Il Potere dell’Oro: Perché la Deutsche Bundesbank ha dovuto promettere di lasciare a New York 1.200 Tonnellate d’Oro
DI NORBERT HARING
Il 9 febbraio scorso la Deutsche Bundesbank ha annunciato con tanto di fanfara di aver rimpatriato da New York, prima del previsto, 300 tonnellate di oro. Questo annuncio è servito a far passare in secondo piano un fatto piuttosto inquietante, altre 1.236 tonnellate d’oro , parte della riserva valutaria della Germania continueranno ad essere conservate al di fuori dal controllo tedesco – a New York – a tempo indeterminato.
L’oro tedesco di cui stiamo parlando è depositato presso la FED di New York, un istituto di proprietà e sotto il controllo delle banche-di-Wall-Street, in un paese, il cui attuale presidente considera una imposizione che la legge ed i cosiddetti giudici gli dicano quello che lui – il Presidente – ha il permesso di fare e quello che non ha il permesso di fare.
Non voglio criticare la Bundesbank perché il 37% della riserva ufficiale dell’oro della Germania è conservato in un luogo di cui non ha nessun controllo. Sembra chiaro che la DB abbia fatto delle dure negoziazioni con gli Stati Uniti e che abbia agito con una certa astuzia. La posizione negoziale è molto migliorata rispetto al 2012, quando fu pubblicata una relazione della Corte dei conti tedesca, molto critica sulle condizioni in cui era conservato l’oro tedesco a New York. Questa relazione provocò forti pressioni pubbliche e politiche sulla Bundesbank, che si impegnò a rinegoziare per far rientrare l’oro da New York. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti non potevano permettersi di snobbare questa richiesta, per le tante speculazioni, anche negli Stati Uniti, che lasciavano intravedere che qualcosa non andava con le riserve auree USA e con quelle di altri paesi del mondo custodite nel Paese.
Il modo in cui l’oro ufficiale degli Stati Uniti, e l’oro tenuto in custodia per conto di altri paesi – che è fuori da ogni controllo dello stato e dei suoi proprietari – dà adito a qualsiasi teoria di complotti e complottisti. Il fatto che la FED di New York abbia rifiutato di permettere che una banca centrale estera, soggetta a tali pressioni, potesse recuperare un po’ del suo oro, ha dato spazio a queste teorie del complotto intorno all’oro-ufficiale, facendole allargare tanto da danneggiare la fiducia nel dollaro.
Raggiungere un accordo non è stato apparentemente facile. Prima, la Bundesbank ha annunciato un piano di delocalizzazione nei prossimi tre anni e poi, poco dopo, lo ha cambiato con un altro che concedeva tempo fino al 2020 per completare le delocalizzazioni previste. Prima hanno detto che avrebbero sottoposto la relazione alla Corte dei Conti, poi non l’hanno più fatto. Non ci si sarebbe aspettati questo genere di comportamento se la storia semi-ufficiale (di fonti anonime) fosse vera, e cioè che la Bundesbank avrebbe dovuto dire quanto oro e quando doveva esserle consegnato dalla FED, senza fare altre domande.
Poi arrivano gli olandesi
Secondo il suo (secondo) piano di trasferimento dell’oro, presentato nei primi mesi del 2013, la Bundesbank riporterà la metà delle riserve auree della Germania nei sotterranei di Francoforte nel 2020. Questo prevede un trasferimento a Francoforte sul Meno di 300 tonnellate d’oro da New York e di 283 tonnellate di oro da Parigi. Mentre altre 1236 tonnellate continueranno ad essere tenute in deposito a New York e altre (più ragionevolmente) 432 tonnellate a Londra.
Nell’estate del 2013 la Bundesbank ha iniziato con un primo trasporto a Francoforte di 5 tonnellate d’ oro e poi ha subito fermato i trasporti. Col senno di poi, una spiegazione plausibile a questo insolito comportamento potrebbe essere un programma di rimpatrio segreto dalla banca centrale olandese, reso pubblico solo quando si è concluso nel 2014. A quanto pare, è venuto fuori che gli olandesi hanno detto qualcosa del genere: “Se si concede ai tedeschi di riprendersi il loro oro, anche noi vogliamo riavere il nostro”. Questo ha creato la minaccia che sempre più paesi avrebbero usato il precedente della clemenza concessa dalla FED ai tedeschi per chiedere di rientrare in possesso del proprio oro. Tutti i prelievi furono bloccati fino a quando non fosse stato pronto un piano di comportamento valido per tutti, in modo che nessuno avrebbe potuto riprendersi troppo oro. A giudicare da quello che hanno fatto tedeschi e olandesi, lo schema sembra essere che gli Stati Uniti consentiranno alle banche centrali di far rimpatriare da New York tanto oro da consentire che solo la metà ne torni a casa.
Sistemata questa regola, gli olandesi sono stati i primi a poter ritirare il loro allotment e hanno finito nell’estate del 2014. La Bundesbank è riuscita a ritirare 85 tonnellate nello stesso anno. Nel 2015 un’altra istituzione – ancora sconosciuta – oltre alla Bundesbank ritirò altre 30 tonnellate d’oro, poi la Bundesbank ritirò altre 99 tonnellate. Nel 2016, infine, la Bundesbank fu l’unica a ritirare oro da New York. Questo potrebbe spiegare perché la FED sia stata più disponibile di quanto aveva previsto la Bundesbank nel distribuire le ultime 111 tonnellate del loro allotment di 300-tonnellate.
Un messaggio nascosto
Quando la Bundesbank annunciò il suo progetto su dove e quanto oro voleva far rientrare in patria, fu tanto abile da renderlo come un messaggio al popolo ed ai politici tedeschi, dichiarando che avrebbe fatto tornare sotto il proprio controllo una parte dell’oro che si trovava a New York e che metà dell’oro-ufficiale tedesco sarebbe rimasta in Germania. Questo, tuttavia, non era il messaggio principale.
Il messaggio principale aveva come destinatari New York e Washington e consisteva nella promessa che in cambio di 300 tonnellate d’oro, ne avrebbe lasciate quattro volte tante a New York e che la DB avrebbe smesso per sempre di dare fastidio con questa storia. Questa è la mia lettura in base a quella che mi sembra che sia una normale prassi diplomatica e il gergo che si usa in questi affari. Questo modo di leggere è sostenuto dal fatto che la Corte dei Conti, di solito molto critica, è rimasta completamente in silenzio quando la Bundesbank ha annunciato il nuovo piano sulla custodia dell’oro. Questo non è quello che ci si sarebbe aspettati. Nessuna delle preoccupazioni dei revisori dei conti è stata affrontata in modo significativo.
La Bundesbank può anche smettere di controllare o di contare l’oro dei tedeschi, ma rimangono ancora i termini e le condizioni della FED di New York, che dicono che su quell’oro non c’è nessuna garanzia. Così se dovesse risultare che l’oro è stato rubato in qualche modo misterioso, sarebbe solo un caso sfortunato. Nessuno degli altri problemi è stato risolto e non esiste nessuna ragione convincente per cui dovrebbe essere nell’interesse della Germania il mantenere una gran parte del suo oro, al di fuori del suo diretto controllo. Il fatto che un quinto dell’oro che era conservato a New York in condizioni assolutamente sfavorevoli sia stato recuperato, non dovrebbe essere una ragione abbastanza convincente per i revisori dei conti per restarsene in assoluto silenzio. Dopo tutto, avevano chiaramente detto che il modo in cui il tesoro nazionale tedesco è conservato è contro la legge.
I semi del dubbio
L’ insolito comportamento della Bundesbank durante le delocalizzazioni non ha fatto nulla per allontanare il sospetto che qualcosa con quell’oro non stava funzionando. 55 delle 90 tonnellate dell’oro recuperate nel 2013 e 2014 furono fuse, distruggendo così tutte le prove su qualsiasi cosa che poteva non andar bene, come per esempio se una parte dell’oro fosse stata inferiore al “coin-oro”. La Bundesbank ha annunciato che i suoi periti avevano controllato e confermato che tutto era come avrebbe dovuto essere, ma si è ostinatamente rifiutata a fare i nomi dei periti. Non ha nemmeno detto il nome dell’istituzione a cui gli esperti apparentemente appartenevano. Quelli della Bundesbank hanno intenzionalmente distrutto tutte le prove ed in cambio hanno preteso di essere creduti sulla parola.
Comunque, anche se fossero le persone più oneste della terra, la loro parola non varrebbe nemmeno un centesimo in queste circostanze, perché se qualcosa non fosse andata bene, sarebbe stato del tutto irresponsabile, da parte loro, ammetterlo. Un tale ammissione avrebbe distrutto completamente la fiducia nella FED di New York e per estensione la fiducia sul dollaro e sul sistema finanziario mondiale dollaro-centrico. Prima di sganciare una bomba come questa, mentirebbero altre dieci volte se necessario. Tuttavia, se tutto fosse stato in ordine, sarebbe stato estremamente facile provarlo, prima di tutto, non fondendo subito l’oro – come è stato fatto – e poi mostrandolo in presenza di rappresentanti accreditati di istituzioni rispettabili, con nomi e firme di presa in consegna.
Dovendo dare una spiegazione razionale per le più di 1200 tonnellate di oro tedesco conservate a New York, la Bundesbank cominciò con il dire che è conveniente averlo presso la FED , perché molti altri paesi fanno lo stesso. In questo modo, non si dovrebbe mandare l’oro in giro, in caso di vendita a qualche altro paese, basta riassegnarlo all’interno dello stesso edificio della FED. Ma questo non ha nessun senso. Prima di tutto, la quantità di oro è troppa per fare queste cose, dato che questo tipo di operazioni non si fanno più da decenni. L’unica situazione in cui sarebbe necessario farlo rapidamente e in grandi quantità sarebbe quando la moneta-sistema-basata-sul-dollaro crollasse e tutti i paesi dovessero fare i loro pagamenti di nuovo in oro.
Se poteessimo veramente scegliere di custodire il nostro oro in casa del paese del dollaro, andremmo a scegliere un paese che – guarda caso – è anche il paese più potente del mondo? Ricordiamoci che nel 1971 gli Stati Uniti già defraudarono noi e molti altri paesi di molte tonnellate di oro. Gli Stati Uniti pagavano le loro importazioni con pezzi di carta sulla promessa che questi pezzi di carta erano buoni come l’oro e che sarebbero stati scambiati per oro a un tasso fisso su richiesta.
Nel 1971 Nixon disse fottetevi , potete tenervi tutti quei pezzi di carta e noi ci terremo tutte le vostre merci e anche l’oro. Siamo rimasti amici comunque. Abbiamo dovuto rimanere amici.
L’Austria mantiene una larga fetta del suo oro a Zurigo, che è un importante centro commerciale dell’oro. La Bundesbank non conserva niente in quel paese, anche se avrebbe molto più senso di New York. E si trova nelle vicinanze. La Svizzera è un paese piccolo, neutrale senza un esercito serio. Difficilmente si rifiuterebbe di riconsegnare l’oro a richiesta.
L’oro è denaro, basato sulla proprietà fisica, non sulla fiducia sulla volontà e sulla capacità di qualcun altro di onorare le sue promesse. Se possediamo l’oro, ma non possiamo averlo sotto il nostro controllo, è quasi inutile possederlo. Se volessimo tenere in mano un bel pezzo di carta che dice che quello stesso pezzo di carta è scambiabile con oro, se veramente-veramente lo volessimo, allora questo pezzo di carta potrebbero potrebbe anche essere scambiato con un qualsiasi altro tesoro indicato sul quel pezzo di carta.
Il Potere dell’Oro
E’ di fondamentale importanza per gli Stati Uniti disporre di una gran parte delle riserve auree ufficiali del mondo e mantenerle sotto il loro controllo. Lo status del dollaro come valuta mondiale permette agli Stati Uniti di acquistare azioni, imprese, materie prime e quant’altro da tutto il mondo, con pezzi dei carta che possono stamparsi da soli. Permette loro di costringere le banche e le società di altri paesi a rispettare la legge degli Stati Uniti. Una moneta sostenuta da una riserva aurea potrebbe diventare una seria minaccia per l’ estremamente prezioso predominio del dollaro, specialmente in questi giorni, quando le tipografie che stampano dollari stanno funzionando a pieno regime.
Sapendo questo, gli Stati Uniti nel 1978 per mezzo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) vietarono ai suoi paesi membri di dare alle loro monete un esplicito valore in oro . Tuttavia, il FMI non ha un proprio esercito. Se un paese avesse abbandonato il Fondo Monetario Internazionale e lo avesse fatto in ogni caso, il FMI non poteva fare niente.
Ma gli Stati Uniti si. Non sarebbe stato difficile in una situazione del genere puntare il dito su qualche regola infranta o su qualche ingiustizia o sulla pericolosità per il sistema-della-finanza-mondiale di una qualche valuta concorrente che insistesse nel collegare una moneta al suo controvalore in oro. Questo toglierebbe agli USA il pretesto di mantenere tutto l’oro sotto il loro controllo. Questo è il motivo delle lotte su dove deve essere depositato l’oro-ufficiale. Il suo valore monetario in confronto è praticamente irrilevante.
Norbert Haring
Fonte : http://norberthaering.de
Link: http://norberthaering.de/en/home/32-english/news/787-bundesbank-gold
25.02.2017
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario
“Ma gli Stati Uniti si. Non sarebbe stato difficile in una situazione del genere puntare il dito su qualche regola infranta o su qualche ingiustizia o sulla pericolosità per il sistema-della-finanza-mondiale di un qualche valuta concorrente che insistesse nel collegare una moneta al suo controvalore in oro.”
Difatti Gheddafi voleva fondare il dinaro-oro, ed è stato assassinato insieme a tutta la Libia.
E che sia questa la causa della fine della Libia è stata provata dalle mail della Clinton pubblicate da wikileaks.
Il sito di Bankitalia spiega così la situazione dell’oro :
“L’oro dell’Istituto è custodito prevalentemente nei caveau della Banca d’Italia e in parte presso alcune Banche Centrali. Tale scelta deriva, oltre che da ragioni storiche, legate ai luoghi in cui l’oro fu acquistato, anche da una strategia di diversificazione finalizzata alla minimizzazione dei rischi e dei costi. Infatti, un quantitativo delle riserve viene custodito in prossimità delle principali piazze dove viene negoziato l’oro al fine di avere la possibilità, in caso di necessità, di poter vendere rapidamente e di minimizzare i costi legati al trasporto del metallo. Al momento, l’attuale allocazione geografica delle riserve risulta adeguata e, pertanto, non sono previste ricollocazioni di oro.”
L’Italia ha solo il 44% del suo oro nei forzieri di Bankitalia. Il 43% è negli USA, il 5% a Londra e il 6% a Zurigo.
Un’altra spiegazione che circolava era quella di evitare che in caso di invasione dell’Europa (da parte dell’URSS) gli invasori si potessero appropriare dell’oro. Tutte balle.
Esatto!
Il problema sottaciuto è che (gli invasori) già lo hanno preso, il nostro oro!!!!!!!!
Non sarebbe tanto un problema ammettere che siamo tutti schiavi degli USA, il problema è insistono a dire che non è vero!!!!!!
Gli americani hanno il nostro oro perchè abbiamo perso la Guerra.
Punto.
Ma perche’ c’e’ ancor chi parla di liberta’ in Occidente?
Forse perchè sono un pochino coglioni ???
“Una moneta sostenuta da una riserva aurea potrebbe diventare una seria minaccia per l’ estremamente prezioso predominio del dollaro”, vedere il dinaro d’oro di Gheddafi.
Forse lo stesso discorso vale anche per la germania di hitler
Ho sempre pensato ci sia qualcuno dietro le quinte della finanza, qualcuno della setta degli eletti di Davide magari, che tenti di rifilare il pacco più grande della Storia rifilando ai Goym cartacce senza valore al posto di nobile, inossidabile, eterno oro.
Del resto,lo aveva già predetto il libercolo “I Saggi di Sion”.
Che tanto sballato non è.
C’è anche un altro problema. L’ora depositato negli Stati Uniti esiste sul serio, oppure lo hanno venduto nel corso degli anni per calmierarne il prezzo? Come don Chisciotte, nel corso degli anni, ha pubblicato al riguardo diversi articoli. La risposta, purtroppo, non la sapremo mai. O, forse, solo i nostri bis-nipoti.
se lo hanno “venduto”, lo avranno rimpiazzato con quello che si ruba(va)no in giro per il mondo con le guerre “umanitarie”.
Come si fa a scoprire il gioco, nel poker? è semplice: si va a vedere.
Basterebbe richiederlo indietro o, perlomeno, una gran parte.
Anche noi (il noi è riferito all’Italia, ma non so se sia appropriato parlare di noi o piuttosto di “loro”) abbiamo, secondo fonte BI, 1.161,5 tonnellate di oro presso la FED.
La motivazione addotta è che negoziando i certificati di proprietà del bene, non c’è bisogno del trasferimento fisico del bene stesso (l’oro pesa) e siccome larga parte delle contrattazioni avvengono al Comex, sembrerebbe tutto regolare.
Senonché, proprio la stessa BI ci dice che l’oro fisico viene scambiato a Londra, mentre a New York si tratta “l’oro finanziario”, ovvero certificati, futures e così via: https://www.bancaditalia.it/compiti/riserve-portafoglio-rischi/riserve-auree/index.html, da cui estrapolo:
“Il principale mercato dell’oro è rappresentato dalla piazza di Londra, dove avvengono gli scambi di oro da parte dei membri della London Bullion Market Association (LBMA). Il fixing dell’oro (LBMA gold price) viene determinato due volte al giorno, alle 10:30 e alle 15:00 GMT, tramite una piattaforma elettronica gestita dall’ICE. Tale quotazione è di particolare importanza in quanto la gran parte dei contratti legati all’oro a livello internazionale fanno riferimento a questo fixing.” .
Allora, la domanda nasce spontanea: ma se a NY si scambiano solo pezzi di carta, perché l’oro fisico non me lo posso tenere in casa e i certificati li negozio da me, su quel mercato?
Oppure, magari, può essere più logico dislocarlo a Londra, che invece ne custodisce solo 141,2 tonnellate e dove si svolgono contrattazioni per l’oro fisico, quindi ne sarebbe giustificata la presenza in loco.
La risposta è semplice: quell’oro, sempre che ancora esista, è in ostaggio.
Intendiamoci, il valore è più simbolico che reale, parliamo di neanche 45 miliardi alla quotazione di oggi, ma l’oro è l’unica moneta di scambio tangibile e riconosciuta da tutti, il suo valore è più strategico, in caso di catastrofi, naturali o artificiali che cambino quest’assetto virtuale dell’economia.
E l’Italia avrebbe il terzo posto come riserva strategica, dopo USA e Germania (non contiamo l’FMI come Paese, che viene subito prima dell’Italia, a poca distanza).
E qui sorge un’altra domanda: chi la gestisce questa riserva strategica?
Sembrerebbe logico dire la Banca d’Italia, ma chi è la BI?
Un ente che si dichiara di Diritto Pubblico, ma il quale capitale azionario (allargato tre anni fa, praticamente in sordina) è detenuto integralmente da banche e istituti di investimento, si, italiani, ma di cui le quote azionarie sono reperibili sul mercato.
In sostanza, abbiamo una Banca d’Italia che degli italiani non è, ma è di proprietà e getsione delle Banche, che sono gli organismi sui quali la stessa Banca d’Italia dovrebbe vigilare.
Ma può il vigilante essere di proprietà del vigilato?
Inoltre, con l’ultimo aumento di capitale, si è dichiarato di voler abbassare la soglia di influenza massima dei vari azionisti, portandola ad un massimo del 3% ognuno, ovvero, nessuno che abbia quote superiori (vedi Banca Intesa, Unicredit, Carispa Bologna, Generali e Carige) può avere influenza maggiore al 3% dei voti https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/funzioni-governance/partecipanti-capitale/partecipanti.pdf .
Tralasciamo le motivazioni delle dismissioni delle quote in esubero e del complesso sistema di attuazioni delle stesse, io mi pongo ancora la domanda iniziale:
Di chi è l’oro italiano? come ne possiamo disporre? chi lo gestisce e come e, soprattutto, perché non se lo gestisce lo Stato da sé?
Perlomeno, la Germania, un po’ se lo è rimesso in tasca, noi invece, ce lo teniamo sempre in culo.
c’è qualcosa inerente all’argomento che si trova in rete , spero non sia l’ennesima bufala ,
ma parla di un pagamento in oro alla Cina da parte degli stati uniti , ed una parte dell’oro
era tungsteno che ha peso specifico praticamente equivalente .
basta cliccare oro al tungsteno su qualsiasi motore di ricerca ………
Qualche giorno fa guardavo Operazione Goldfinger e la trovata del cattivone è tuttora attuale oltre che geniale. Basterebbe rendere radioattivo (e non servono mica bombe atomiche, basta la ******) l’oro custodito della FED e tutti i paesi la smetterebbero di rompere le scatole. Passi per i tedeschi, ma addirittura gli olandesi si lamentano, da quando in qua anche le mosche hanno la tosse?
E poi perchè i giornali tedeschi non scrivono che nei patti (segreti) per la guerra persa da hitler sta scritto che l’oro tedesco (almeno quello non imboscato in tempo o portato via dai russi) doveva essere custodito a titolo di garanzia per 230 anni dagli americani?
Glielo renderanno fra 230 anni, va bene, ma di mattina o di pomeriggio???
Meglio saperlo prima, perchè di mattina , proprio quel giorno, verrà in visita in Germania Babbo Natale, non vorrei che non trovassero nessuno in casa…
Bisogna sdramatizzare, ogni tanto.
In questo mondo di ladri, non c’e’
bisogno di conoscere i massimi sistemi,
basta razziare e derubare.
Senza nenche perdere tempo sui banchi
di scuola.
Non so se siano veri questi patti, visto che sono segreti e non ne ho mai sentito parlare. Ma se lo sono, ce ne sono anche per l’oro italiano?
Spero che queste tonnellate di oro gliele attacchino al
collo e poi li buttino nella baia dell’hudson.
“La Svizzera è un paese piccolo, neutrale senza un esercito serio” Questa però è una inesattezza, l’esercito svizzero è tecnologicamente avanzato e tutti i suoi soldati (anche i civili) sono preparatissimi, aggiornati e molto motivati. Le Alpi svizzere sono state scavate e modificate in modo da essere invalicabili ( nessuno ha mai conquistato la Svizzera dal medioevo) e ogni città possiede un bunker antiatomico capace di contenere tutti i civili.
La questione dell’oro è parecchio complessa. Per comprenderla appieno consiglio il video documentario -con sottotitoli in italiano- https://www.youtube.com/watch?v=qntzRRldGHQ&t=594s. Dura oltre 3 ore, ma senza queste conoscenze di base non se ne viene a capo, nemmeno se siete Draghi o il rettore della Bocconi!! Dopo avere compreso l’evoluzione e la trasformazione del denaro e di come funziona il “sistema- Matrix”, si possono fare alcune considerazioni finali. L’oro delle banche centrali dovrebbe appartenere ai cittadini, dovrebbe essere un bene pubblico, come una strada pubblica o un bene demaniale, perchè in passato il portatore della moneta d’oro ne era pure il legittimo proprietario. Il condizionale “dovrebbe” è però d’obbligo Con l’invenzione della nota di banco (banconota cartacea) comincia la truffa mondiale del signoraggio di primo e secondo grado. Ed arriviamo infine agli accordi di Bretton Wood nel 1944 ed alla dichiarazione unilaterale di Nixon nel 1971 di abolire il gold standard a copertura del dollaro $ Usa. Nessuno ha scritto che con l’obbligo internazionale di commerciare il petrolio in valuta $ Usa gli americani continuano ad avere un privilegio di “sfruttatore” usuraio internazionale. Perchèhanno sostituito, dopo il 1971, il bene-copertura virtuale dell’emissione cartacea monetaria (l’oro) con un bene-materia prima internazionalmente necessario ad ogni paese (idrocarburi). Andatelo a spiegare a Saddam Hussein che voleva commerciare il petrolio iracheno in metalli preziosi e non più in U$A. “Fratello di latte” , e di destino simile, del colonnello Gheddafi, suo collega dittatore! L’oro è a disposizione non degli Stati, ma delle banche centrali, si evince. Ma le banche centrali sono di proprietà PRIVATA, i funzionari godono di immunità peggio di un parlamentare e vigono regole di extraterritorialità, come fossero un’ambasciata, quindi lo Stato e la rex=publica non esistono in sostanza in nessun Stato al mondo. L’oro fisico, i lingotti sono presumibilmente concentrati in caveau ALTRI, non collegati alle banche centrali. Quindi a fort knox, a palazzo kock in via nazionale a Roma, a Francoforte o nella city di Londra quasi sicuramente non ci sta depositato niente o poco più. Tugsteno placcato oro, come ha spiegato qualcuno, perchè ha caratteristiche di peso specifico simili al lingotto autentico. Avete presente il film “La stangata”, quando alla cassa le mazzette di dollari erano fatte da pezzettini di carta e solo il primo dollaro era vero ed il resto faceva “mucchio” visibile per l’allocco da truffare? Insomma girate le banche centrali del mondo, armati di trapano, bucate a campione a caso i lingotti delle riserve ufficiali “statali” all’apparenza, perchè appunto le banche centrali sono di proprietà privata, e vedrete quanto tugsteno troverete!!. Sempre ammesso che vi fanno entrare ovviamente (a Fort knox, dalla fine della guerra mondiale, forse una o due!! ispezioni di senatori del congresso. Pochi minuti e percorso obbligato). Ora siccome le banche centrali sono tutte in mano (proprietà) a privati, quando si va a vedere chi sono le persone fisiche proprietarie, troviamo le famiglie Rotschield-Rockefeller, Warburg, ecc.. Poi su a monte, per ragioni storiche, troviamo anche famiglie monastiche e Vaticano. Il passaggio- trasferimento fisico dell’oro da una nazione all’altra ha la stessa valenza di una bisarca che parte carica di auto dallo stabilimento Lancia e le scarica nel deposito dello stabilimento alfa romeo. E poi da qui le automobili, bene fisico, vengono poi rimandate a Maranello dalla Ferrari. E la domanda: “Ma di chi sono queste auto? A chi appartengono? In quale deposito-parcheggio devono rimanere e soprattutto chi ne può disporre in maniera sovrana?” non è di facile risposta, se ignoriamo chi è, cos’è e che partecipazioni azionarie possiede FCA Chrysler . La vera cassaforte delle riserve mondiali di oro FISICO, LINGOTTI, molto verosimilmente si trova in Svizzera. In un triangolo di città composto da Zurigo, Ginevra e Basilea (ma guarda caso!? la città con la sede della banca centrale dei regolamenti BIS, ossia la “super banca” centrale di tutte o quasi le altre banche centrali del mondo!!). Bis (o Bir in italiano) di Basilea che pochi conoscono, quasi nessuno ne parla e tanto meno, anche studiosi della materia, ne spiegano le funzioni reali, aldilà di quelle ufficiali di copertura. Siamo di fronte alla solita rappresentazione del dito che indica la luna…tanto per capirci. E sempre per caso come mai sulla bandiera della svizzera, parecchio protestante come tradizione religiosa, vi è una “croce” bianca in campo rosso come simbolo (e non un altro emblema? misteri araldici storici?!)? Combinazione? Fatalità? Come mai l’italia ha la 4^ riserva “ufficiale” AL MONDO!?! Siamo un piccolo Stato, non abbiamo mai avuto un impero coloniale importante e siamo come popolazione meno dell’1 % rispetto al totale della popolazione mondiale. (ATTENZIONE! quarta solo sulla carta! se mai riuscirete ad ispezionarla, sarà facilmente stile “la stangata” come spiegato prima. Ci possiamo scommettere!! vedi http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/09/banca-inghillterralingotti.shtml?uuid=bd45bdb6-6f36-11dc-8fa3-00000e25108c&DocRulesView=Libero&refresh_ce=1d). Ma non fate troppe domande serie e soprattutto non cercate di toccarlo o ispezionarli questi lingotti. Chi c’ha voluto mettere il naso, tentando di nazionalizzare la banca centrale in passato, ha fatto una fine prematura e violenta. (Lincoln ;Garfield, Mckinley, JF Kennedy, ecc. ) e di recente pure Gheddafi, tollerato per oltre 30 anni come dittatore in Libia e fatto fuori in due settimane a causa del progetto dinaro d’oro!! Chi tocca i fili…d’oro MUORE!
La questione dell’oro è parecchio complessa. Per tentare di comprenderla al meglio, consiglio il video documentariostorico -con sottotitoli in italiano- https://www.youtube.com/watch?v=qntzRRldGHQ&t=594s. Dura oltre 3 ore, ma senza queste conoscenze di base non se ne viene a capo, nemmeno se siete Draghi o il rettore della Bocconi!! Dopo avere compreso l’evoluzione e la trasformazione del denaro e di come funziona il “sistema- Matrix”, si possono fare alcune considerazioni finali. L’oro delle banche centrali dovrebbe appartenere ai cittadini, dovrebbe essere un bene pubblico, come una strada pubblica o un bene demaniale, perchè in passato il portatore della moneta d’oro ne era pure il legittimo proprietario. Il condizionale “dovrebbe” è però d’obbligo Con l’invenzione della nota di banco (banconota cartacea) comincia la truffa mondiale del signoraggio di primo e secondo grado. Ed arriviamo infine agli accordi di Bretton Wood nel 1944 ed alla dichiarazione unilaterale di Nixon nel 1971 di abolire il gold standard a copertura del dollaro $ Usa. Nessuno ha scritto che con l’obbligo internazionale di commerciare il petrolio in valuta $ Usa gli americani continuano ad avere un privilegio di “sfruttatore” usuraio internazionale. Perchèhanno sostituito, dopo il 1971, il bene-copertura virtuale dell’emissione cartacea monetaria (l’oro) con un bene-materia prima internazionalmente necessario ad ogni paese (idrocarburi). Andatelo a spiegare a Saddam Hussein che voleva commerciare il petrolio iracheno in metalli preziosi e non più in U$A. “Fratello di latte” , e di destino simile, del colonnello Gheddafi, suo collega dittatore! L’oro è a disposizione non degli Stati, ma delle banche centrali, si evince. Ma le banche centrali sono di proprietà PRIVATA, i funzionari godono di immunità peggio di un parlamentare e vigono regole di extraterritorialità, come fossero un’ambasciata, quindi lo Stato e la rex=publica non esistono in sostanza in nessun Stato al mondo. L’oro fisico, i lingotti sono presumibilmente concentrati in caveau ALTRI, non collegati alle banche centrali. Quindi a fort knox, a palazzo kock in via nazionale a Roma, a Francoforte o nella city di Londra quasi sicuramente non ci sta depositato niente o poco più. Tugsteno placcato oro, come ha spiegato qualcuno, perchè ha caratteristiche di peso specifico simili al lingotto autentico. Avete presente il film “La stangata”, quando alla cassa le mazzette di dollari erano fatte da pezzettini di carta e solo il primo dollaro era vero ed il resto faceva “mucchio” visibile per l’allocco da truffare? Insomma girate le banche centrali del mondo, armati di trapano, bucate a campione a caso i lingotti delle riserve ufficiali “statali” all’apparenza, perchè appunto le banche centrali sono di proprietà privata, e vedrete quanto tugsteno troverete!!. Sempre ammesso che vi fanno entrare ovviamente (a Fort knox, dalla fine della guerra mondiale, forse una o due!! ispezioni di senatori del congresso. Pochi minuti e percorso obbligato). Ora siccome le banche centrali sono tutte in mano (proprietà) a privati, quando si va a vedere chi sono le persone fisiche proprietarie, troviamo le famiglie Rotschield-Rockefeller, Warburg, ecc.. Poi su a monte, per ragioni storiche, troviamo anche famiglie monastiche e Vaticano. Il passaggio- trasferimento fisico dell’oro da una nazione all’altra ha la stessa valenza di una bisarca che parte carica di auto dallo stabilimento Lancia e le scarica nel deposito dello stabilimento alfa romeo. E poi da qui le automobili, bene fisico, vengono poi rimandate a Maranello dalla Ferrari. E la domanda: “Ma di chi sono queste auto? A chi appartengono? In quale deposito-parcheggio devono rimanere e soprattutto chi ne può disporre in maniera sovrana?” non è di facile risposta, se ignoriamo chi è, cos’è e che partecipazioni azionarie possiede FCA Chrysler . La vera cassaforte delle riserve mondiali di oro FISICO, LINGOTTI, molto verosimilmente si trova in Svizzera. In un triangolo di città composto da Zurigo, Ginevra e Basilea (ma guarda caso!? la città con la sede della banca centrale dei regolamenti BIS, ossia la “super banca” centrale di tutte o quasi le altre banche centrali del mondo!!). Bis (o Bir in italiano) di Basilea che pochi conoscono, quasi nessuno ne parla e tanto meno, anche studiosi della materia, ne spiegano le funzioni reali, aldilà di quelle ufficiali di copertura. Siamo di fronte alla solita rappresentazione del dito che indica la luna…tanto per capirci. E sempre per caso come mai sulla bandiera della svizzera, parecchio protestante come tradizione religiosa, vi è una “croce” bianca in campo rosso come simbolo (e non un altro emblema? misteri araldici storici?!)? Combinazione? Fatalità? Come mai l’italia ha la 4^ riserva “ufficiale” AL MONDO!?! Siamo un piccolo Stato, non abbiamo mai avuto un impero coloniale importante e siamo come popolazione meno dell’1 % rispetto al totale della popolazione mondiale. (ATTENZIONE! quarta solo sulla carta! se mai riuscirete ad ispezionarla, sarà facilmente stile “la stangata” come spiegato prima. Ci possiamo scommettere!! vedi http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/09/banca-inghillterralingotti.shtml?uuid=bd45bdb6-6f36-11dc-8fa3-00000e25108c&DocRulesView=Libero&refresh_ce=1d). Ma non fate troppe domande serie e soprattutto non cercate di toccarlo o ispezionarli questi lingotti. Chi c’ha voluto mettere il naso, tentando di nazionalizzare la banca centrale in passato, ha fatto una fine prematura e violenta. (Lincoln ;Garfield, Mckinley, JF Kennedy, ecc. ) e di recente pure Gheddafi, tollerato per oltre 30 anni come dittatore in Libia e fatto fuori in due settimane a causa del progetto dinaro d’oro!! Chi tocca i fili…d’oro MUORE:
La Svizzera è un paese piccolo, neutrale senza un esercito serio…….
L’ Italia è un paese grande, colonizzato senza un esercito serio….
Trovate la diffrenza….