di Redazione Geopolitica.ru
Il 28 novembre us., durante un evento organizzato da “Pro Italia” (organizzazione sovranista italiana né di sinistra né di destra), il coordinatore di Urgences Panafricanistes Italy, Sâa François Farafín Sandouno, (come ospite) ha attaccato le politiche neocolonialiste e globaliste che favoriscono l’immigrazione e il commercio principalmente di uomini africani. Ecco il suo intervento:
“Buonasera a tutti, sono François Farafín Sandouno, un afro-discendente nato a Roma. Come tema, vi parlerò dell’immigrazione talassica, cioè dell’immigrazione via mare. Oggi assistiamo a un’immigrazione di africani in Europa, un’immigrazione che affonda le sue radici nel saccheggio dell’Africa da parte di predatrici forze occidentali esogene, che sono in incestuosa convivenza con le forze endogene africane L’immigrazione è un sanguinamento, un’emorragia.
Questo è ovviamente un problema per l’Italia, ma anche e soprattutto per il continente africano. Nessun continente, nessuna nazione, nessun paese, nessuna civiltà può progredire senza la sua forza umana, senza la sua forza viva. Per affrontare la questione migratoria, molte forze politiche in Italia, sia di destra che di sinistra, si stanno strumentalizzando. A destra stigmatizzano l’immigrazione, il migrante che arriva in Italia, ma non si cerca mai di analizzare le cause del problema. Dall’altra parte c’è una sinistra neoliberista soggiogata al grande Capitale, una sinistra che ha tradito i suoi vecchi ideali: la difesa dei diritti sociali, i diritti dei lavoratori, la lotta all’imperialismo di cui è oggi schiava. Difende una visione globalista, neoliberista, che mira ad amalgamare, ad approvare, a costruire un mondo senza confini, senza identità.
Parlare di immigrazione significa interrogarsi su due cose: il saccheggio dell’Africa (da qui devono cominciare Destra e Sinistra) e la questione del globalismo. Il globalismo sta attaccando oggi tutti i popoli: in Africa, in Italia, in Francia, in Spagna…
Noi dell’ONG “Urgences Panafricanistes”, organizzazione non governativa che dirigo in Italia e che è presieduta dall’attivista anticoloniale Kemi Seba, affrontiamo le cause. Stiamo combattendo ovunque in Africa contro il neocolonialismo, la Françafrique, il franco CFA. Siamo stati la prima organizzazione in questo 21° secolo a rendere popolare la questione del franco CFA, il neocolonialismo francese e non solo. Tuttavia, va notato che il neocolonialismo trova la sua legittimità con alcuni leader africani corrotti. Il nostro approccio non è dire che tutto ciò che accade in Africa è colpa dell’Occidente o dell’Uomo Bianco. C’è collaborazionismo. Una civiltà viene distrutta dall’esterno solo se viene divorata dall’interno. Principio valido ovunque. Noi di Urgences Panafricanistes siamo stati gli organizzatori (attraverso il Fronte Anti-CFA composto da più di 700 associazioni anticolonialiste) delle mobilitazioni del 2017 contro il CFA.
Mobilitazioni che hanno avuto eco in tutto il mondo. Nel 21° secolo, come dice Kemi Seba, ogni popolo ha il diritto di decidere il proprio destino, ma non puoi decidere il tuo destino se non hai la tua sovranità, se non stampi denaro sovrano. E c’è una somiglianza tra il franco CFA e l’euro. Il modo migliore quindi per fermare le emigrazioni dall’Africa è permettere al nostro continente di autodeterminarsi, di lasciare che l’Africa decida da sola il proprio destino economico, politico, militare, intellettuale e ideologico. Sulla destra si sentono slogan come “aiutiamoli a casa”… ma NO! Il miglior aiuto per l’Africa è lasciare che si aiuti da sola.
Thomas Sankara, che ha fatto rivivere il Burkina Faso in 4 anni, è la prova che se l’Africa è sovrana e conta su sé stessa, può progredire. Voglio chiarire un’altra cosa: la battaglia panafricanista per l’autodeterminazione africana non è una lotta tra bianchi e neri. Affrontiamo lo stesso nemico. Il nemico è l’idra neoliberista apolide, che non ha colore, non ha religione. La sua unica religione è il denaro verde. Le masse popolari dell’Africa e dell’Europa, come ha detto Sankara, non vi si oppongono. Viva i popoli indipendenti e sovrani in patria!”
10.12.2021
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Articolo originale di Redazione Geopolitica.ru:
Traduzione di Costantino Ceoldo
Pubblicato da Verdiana Siddi per ComeDonChisciotte.org