’Interesse Nazionale, una fondazione educativa deducibile dalle tasse che cerca una politica estera degli Stati Uniti più basata sugli interessi in Medio Oriente. Il sito web è councilforthenationalinterest.org.
Fonte: https://www.unz.com/pgiraldi/israel-wins-the-us-election/
Traduzione a cura della Redazione di ComeDonChisciotte.org