Un’alimentazione squilibrata è la causa principale di numerose malattie. Ecco gli errori più frequenti a tavola:
TROPPI ZUCCHERI. Lo zucchero è presente in molti alimenti (marmellate, bibite, succhi di frutta, yogurt alla frutta, prodotti di pasticceria, gelati, caramelle, cioccolata ecc.) inoltre viene utilizzato come dolcificante per the, caffè e altro. Un consumo eccessivo espone al rischio di obesità, carie, diabete, eccesso di trigliceridi nel sangue, demineralizzazione, eczemi, cellulite. Vari recenti studi mettono in correlazione l’abuso di zuccheri con una maggiore incidenza di ictus e infarto e anche con il cancro. E non è meglio ricorrere ai dolcificanti ipocalorici: aspartame & C. sono ugualmente dannosi. Un dolce ogni tanto va bene, soprattutto se è consumato di prima mattina o dopo l’attività sportiva. È la continuità che fa diventare dannoso lo stimolo.
TROPPO SALE. Spesso viene usato in eccesso per insaporire le pietanze, ma lo si ritrova anche in salumi, formaggi, conserve, pane, crackers, cibi precotti. Le conseguenze per la salute sono alla lunga ipertensione, malattie renali e circolatorie, arteriosclerosi, costipazione, cellulite e un aggravamento dell’asma per chi già ne soffre. In realtà l’aggiunta di sale ai cibi non è indispensabile in condizioni normali perché una dieta abbastanza insipida ma variata apporta una quantità di sodio tale da soddisfare il nostro fabbisogno. Il problema è che siamo abituati a mangiare molto saporito. L’ideale è ridurre gradatamente il consumo di sale e provare a condire i piatti con erbe aromatiche, spezie, aglio, cipollotti, porro, succo di limone che, tra l’altro, apportano all’organismo tanti benefici.
TROPPE PROTEINE ANIMALI E GRASSI SATURI. Carne, uova, pesce, formaggi, salumi, sono spesso presenti ad ogni pasto in quantità eccessiva. La sovrabbondanza di questi alimenti comporta aumento del colesterolo nel sangue, ipertensione, stipsi, reflusso, ulcera, problematiche cutanee e malattie degenerative. È consigliabile, invece, limitare al massimo l’utilizzo di condimenti animali (come burro, lardo, pancetta, panna ecc.), non eccedere nel consumo di latticini e formaggi e scegliere preferibilmente carne magra (pollo, tacchino, coniglio…) di animali ruspanti che non siano stati trattati con ormoni, antibiotici o nutriti con mangimi ogm. Per quanto riguarda il pesce, dare la preferenza a prodotti ittici di stagione, meglio se di media e piccola taglia in quanto accumulano percentuali inferiori di inquinanti.
POCA FIBRA. Il che significa che la dieta è carente di cereali integrali in chicchi, frutta, ortaggi e legumi che invece sono indispensabili per una sana alimentazione. La scarsità di fibre causa stipsi, emorroidi, diverticoli e fa aumentare il colesterolo nel sangue, la cellulite, le patologie degenerative e le malattie circolatorie. Gli alimenti ricchi in fibra contribuiscono a regolare le funzioni intestinali, a mantenere nella norma i livelli di zuccheri e colesterolo nel sangue e aiutano a rimanere in forma poiché, a contatto con l’acqua, la fibra aumenta di volume fino a 5 volte e di conseguenza conferisce un elevato senso di sazietà.
Cerca di volerti bene. Evita di mangiare meccanicamente e sii responsabile delle tue scelte alimentari. Il vero benessere non può prescindere da una dieta sana (che deve essere anche in sintonia con l’unicità del tuo organismo e tener conto dello stile di vita che hai).
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VB