“Chiedo formalmente al governo di fare leggi speciali contro i no vax come quelle che vennero fatte a suo tempo per abbattere le Brigate Rosse” ha dichiarato all’Adnkronos il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, evidentemente folgorato dalle intenzioni del premier canadese Trudeau: “Dove va questo Paese in queste condizioni? Oggi ho presentato a Bat, British American Tobacco, un investimento da 500 milioni di euro a Trieste. Che immagine do della mia città? La stanno rovinando. Sono affacciato su piazza dell’Unità, dove sfilano i no vax, ci sono centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri: siamo in guerra? Che immagine diamo della mia città, che idea si portano a casa? Leggi speciali, questo serve”.
Qualcuno ha spiegato a Dipiazza che Trieste non è la sua città, ma appartiene anche a coloro che stanno manifestando contro la dittatura sanitaria? Che una democrazia è anche luogo del dissenso, di coloro che manifestano, e non soltanto una vetrina da presentare a una multinazionale del tabacco? Che se “siamo in guerra” è perché lui e il prefetto hanno schierato un assetto di guerra contro persone pacifiche e che presentano istanze perfettamente alla nostra costituzione? Se la vada a rileggere, il sindaco di Trieste, la costituzione.
MDM 16/02/2022