Dr Paul Elias Alexander (*) – LifeSiteNews – 30 agosto 2021
A meno che non emerga una nuova variante del Covid-19 (più letale della non letale variante Delta o di altre varianti precedenti), suggerisco i seguenti 15 punti su come gestire la riapertura:
1) Nessun approccio “taglia unica”, ma utilizzare un approccio “mirato” diviso per fasce d’età, concentrandosi solo su coloro che sono a rischio. Lasciate in pace il resto della società, specialmente i nostri figli.
2) Fornire forte protezione per le persone anziane, per coloro che possono avere gravi effetti collaterali e i soggetti vulnerabili (persone con particolari condizioni di salute, persone obese etc.). Protezioni doppie e triple nelle case di cura, in altre strutture di assistenza a lungo termine, nelle residenze assistite, nelle case di riposo e in talune abitazioni private. Questa è la parte principale di questo piano che, se non viene seguito pedissequamente, non funzionerà. In aggiunta, con questo piano si tenterà di impedire al personale di contagiare gli anziani nelle case di riposo poiché questo è la principale causa di contagio per gli ospiti di queste strutture. Questo piano prevede anche che i sistemi sanitari e gli ospedali siano attrezzati e preparati di tutto punto: Di tempo per prepararsi ne hanno avuto, ben 18 mesi.
3) Rendere accessibile a tutti i trattamenti farmacologici preventivi (si vedano gli scritti di McCullough, Zelenko, Risch, Fareed, Smith, Tyson, Oskoui, Merritt, Urso, Ladapo, Vliet, Kory, Alexander, Marik, Tenenbaum, Trozzi, Dara etc.) sotto attento controllo medico. Consentire ai medici di esprimere il proprio giudizio sul modo di trattare i pazienti e farla finita con le minacce di azioni disciplinari e punitive se i medici utilizzano un trattamento multifarmaco sequenziato precoce (combinazioni di farmaci antivirali, corticosteroidi e antitrombotici, anticoagulanti).
4) Diffondere annunci urgenti di pubblico dominio sull’integrazione di vitamina D, sulla riduzione dell’obesità e sull’impatto positivo di stili di vita sani, alimentazione ed esercizio fisico sulla riduzione del rischio di ammalarsi.
5) Informare la popolazione che il rischio di morte da Covid-19 non è uguale per tutti, in modo tale che vi sia una differenza di rischio di 1.000 volte tra bambini e anziani. La sedicenne Suzie, che gode di buona salute, non ha lo stesso rischio di malattia di sua nonna di 85 anni che ha da 2 a 3 patologie pregresse.
6) Nessun test di massa su persone asintomatiche. Dovrebbero essere effettuati test solo su persone sintomatiche e malate, anche in caso di motivato sospetto clinico.
7) Nessun tipo di isolamento o quarantena per gli asintomatici. Si dovrebbero isolare i soli malati sintomatici, anche dove c’è un forte sospetto clinico. Dovrebbe essere abolito l’isolamento delle persone asintomatiche alle frontiere.
8) Non dovrebbe esserci l’obbligo di indossare la mascherina, nessun uso della mascherina nei bambini in età scolare e nessun uso della mascherina all’aperto.
9) Nessuna chiusura di scuole e università.
10) Nessun blocco o chiusura delle attività commerciali. Aprire tutto immediatamente.
11) Consentire alla stragrande maggioranza della popolazione (i sani, i giovani e quelli senza malattie di base) di continuare la propria vita quotidiana normalmente, ma con ragionevoli precauzioni di buon senso.
12) Nessuna vaccinazione per le persone sotto i 70 anni: non sono necessarie e sono controindicate una volta stabilito che non ci sono rischi. Nessuna vaccinazione per i bambini poiché il vaccino non dà altro che potenziali danni. Nessuna vaccinazione né per le donne in gravidanza né per le donne in età fertile. Nessuna vaccinazione di persone guarite da Covid (che hanno già superato il virus e ora sono immuni) o sospette persone guarite da Covid.
13) Nessun passaporto vaccinale e nessun obbligo di passaporto vaccinale.
14) Porre fine all’errata convinzione della diffusione asintomatica, peraltro estremamente rara, delle infezioni ricorrenti ed alla mal riposta fiducia nei test RT-PCR, inadatti, altamente sensibili e suscettibili di innumerevoli “falsi positivi”. Sostituire immediatamente questi equivoci test PCR, oppure impostare la soglia di conteggio dei cicli (Ct) su 24, come limite massimo per definire la positività. Un test positivo deve essere sempre accompagnato da un forte sospetto clinico che il paziente abbia sintomi compatibili con laCovid-19.
15) Cessare l’assurdità illogica, irrazionale, imprecisa e senza senso che l’immunità vaccinale contro la Covid-19 sia superiore all’immunità acquisita naturalmente. La scienza è chiara sul fatto che l’immunità da esposizione naturale è ampia, robusta, duratura, matura, di lunga durata e simile, se non di gran lunga superiore, all’immunità ristretta e immatura conferita dai vaccini Covid.
(*) Medico ricercatore canadese
Fonte: https://www.lifesitenews.com/opinion/my-covid-19-pandemic-re-opening-plan/
Traduzione di Francesco Paparella per ComeDonChisciotte