DI SHIVALI BEST
- Se si digita su Google Search la domanda: “Si può essere razzisti verso i bianchi?” tra le risposte troviamo uno stralcio da un post di Huffington Post.
- Il testo contenuto in questo stralcio afferma che il razzismo inverso non esiste.
- Da Google dicono che lo stralcio è stato estratto da un algoritmo automatico
di Shivali Best For Mailonline
Se da una parte Google si è dimostrato molto efficace nel rispondere a domande bizzarre e fantastiche, nel caso si ponga una domanda sul razzismo, può portare fuori strada.
Inserendo la domanda “Si può essere razzisti verso i bianchi?‘ il motore di ricerca ha messo in evidenza una risposta secondo cui le minoranze etniche non possono essere razziste verso i bianchi.
Da Google, tuttavia, insistono sul fatto che la risposta non rappresenta una consapevole promozione di un’idea ma il semplice risultato di un algoritmo che collega un sito ad un altro.
Quando un utente fa una domanda su Google Search, la ricerca spesso mostra in un riquadro in alto nella pagina di uno stralcio di una pagina web che secondo i suoi algoritmi contiene una risposta.
Questo stralcio comprende una sintesi della risposta, estratta da una pagina web, il link, il titolo e l’URL della pagina in questione.
Uno dei giornalisti che scrive per The Sun ha fatto questa domanda al motore di Ricerca: “E’ possibile essere razzisti verso un bianco?”. Secondo lui la risposta contenuta nello stralcio di pagina web nel riquadro era parziale e controversa.
Lo stralcio in questione è tratto da un articolo di Huffington Post :
‘Mentre NON ESISTE il razzismo al contrario, il razzismo esiste”.
‘Chiunque può essere razzista, indipendentemente dalla sua razza’ NO, NON E’ VERO, il razzismo sottintende potere e pregiudizio.
‘I bianchi hanno il potere di opprimere i neri perché controllano il sistema economico della società’.
L’articolo è tratto da “4 miti sul razzismo inverso da far crollare”
Trad.:
“Volevo solo puntualizzare…i pregiudizi verso i bianchi non sono ‘razzismo, è pregiudizio o discriminazione. Il razzismo è tutt’altra cosa…è un sistema che agisce in questo paese contro la gente di un determinato colore (radicatosi attraverso la schiavitù e la colonizzazione)…quindi c’e’ una bella differenza.”
I risultati di ricerca di Google presentano regolarmente nella parte superiore della pagina dei riquadri contenenti frammenti di pagine web. Anche se il frammento in questione mostra un contenuto diverso dalla ricerca “Si può essere razzisti verso i bianchi” l’offensivo articolo di Huffington Post rimane il risultato più in alto nella pagina (nella foto).
Un portavoce di Google ha detto a MailOnline:
‘Google non avalla né seleziona manualmente le risposte.’
‘Questo contenuto proviene da siti di terze parti che non controlliamo’. ‘L’applicazione “frammento” è una corrispondenza automatica e algoritmica dei termini di ricerca’.
‘Critiche e commenti sono sempre bene accetti, siamo sempre al lavoro per migliorare i nostri algoritmi’.
‘Gli utenti e proprietari di contenuti possono lasciare dei feedback sulle informazioni errate tramite il pulsante “Feedback” in basso a destra della WebAnswer.’
Poiché è apparso l’articolo del Sun, conducendo ora la stessa ricerca appaiono risultati diversi nel riquadro ‘frammento’ in primo piano: si riferisce a un blogger chiamato SlapDashMom.
Il testo estratto in quest’occasione contiene un commento in alto nella pagina “I pregiudizi verso i bianchi non sono razzismo”.
Tuttavia, l’articolo di The Huffington Post continua ad essere il primo risultato in evidenza nella pagina.
La scoperta solleva questioni importanti circa lo scopo del riquadro in evidenza nei risultati della ricerca. Google sostiene che quei riquadri in evidenza dovrebbero essere selezionati per rispondere ad una domanda specifica; sembra però che più che fatti contengano anche opinioni.
Fonte: www.dailymail.co.uk
Link: http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3819898/Is-Google-promoting-idea-ethnic-minorities-T-racist-Search-result-snippet-claims-reverse-racism-does-not-exist.html
3.10.2016
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63