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(Natural News) Alcuni ricercatori cinesi hanno scoperto che i pazienti con coronavirus sono potenzialmente infettivi fino a cinque settimane dopo i primi sintomi. Secondo il loro studio, il COVID-19 è in grado di sopravvivere nelle vie respiratorie dei pazienti addirittura fino a 37 giorni dopo la diagnosi.
La maggior parte degli esperti sanitari raccomanda un periodo di isolamento di sole due settimane. Sia Israele che la città di Pechino, ad esempio, hanno attuato quarantene di 14 giorni per i cittadini di ritorno dall’estero (come nel caso della Cina) o per tutti (come nel caso di Israele). Ciò significa che la comprensione medica comune sulla presenza del virus nei pazienti e nelle persone sotto osservazione potrebbe essere carente.
L’informazione genetica del coronavirus persiste molto più a lungo
In questo studio, pubblicato su The Lancet, alcuni medici di Wuhan e Pechino hanno esaminato 191 pazienti con Coronavirus provenienti da due ospedali di Wuhan, l’epicentro della pandemia globale, dimessi o morti a causa del virus prima del 31 gennaio.
Il team ha raccolto dati epidemiologici, demografici, clinici, di laboratorio, sulle terapie e sugli esiti dalle cartelle cliniche elettroniche dei pazienti.
Utilizzando questi dati, i ricercatori hanno scoperto che la diffusione virale si era verificata in questi pazienti mediamente 20 giorni dopo la diagnosi, laddove la più breve durata della diffusione era di otto giorni e la più lunga 37 giorni.
La diffusione virale avviene quando il virus è ancora rintracciabile nei pazienti, nel sangue, nella saliva, nelle feci o in altri materiali biologici prelevati dai ricercatori. Nel caso dello studio del Lancet, i ricercatori sono arrivati a questo risultato dopo aver scoperto l’RNA del COVID-19 — la parte del virus che trasporta le informazioni genetiche —nei campioni respiratori dei pazienti con coronavirus. Inoltre hanno scoperto che l’RNA “perdurava sino alla morte” nelle persone decedute a causa del virus.
“Una diffusione virale prolungata fornisce il razionale per l’adozione di strategie di isolamento dei pazienti infetti e per interventi antivirali ottimali nel futuro,” hanno scritto gli autori dello studio. “Questo ha importanti implicazioni sia per l’isolamento del paziente che per la durata della terapia antivirale.”
Diversi studi in tutto il mondo concordano: il COVID-19 è molto più resistente
Questo studio è solo l’ultimo di una vasta serie di ricerche che dimostrano the il coronavirus è in grado di sopravvivere molto più a lungo di quanto i medici sosterrebbero.
Uno studio, condotto dal governo degli Stati Uniti in collaborazione con altri scienziati, ha scoperto che il coronavirus può sopravvivere nell’aria fino a tre ore e può rimanere vivo sulle superfici addirittura per tre giorni. I loro test dimostrano che il virus può sopravvivere sugli oggetti in rame fino a quattro ore, su cartone per un giorno intero e su plastica e acciaio fino a un terrificante massimo di 72 ore.
Un altro studio, pubblicato da ricercatori cinesi su The New England Journal of Medicine, ha scoperto che il coronavirus può arrivare ad incubare nei pazientiper 24 giorni, anche se il periodo medio di incubazione è di molto inferiore cioè intorno ai tre giorni. Mentre i Centri per i controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) sostengono che è più probabile infettare altre persone con il COVID-19 quando queste ultime sono già in cattive condizioni di salute, questo studio apre la possibilità che più persone siano infettate da pazienti asintomatici che senza saperlo diffondono il coronavirus a causa di una mancanza di consapevolezza della necessità di autoquarantena.
Le scoperte dei CDC sulla diffusione del coronavirus sono state supportate da uno studio tedesco— uno dei primi studi effettuati da ricercatori non cinesi al di fuori della Cina – secondo il quale i pazienti con COVID-19 “spargono” grandi quantità del virus anche prima della comparsa di sintomi, questo significa che il virus può diffondersi facilmente agli altri anche quando le persone infette mostrano solo sintomi minori quali tosse o affaticamento. (Vedi anche: La cancelliera Merkel: il coronavirus potrebbe infettare il 70 % della popolazione tedesca .)
Alla data del 12 marzo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta 125.048 casi confermati di coronavirus, con 4.613 morti; 1.215 di questi casi e 36 di queste morti si sono verificati negli Stati Uniti.
I ricercatori cinesi sul Lancet sostengono che il loro studio fornisce ulteriori prove che i dipartimenti sanitari governativi hanno adottato le giuste strategie di isolamento per le persone che potrebbero aver contratto l’infezione. Tuttavia, gli esperti di malattie infettive in tutto il mondo dovrebbero ora fare pressione sui funzionari dei rispettivi paesi affinché rivalutino la durata della quarantena dopo la conferma dell’infezione e dopo che i medici ne hanno decretato la guarigione.
Se le procedure di quarantena restano quelle attuali, il numero di casi di coronavirus a livello globale potrebbero vedere un’impennata perché le persone non mantengono i periodi di isolamento imposti per un periodo sufficiente.
Questo potrebbe riguardare soprattutto i paesi che non sono attrezzati per la gestione dell’epidemia.
Sabato 14 marzo 2020
Fonte primaria: https://www.naturalnews.com/
Link: https://www.naturalnews.com/2020-03-14-coronavirus-can-live-in-patients-up-to-37-days.html
Fonti secondarie:
MedRXiv.org [PDF]
La Danimarca approva una legge che autorizza vaccinazioni forzate per il Coronavirus
by Tyler Durden
Authored by Paul Joseph Watson via Summit News,
La Danimarca ha approvato una legge di emergenza che consente al governo di obbligare le persone a vaccinarsi per il Coronavirus
La legge di emergenza conferisce alle autorità poteri straordinari per affrontare l’epidemia da COVID-19 e rimarrà in vigore fino a marzo 2021.
I cittadini che rifiuteranno di essere testati per il coronavirus andranno incontro a multee alpotenziale arresto,sarà loro vietato entrare in negozi, alimentari, enti pubblici ed ospedali e non potranno usufruire dei trasporti pubblici.
“Oltre ad applicare misure di quarantena, la legge consente alle autorità di obbligarele persone ad essere vaccinate, anche se attualmente non esiste alcun vaccino per il virus,” riporta the Local.
Il prof Jens Elo Rytter, docente di diritto presso l’Università di Copenhagen, ha affermato che queste nuove misure sono “di certo le più estreme dalla Seconda Guerra Mondiale.”
La bozza iniziale della legge era persino più draconiana, in quanto avrebbe permesso alla polizia di entrare nelle abitazioni private senza alcun mandato in caso di sospetto di infezione da coronavirus.
Tuttavia, questo provvedimento è stato abbandonato in seguito alle opposizioni degli altri partiti in parlamento.
Tue, 03/17/2020
Fonte: https://www.zerohedge.com/
Link: https://www.zerohedge.com/geopolitical/denmark-passes-law-enabling-forced-coronavirus-vaccinations
Scelti e tradotti per www.comedonchisciotte.org da Emanuela Lorenzi