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La Redazione

 

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Analisi della conferenza stampa di Donald Trump

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A cura di Davide
Il 20 Febbraio 2017
277 Views
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WASHINGTON, DC - FEBRUARY 16: U.S. President Donald Trump takes questions from reporters during a news conference in the East Room at the White House on February 16, 2017 in Washington, DC. President Trump announced that he has nominated Alexander Acosta to be the new Labor Secretary. (Photo by Mark Wilson/Getty Images)

DI ALEXANDER MERCOURIS

theduran.com

Il presidente Trump conferma in una maratona/conferenza stampa che la sua priorità prima di negoziare con i Russi è assicurare la sua posizione a casa. Ha mosso i primi passi per spiazzare i suoi oppositori nell’ambiente dell’intelligence chiedendo al Dipartimento di Giustizia di incaricare l’FBI di avviare un’indagine penale sulle rivelazioni che hanno portato alle dimissioni del generale Flynn.

I 77 minuti di conferenza stampa di Trump sono stati, come sempre per lui, uno sfoggio di coraggio che ha impressionato i media. A parte l’ambiente caldo, con le denunce dei media e le dimostrazioni di solidarietà al generale Flynn, si sono comunque rivelate alcune questioni importanti.

Innazitutto ha rivelato che la decisione di pubblicare un altro, più esteso, bando all’ingresso di stranieri negli Stati Uniti, sarà esecutivo la prossima settimana.

Sembra una decisione ben ponderata, presa probabilmente dopo essersi consultato con il Dipartimento di Giustizia, e che segue logicamente dal giudizio della corte di appello del nono circuito, che ho analizzato in un articolo precedente.

Le due cose più importanti emerse dalla conferenza sono però le seguenti: 1) Trump desidera ancora la distensione con la Russia, ed è consapevole cheil complotto contro la sua amministrazione ha tra i suoi principali obiettivi evitare che ciò accada e 2) come da me previsto, che ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di incaricare l’FBI di iniziare una indagine penale sulle rivelazioni che hanno portato alla caduta del generale Flynn.

I commenti del Presidente Trump sulla Russia sono stati in qualche modo i più notevoli dell’intera conferenza stampa, con il Presidente che ha accusato i suoi oppositori di tentare di indebolire la sua posizione nei negoziati coi Russi, fornendo ai Russi ragioni di dubitare che egli sia in una posizione abbastanza forte per fare accordi credibili con loro.

“Se possiamo andare d’accordo con la Russia, sarebbe una cosa positiva. Abbiamo un uomo di grande talento, Rex Tillerson, che tra pochi giorni avrà un incontro con i Russi. Sappiamo che probabilmente il cercare delle buone relazioni non è politicamente conveniente per noi (…)

Tutti quanti in questo paese diranno “è grandioso”. “Ma no, non è grandioso, sarebbe molto meglio andare d’accordo con la Russia. Abbiamo avuto molti Presidenti in passato che hanno seguito una linea ostile con la Russia, e infatti guardate a che punto siamo oggi. Quindi se posso, preferirei negoziare, possibilmente andare d’accordo con Putin”.

E vorrei dire che i media stanno dando false notizie alla gente e questo è orribile, la diffusione di queste notizie rende molto più difficile un accordo con la Russia, e forse Putin mentre siede alla scrivania pensa: “Lo so cosa sta succedendo negli Stati Uniti, seguo gli eventi da vicino. Trump non potrà mai essere libero di cercare rapporti pacifici con la Russia, per colpa di tutta la pressione creata da queste false notizie”.

E questo è un peccato, perchè si potrebbe invece andare d’accordo, come andiamo d’accordo con Giappone e Cina e molti altri. Riuscire ad andare d’accordo è sempre positivo e mai negativo.

Putin sta probabilmente pensando che non ci sarà mai un accordo con me perchè per me non è conveniente dal punto di vista politico ottenere un accordo. Hillary Clinton ha provato a invalidare il risultato. Ha fallito, hanno tutti fallito. Io sono diverso da loro”

Il fatto che Trump creda che i Russi pensino questo a causa della opposizione interna che deve affrontare non sarebbe in grado di offrire un accordo credibile, anche se volesse è corretto, ed è interessante che Trump stesso lo capisca.

Mostra che l’attuale priorità di Trump è consolidare la sua posizione interna prima di negoziare con i Russi. Come esperto contrattatore non vuole chiaramente essere messo nella posizione in cui i Russi possano dubitare se sarà in grado di rispettare quanto promesso e ciò spiega perchè le negoziazioni con i Russi siano state congelate.

Ciò spiega anche, in parte, l’investigazione penale richiesta al dipartimento di Giustizia sulle rivelazioni sul conto del Gen. Flynn. Capisce che nessun negoziato può avere senso se prima non mostra di avere ottenuto saldo controllo della burocrazia e aver dimostrato ai Russi di essere padrone a casa sua. Che abbia fatto quanto precedentemente accennato, e chiesto l’investigazione al dipartimento di Giustizia di chiedere all’FBI di istruire il caso sulle rivelazioni, sono fatti che lo dimostrano.

https://youtu.be/1j7sSFNUuZk

“Si, stiamo osservando, molto, molto attentamente. Sono andato dai vari dirigenti delle varie agenzie a parlare con loro (…). Ho appena chiamato il Dipartimento di Giustizia per chiedere di indagare sulle rivelazioni. Queste rivelazioni sono una manipolazione criminale, messa in giro da gente che era nelle agenzia, e che adesso credo la smetterà perchè adesso ci sono i nostri nelle agenzie. E dove non ne abbiamo è perchè non c’è approvazione del Senato”

Notare come le parole evidenziate confermano tutte una riflessione a cui ho più volte accennato: che la ragione per cui Trump non ha potuto agire prima contro i responsabili delle rivelazioni è che sotto Sally Yates il Dipartimento di Giustizia lavorava attivamente contro di lui.

Per essere chiari questa investigazione ha un carattere completamente diverso rispetto a tutte le precedenti investigazioni dell’FBI sulle nebulose rivendicazioni di contatti tra il team della campagna elettorale di Trump e i Russi, dettagli delle quali erano onnipresenti nei media. Come sostiene lo stesso Trump, e come gli investigatori dell’FBI di certo sapranno, investigazioni simili sono una totale perdita di tempo e finiranno nel nulla, perchè nessuno ha nemmeno identificato il crimine esatto che qualcuno dovrebbe investigare.

Al contrario, nel caso dei leaks responsabili delle dimissioni del Gen. Flynn, non solo non c’è dubbio che sia stato commesso un crimine, ma New York Times e CNN conoscono l’identità dei responsabili, e si sa probabilmente già abbastanza su di loro per poterli identificare senza troppe difficoltà.

In modo ben diverso dalle investigazioni sulle supposizioni rivolte contro la squadra di campagna elettorale di Trump, questa investigazione ha ottime possibilità di successo, e potrà risultare in arresti, pene, azione legale.

Suppongo che anche in questo momento mentre sto scrivendo le varie persone al New York Times, alla CNN, negli organi di intelligence USA, e ex dirigenti dell’amministrazione Obama, sono tutti già occupati al telefono con i loro avvocati.

Alexander Mercouris

Fonte: http://theduran.com

Link: https://theduran.com/two-important-comments-donald-trumps-press-conference/

17.02.2017

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CONZI

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