In due giorni, l’Agenzia italiana del farmaco ha fatto due centri nello scoprire i veri obiettivi della sperimentazione coatta di massa nota come “vaccinazione Covid”: un ciclo di dosi ripetute annualmente, una dopo l’altra, fino alla completa distruzione del sistema immunitario. L’obiettivo è avere una popolazione totalmente immunodepressa, così da accoppare i “mangiatori inutili” più fragili – tutti, tanto Dio riconoscerà i suoi – e rendere i restanti dipendenti a vita dai farmaci per poter sopravvivere, mentre ogni loro singola azione sarà tracciata nei database governativi grazie a smartphone e tessera verde.
Ieri Nicola Magrini, direttore generale dell’AIFA, così ha detto ai giornalisti che lo hanno avvicinato alla XX Conferenza nazionale sulla farmaceutica di Catania: “Come indirizzo generale dovremo fare un vaccino contro il Covid ogni anno. Del resto questa è la prima campagna di vaccinazione di massa a livello mondiale. Se sarà necessario rivaccinarsi tutti o solo i soggetti a maggior rischio al di sopra di una certa età si studierà nei prossimi mesi”.
Oggi, come se non bastasse, l’Agenzia ha trasmesso al ministero della salute il suo placet per la quarta dose agli immunodepressi sopravvissuti alle prime tre, specificando che deve avvenire con farmaci a mRNA. Evidentemente il Comitato tecnico-scientifico dell’AIFA non ha a disposizione i dati che sono sotto gli occhi di tutti, che attestano chiaramente come questi farmaci comportino complicazioni cardiache letali e slatentizzino patologie risolte da anni; inoltre, il proliferare incontrollato della proteina spike generato dalla loro somministrazione crea gravissimi shock immunitari, specialmente nei soggetti fragili e gravemente immunodepressi. Di certo, tutta la schiera dei “migliori” e dei “tecnici” si porterà sulla coscienza la strage di stato che stanno perpetrando senza alcuna esitazione.
MDM 19/02/2022