Il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, Alexander Zakharchenko, durante un collegamento in diretta ha dichiarato di non vedere alcuna possibilità per un ritorno del Donbass sotto il controllo di Kiev: “Per il prossimo futuro, non vedo possibilità di rientrarvi. Cambiare Poroshenko con chi? Turchinov, Parubiy, Avakov? Esiste il nome di un candidato con il quale, là, si possa trattare? Dialogare con l’Ucraina – avremo una posizione univoca, firmeremo accordi interstatali, siamo ormai da essa indipendenti”, ha detto Zakharchenko.
Il capo della DNR è convinto che non esista possibilità di un ritorno del Donbass in Ucraina: “E non è che i ponti siano stati solo bruciati, ma li hanno veramente fatti saltare in aria, affogare in fiumi di sangue.. Abbiamo superato il punto di non ritorno. Quelle atrocità che l’Ucraina ha commesso e continua a compiere sono al di fuori da qualsiasi buonsenso”.
Secondo le previsioni del leader della Repubblica: “I posti di blocco presenti (sulla linea di demarcazione ndr.) hanno lo status di confini di Stato, ma questo non significa che la linea di confine rimanga sullo stesso posto”. “Sono sicuro che il territorio della DNR aumenterà finché non avrà raggiunto i confini dell’ex-oblast’ (regione, ndr.) di Donetsk”, ha riferito nella sua visione sul futuro.
Rispondendo alla domanda di un residente della città di Enakievo riguardo all’ufficio passaporti della DNR, Zakharchenko, spiegando il motivo dei ritardi, ha ammesso che c’è un problema: “Non siamo ancora in grado di emettere quella quantità di passaporti che viene richiesta dai nostri cittadini”. Secondo lui, nella DNR, sono centinaia di migliaia le persone che vorrebbero ottenere un passaporto da cittadino della Repubblica Popolare di Donetsk. “Alla data del 22 giugno l’ufficio passaporti della Repubblica aveva già ricevuto più di 97.000 richieste. All’incirca 87.000 sono già state soddisfatte; in altre parole, il numero di persone che desiderano ottenere il passaporto della DNR supera le capacità tecniche della macchina che stampa il documento”. Ha fatto anche riferimento alla mancanza di personale al servizio immigrazione, ma ha promesso di risolvere rapidamente il problema. Ha persino chiesto scusa per il rilascio del passaporto allo showman Nikita Dzhigurda: “C’è stato un errore, mi scuso per l’errore nel aver rilasciato il passaporto a Nikita Dzhigurda, mi scuso con la gente del Donbass”.
Alla fine di marzo, Alexander Zakharchenko ha promesso d’iniziare a rilasciare passaporti repubblicani anche agli abitanti delle città e dei villaggi che si trovano in quella parte della regione di Donetsk ora sotto il controllo dell’Ucraina. In DNR sono sicuri che si riuscirà a ripristinare l’unità del Donbass. In precedenza, il capo della Repubblica ha ripetutamente affermato: “Il territorio dove a maggio si è tenuto il referendum (11 maggio 2014, ndr.) era tutta ex-oblast’ di Donetsk, per questo ora è tutto territorio della DNR”. Ora la Repubblica sta realizzando “Il programma umanitario per la riunificazione del popolo del Donbass”: a causa della linea di demarcazione la gente arriva in DNR principalmente per ricevere un’istruzione adeguata e cure mediche. Zakharchenko ritiene che: “Compito basilare, non è solo l’assistenza ai residenti dei territori dell’ex-oblast’ di Donetsk, che si trovano per il momento sotto il controllo dell’Ucraina, ma anche l’unione del popolo su entrambi i lati, con l’elevazione dello spirito patriottico. Noi siamo un solo popolo, non ci dovrebbe essere nessun egoismo, in quanto, prima o poi, queste terre ritorneranno sotto il controllo della Repubblica Popolare di Donetsk e le persone che vi vivono torneranno di nuovo ad essere nostri cittadini”.
Fonte: www.fondsk.ru/
04.07.2017
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org a cura di ELISEO BERTOLASI