DI TYLER DURDEN
zerohedge.com
L’intelligence tedesca ha rivelato che il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto al direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus di coprire la gravità della pandemia di coronavirus a gennaio, secondo Der Spiegel.
Durante una conversazione del 21 gennaio – una settimana dopo che l’OMS aveva assicurato al mondo che “non c’erano prove chiare della trasmissione da uomo a uomo”, secondo quanto riferito, Xi Jinping ha chiesto a Tedros di non rivelare che il virus era effettivamente trasmissibile tra gli umani e di ritardare la dichiarazione che il coronavirus era diventato una pandemia, nonostante il virus si qualificasse come tale secondo le precedenti linee guida dell’OMS.
E mentre l’OMS ha annunciato il 22 gennaio che i dati raccolti attraverso la propria indagine “suggeriscono che la trasmissione da uomo a uomo si sta evidenziando a Wuhan”, e che erano necessarie ulteriori analisi “per comprendere appieno”, hanno atteso fino all’11 marzo per dichiarare la pandemia del virus.
Come ha scritto Brahma Chellaney di Project Syndicate il mese scorso: “È ormai ampiamente riconosciuto che la cultura politica della segretezza della Cina ha contribuito a trasformare un focolaio virale locale nel più grande disastro globale dei nostri tempi.”
Lungi dal suonare l’allarme quando il nuovo coronavirus è stato rilevato a Wuhan, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha nascosto l’evidenza del contagio, permettendogli di diffondersi in lungo e in largo. Mesi dopo, la Cina continua a seminare dubbi sulle origini della pandemia e a nascondere dati potenzialmente salvavita.
A metà gennaio, l’OMS ha twittato che le indagini condotte dalle autorità cinesi non avevano trovato prove chiare della trasmissione del virus da uomo a uomo. L’OMS però con la sua dichiarazione del 31 dicembre, aveva pubblicamente ignorato che tale trasmissione a Wuhan probabilmente stesse avvenendo, visto che le informazioni erano state sufficienti per convincere le autorità di Taiwan – che sembrano avere la migliore intelligence di chiunque altro Paese – a istituire misure preventive prima di qualsiasi altro Paese, compresa la Cina.
La persistente propaganda dell’OMS, succube della narrativa cinese, ha ingannato tutti gli altri paesi, cullandoli in una pericolosa irresponsabilità, ritardando così di settimane le loro risposte. In effetti, l’OMS ha scoraggiato decisamente l’azione.
Il 10 gennaio, mentre Wuhan era sotto la morsa dell’epidemia, l’OMS affermò che “non vengono raccomandate misure sanitarie specifiche per i viaggiatori da e verso Wuhan”, aggiungendo che “lo screening d’ingresso offre pochi vantaggi”. Sconsigliò anche “contro l’applicazione di eventuali restrizioni di viaggio in Cina, per turismo o commercio”.
Anche dopo che il pneumologo più famoso della Cina, Zhong Nanshan, aveva confermato la trasmissione da uomo a uomo il 20 gennaio, l’OMS ha continuato ad ostacolare risposte efficaci, minimizzando i rischi della trasmissione asintomatica e scoraggiando test diffusi. Nel frattempo la Cina stava accumulando dispositivi di protezione individuale – ridimensionando le esportazioni di DPI fabbricati in Cina e altri dispositivi medici e importando il resto dell’offerta mondiale. Nell’ultima settimana di gennaio, il paese ha importato 56 milioni di respiratori e maschere, secondo i dati ufficiali.
Non è un segreto che la Cina abbia intrapreso un massiccio insabbiamento quando il coronavirus di Wuhan è sfuggito al controllo. Allo stesso tempo, il PCC ha permesso a decine di migliaia di persone di viaggiare per il capodanno lunare cinese.
09.05.2020
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Rosanna