DI STEVE WATSON
summit.news
Facebook sta vietando le “teorie del complotto” sul virus, con la “fact-checker” principale che ha lavorato nel bio-laboratorio di Wuhan.
Facebook ha annunciato che invierà avvisi agli utenti che hanno apprezzato o condiviso ciò che il social network ritiene essere “disinformazione” sul coronavirus. Il social network indirizzerà poi quegli utenti a un sito in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità “elenca e sminuisce i miti e le voci sui virus”, secondo l’AP.
Il rapporto afferma che “Il nuovo avviso verrà inviato agli utenti che hanno apprezzato, reagito o commentato i post che presentano affermazioni dannose o false su COVID-19, dopo che sono stati rimossi dai moderatori”.
Facebook promuoverà un sito sostenuto dall’OMS chiamato “Get The Facts”, in cui le “teorie della cospirazione” sul coronavirus vengono ridimensionate.
L’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha scritto giovedì sulla sua pagina Facebook, “Mentre stiamo affrontando questa crisi, una delle mie priorità principali è quella di assicurarmi che tu veda informazioni accurate e autorevoli in tutte le nostre app”.
Il rapporto AP rileva che i cosiddetti “fact-checker” e moderatori su Facebook “si scontrano con la sfiducia delle persone verso fonti autorevoli di informazioni, come l’OMS”.
Non sorprende che le persone non si fidino dell’OMS.
Per settimane, l’organizzazione ha sostenuto le affermazioni palesemente false del governo comunista cinese riguardo alla diffusione del virus.
I documenti interni del governo cinese ottenuti dall’Associated Press questa settimana dimostrano che la Cina sapeva con certezza a metà gennaio che lo scoppio del coronavirus sarebbe stata una probabile pandemia e che era altamente contagioso tra gli uomini, eppure contemporaneamente aveva annunciato, con il sostegno dell’OMS, che non c’era nessuna “prova di trasmissione da uomo a uomo”.
Preliminary investigations conducted by the Chinese authorities have found no clear evidence of human-to-human transmission of the novel #coronavirus (2019-nCoV) identified in #Wuhan, #China🇨🇳. pic.twitter.com/Fnl5P877VG
— World Health Organization (WHO) (@WHO) January 14, 2020
Facebook ora deve affrontare un problema ancora più grande nel convincere gli utenti a credere che uno dei suoi “fact checkers” chiave lavorava presso il Wuhan Institute of Virology (WIV), e da allora era stata incaricata del debunking degli articoli che suggerivano che COVID-19 avrebbe potuto essere trapelato dal bio-laboratorio.
Ciò rappresenta chiaramente un gigantesco conflitto di interessi, come riporta Zero Hedge :
Danielle Anderson, che lavora presso il laboratorio della NUS Medical School della Duke University a Singapore, contribuisce anche a Science Feedback – che Facebook ha usato per etichettare articoli di “False Information” che affermavano che COVID-19 avrebbe potuto aver avuto origine presso l’istituto di Wuhan – dove la Anderson aveva lavorato sui pipistrelli.
Una rapida ricerca delle pubblicazioni della Anderson rivela non meno di nove collaborazioni con il Dr. Peng Zhou, uno scienziato di Wuhan che faceva esperimenti sul coronavirus dei pipistrelli (la cui menzione è costata un ban su Twitter a zerohedge).
https://twitter.com/SharylAttkisson/status/1250608005332307970
Di seguito alcuni degli esempi pratici dell’attività della Anderson su Facebook:
https://www.facebook.com/patrick.pulley.3/posts/10157970714806047
Tutto ciò non si può inventare. Facebook sta vietando la “disinformazione” sul virus, utilizzando qualcuno che ha lavorato nel bio-laboratorio di Wuhan.
Steve Watson
17.04.2020
Fonte: https://summit.news/
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Rosanna